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Papa Francesco è al fianco di chi si batte per la casa, non incoraggia le occupazioni abusive

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 20/10/15

La risposta del pontefice ad uno dei movimenti che si battono contro l'emergenza abitativa a Roma scatena polemiche e strumentalizzazioni

La “Comunità Action – Diritti in Movimento”, nota per le sue battaglie sull’emergenza casa a Roma, scrive a Papa Francesco. Il pontefice fa rispondere con cortesia, conferma la sua vicinanza alla problematica che affligge migliaia di cittadini nella sola Capitale, che non posseggono abitazione di proprietà, né hanno la possibilità di acquistarla, e spesso sono costretti ad occupare abusivamente degli immobili per garantirsi un tetto per dormire.

LA PRESENZA DI “TARZAN” ALZETTA

Tutto questo scatena una serie di polemiche sui media nazionali e persino europei (The Guardian, 20 ottobre) perché al timone del movimento c’è l’ex consigliere comunale romano di Sinistra e Libertà Andrea Alzetta, noto col soprannome di “Tarzan”. Un personaggio folcloristico, noto a Roma soprattutto per il suo slogan, “occupare le case è un reato, Tarzan lo fa(Il Messaggero, 10 ottobre).

TITOLI STRUMENTALI

Ma da qui a strumentalizzare la risposta del Papa come una benedizione per gli occupanti abusivi, come riportano autorevoli testate (ad esempio Il Giornale, 20 ottobre, titola: Il Papa cade nella trappola e benedice gli “okkupanti“) significa stravolgere completamente il messaggio di Francesco.

IL PRECEDENTE: FRANCESCA PARDI

E soprattutto sembra di tornare indietro a qualche settimana fa quando la medesima operazione mediatica fu condotta su una risposta di cortesia e routine del Papa alla scrittrice di libri gender Francesca Pardi.La stessa Pardi, infatti, smentì proprio ad Aleteia, “aperture” del pontefice al gender. E da lì tutta una serie di giornali iniziarono a correggere il tiro sulle “forzature” legate alla vicenda.

“ACTION” SCRIVE A BERGOGLIO

Ora ricostruiamo la vicenda “Action”. La Comunità scrive il 2 agosto al pontefice tramite una religiosa, suor Damiana, che fa pervenire la lettera alla Segreteria di Stato.

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CASE DEL GIUBILEO PER L’EMERGENZA ABITATIVA

In sostanza, i militanti chiedono al Papa che le strutture utilizzate dai pellegrini durante il Giubileo straordinario possano essere messe a disposizione in futuro per l’emergenza abitativa. «Per questo – si legge nella missiva – e per la promulgazione del Giubileo speciale della Misericordia e dell’accoglienza da Lei opportunamente indetto riteniamo essere ascoltati da Lei».

LA RISPOSTA DELLA SEGRETERIA DI STATO

Il pontefice la legge e ritiene opportuno di rispondere, facendo inviare una lettera alla religiosa. La risposta su carta intestata della Segreteria di Stato è firmata, come da prassi, da monsignor Peter Brian Wells, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato della Santa Sede.

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«Reverenda Suora – scrive Wells – con la cortese lettera del 2 agosto corrente, Ella ha trasmesso al Santo Padre la missiva con cui la “Comunità Action diritti in movimento”, mette alla luce un rilevante problema sociale, domandando pari tempo il suo aiuto».

«Il Sommo Pontefice – prosegue la lettera – avendo a cuore quanto gli è stato fatto conoscere invia una parola di paterna comprensione e di vivo incoraggiamento e mentre assicura il Suo costante ricordo nella preghiera, di cuore imparte la Benedizione apostolica, in auspicio di ogni desiderato bene».

«Nell’assicurare la spirituale partecipazione di Sua Santità alla preoccupante questione evocata – conclude monsignor Wells – mi premuro di significarle che Egli, non cessando mai di promuovere i valori della giustizia e della solidarietà, più volte ha richiamato l’attenzione degli organi competenti i favore delle fasce più deboli della società».

IL CONFRONTO DI TOR SAPIENZA

Fin qui la lettera del Papa. Oltre alle formule legate al protocollo della Cancelleria pontificia (come la benedizione apostolica), nella risposta non c’è alcuna esortazione ad occupare case abusive ma un sostegno vero e leale alla battaglia contro il dramma dell’emergenza abitativa. D’altro canto il pontefice era stato chiaro già il 3 dicembre 2013, quando, nel corso della visita di una parrocchia a Tor Sapienza, incontrò una delegazione del Coordinamento Cittadino di Lotta per la casa a Roma, che riunisce una serie di sigle, tra cui “Action” .

L’IMPEGNO DEL PAPA

Come scriveva l’Osservatore Romano (3 dicembre 2013), in quell’occasione il Papa li rassicurò che non avrebbe dimenticato le loro richieste. «Dirò qualcosa, è sicuro, e farò tutto quello che posso per voi», affermava alla delegazione. «So che il cardinale vicario vi è vicino e sta lavorando a questo problema, e mi ha detto cosa è stato fatto per trovare una soluzione» al caso specifico di Tor Sapienza. Ma il Pontefice si mostrava anche consapevole che la questione casa è molto vasta. Per questo, concludeva, «conto su di voi e sulla vostra testimonianza di aiuto alle persone che hanno bisogno, e anche sulle vostre preghiere per fare quello che il Signore vuole».

GIA’ SOLIDALE CON I SENZATETTO

Insomma una mano tesa, quello sì, a chi non ha un tetto dove dormire, a chi si batte per un diritto, quello dell’abitare. Testimoniato anche dal suo impegno diretto per i senzatetto a cui ha recentemente “regalato” un dormitorio.

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