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Come recitare il Credo di Nicea consapevolmente

Catholic Link - pubblicato il 30/10/15

Il Credo dovrebbe fare qualcosa di più che ispirarvi il sonno

di Becky Roach

Pronunciamo le parole ogni volta che andiamo a Messa, ma quando è stata l’ultima volta in cui vi siete presi un momento per riflettere su quello che stavate dicendo davvero mentre recitavate il Credo di Nicea?

Il Credo è più di una preghiera. È una professione delle verità della fede cristiana.

Le parole sono una dichiarazione potente del messaggio evangelico, ma spesso non riusciamo a esprimere il loro vero significato quando le ripetiamo meccanicamente durante la Messa.

In questo estratto dalla serie Symbolon dell’Augustine Institute, ascoltiamo il dottor Edward Sri mentre inizia a guidarci nel significato del Credo. Il dottor Sri ci dice in modo eloquente che quando i primi cristiani si inginocchiavano per recitare il Credo, “era come se ciascuno professasse che la storia di fede proclamata in questa basilica è anche la mia storia”.

Pregate come i primi cristiani? Il Credo è anche la vostra storia? Rendete questa parte della Messa una professione delle vostre convinzioni e pronunciate appassionatamente le parole con significato o vi limitate a recitare i termini che conoscete fin dall’infanzia?

Vi invitiamo a prendervi un momento per pregare e riflettere con calma sul Credo nel vostro momento di preghiera di questa settimana per rinnovare e rinfrescare il vostro approccio a questa professione delle nostre convinzioni cattoliche.

Giorno 1: Oggi iniziate leggendo lentamente le parole del Credo. Prendete carta e penna (non è permesso fare il copia e incolla. Fatelo alla vecchia maniera!) Scrivete accuratamente le parole del Credo.

Giorno 2: Riguardate le parole che avete scritto il giorno prima. Ancora una volta, recitate lentamente quelle parole potenti. Guardate ancora la preghiera e sottolineate o evidenziate le parole per voi particolarmente importanti. Quali di queste convinzioni risuonano nella vostra anima? Quali parole dicono la verità relativa alla vostra vita?

Giorno 3: Recitate lentamente ancora una volta le parole che avete scritto. Oggi vi chiediamo di concentrarvi sulla prima parte, “consacrata allo studio di Dio Padre e dell’opera mirabile della creazione” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 190). Come vi aiuta questa parte del Credo a conoscere il Padre? Prendetevi un momento per ringraziare Dio, il creatore di tutte le cose, per le cose che ha creato per voi. Quali parole in questa parte del Credo vi aiutano a desiderare di più Dio nella vostra vita?

Giorno 4: Ancora una volta, iniziate recitando lentamente e intenzionalmente le parole del Credo. Concentratevi sulla seconda parte del Credo, che parla “di Gesù Cristo e del mistero della redenzione” (CCC, 190). Come vi aiuta questa parte della preghiera a conoscere Gesù, il Figlio di Dio? Prendetevi un momento per ringraziare Gesù per essere sceso dal cielo per salvarci dal peccato. Quali parole in questa parte del Credo danno speranza alla vostra vita sulla terra e a quella nell’eternità?

Giorno 5: Iniziate recitando lentamente e intenzionalmente le parole del Credo. Oggi concentratevi sulla terza parte del Credo, dedicata “allo studio dello Spirito Santo, principio e sorgente della nostra santificazione” (CCC, n. 190). Come vi aiuta questa parte del Credo a comprendere lo Spirito Santo? Trascorrete un po’ di tempo adorando e glorificando lo Spirito Santo, che ha parlato attraverso i profeti e continua a parlare attraverso la Parola di Dio oggi. Chiedete allo Spirito Santo di parlare nella vostra vita e di condurvi a una comprensione più profonda della fede.

Il Credo di Nicea

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Dopo aver compiuto questa riflessione di cinque giorni, andate a Messa questa domenica con una rinnovata passione per le convinzioni della nostra fede. Questa è la verità in cui crediamo. È potente. Cambia la vita e ha un impatto eterno. Viviamo l’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica: “Come al giorno del nostro Battesimo, quando tutta la nostra vita è stata affidata ‘a quella forma di insegnamento’, accogliamo il Simbolo della nostra fede, la quale dà la vita. Recitare con fede il Credo significa entrare in comunione con Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ed anche con tutta la Chiesa che ci trasmette la fede e nel seno della quale noi crediamo: ‘Questo Simbolo è un sigillo spirituale, è la meditazione del nostro cuore e ne è come una difesa sempre presente: senza dubbio è il tesoro che custodiamo nel nostro animo’” (n. 197).

E la prossima volta che qualcuno vi chiederà in cosa credono i cattolici, non abbiate paura di recitare il Credo con vera convinzione e devozione. Fate del Credo la vostra storia proclamando queste verità con la vostra vita.

QUI L’ORIGINALE

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