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5 dichiarazioni scioccanti della fondatrice di Planned Parenthood

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Arthur Herlin - Aleteia - pubblicato il 28/10/15
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Cade la maschera della “pianificazione familiare” laica e viene alla luce il volto vero fatto di razzismo ed eugeneticaSapevi che dietro la pianificazione familiare si nasconde un fervente difensore dell’eugenetica “negativa”? Margaret Sanger, fondatrice di Planned Parenthood – nella pratica la più grande rete di cliniche abortive degli Stati Uniti, oggi coinvolta in un gigantesco scandalo di traffico di organi e tessuti fetali a scopo di lucro –, era favorevole a questa dottrina che consiste nel limitare i matrimoni, promuovere la sterilizzazione ed eliminare fisicamente certi gruppi di individui portatori di geni “indesiderabili”, per “migliorare l’essere umano”. Ironicamente, la stessa Margaret Sanger era la sesta di 11 figli di una famiglia operaia di origine irlandese.

Le 5 citazioni seguenti riflettono le convinzioni della Sanger.

1. “Non è necessario che circoli l’idea che vogliamo sterminare la popolazione nera”

Come rivela una delle sue lettere al dottor Clarence Gambler, datata 19 dicembre 1939, la Sanger promosse la sterilizzazione di persone ritenute “inadatte”, come i neri, le minoranze etniche, i malati e gli handicappati. Secondo l’organizzazione statunitense Live Action, l’Istituto Guttmacher (ex divisione di ricerca pro-aborto della pianificazione familiare) ha stimato che gli afroamericani erano cinque volte più propensi a ricorrere all’aborto rispetto ai bianchi. Le cliniche di “pianificazione familiare” vennero quindi costruite strategicamente nelle comunità di neri e minoranze etniche. Ancora oggi, al 37% degli aborti si sottopongono membri della comunità nera, che rappresenta tuttavia solo il 13% della popolazione statunitense.

2. “Ho accettato l’invito a entrare in contatto con il ramo femminile del Ku Klux Klan”

Questa citazione è tratta da un discorso pronunciato da Margaret Sanger nel 1926 durante una riunione del Ku Klux Klan a Silver Lake, nel New Jersey, trascritto nella sua autobiografia. “Sono stata scortata fino al palco, sono stata presentata e ho iniziato il mio discorso… Penso che alla fine ho raggiunto il mio obiettivo attraverso semplici illustrazioni”.

3. “Sono (…) le erbe dannose dell’umanità”, “riproduttori irresponsabili”, “generano (…) esseri umani che non dovrebbero mai venire al mondo”

Nel libro Pivot of Civilization, la Sanger si riferisce ai poveri e agli immigrati, spiegando che nel loro caso la “carità” si basa sull’errore ideologico.

4. “Il controllo delle nascite consiste, né più né meno, nell’eliminazione delle persone inadeguate”

È in scritti come “L’etica e il controllo delle nascite” e “Il controllo delle nascite e la nuova razza” che la Sanger afferma che il controllo della natalità mira principalmente a produrre una “razza più propria”, eliminando chi ritiene essere “inadeguato”.

5. “Penso che il peccato più grande di tutti sia mettere al mondo dei figli”

Questa citazione è tratta da un’intervista del 1957 rilasciata al giornalista Mike Wallace: “Penso che il peccato più grande di tutti sia mettere al mondo dei figli – che hanno malattie a causa dei loro genitori, che non avranno la possibilità di diventare esseri umani degni di questo nome. Delinquenti, prigionieri, ogni tipo di cosa che è già inscritto nella nascita. Questo per me è il peccato più grande che si possa commettere”. Come soluzione, Margaret Sanger auspicava che ogni famiglia americana chiedesse al Governo il permesso di avere un figlio. Nel 1934 aveva già dichiarato alla rivista America Weekly che era diventato “necessario stabilire un sistema di permesso delle nascite”.