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10 motivi per i quali devo chiedere scusa a mio padre

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Catholic Link - pubblicato il 19/10/15

di Silvana Ramos

Spesso noi figli vorremmo padri perfetti. Perdiamo la pazienza e li accusiamo perfino dei nostri mali. Dimentichiamo che ci hanno dato la vita e che compiono moltissimi sacrifici perché stiamo bene e siamo felici.

Oggi attraverso questa galleria vogliamo riconoscere l’amore dei nostri papà (a volte un po’ dimenticati). Vogliamo ringraziarli per la loro presenza, le loro cure e la loro generosità, e chiedere scusa perché li critichiamo troppo. È anche una bella opportunità per ricordare i bei momenti che abbiamo trascorso insieme e rallegrarci.

Non dimentichiamo che siamo figli e che un giorno saremo genitori (molti di noi già lo sono), e che questo compito lo abbiamo imparato da loro.

Caro papà, oggi ho ripercorso nella mia memoria molti dei momenti che abbiamo vissuto insieme e ho provato un’enorme allegria nel cuore. Nonostante i tuoi difetti, che tutti abbiamo, sei stato un grande padre per me, e molto di quello che sono lo devo al tuo esempio e all’amore con il quale mi hai allevato. I miei ricordi mi sorprendono, vedo che mi hai dato moltissimo e che io ti ho restituito molto poco. So di non essere una persona che ama riconoscere i propri errori e chiedere scusa. So anche che mi hai sempre perdonato anche se non te lo chiedevo, e che il tuo amore per me è stato ed è incondizionato. Per tutto questo oggi sento un profondo bisogno di chiederti perdono per varie cose.

1) Per tutte le cose insignificanti che non mi sono mai piaciute di te e per le quali ti ho criticato più di una volta.

2) Per non aver capito che giocavi con me e che la tua più grande fonte di orgoglio sono sempre stata io.

3) Per aver perso la pazienza. Ho sempre creduto che lo facevi di proposito, ma eri semplicemente te stesso. Ora credo che siano le cose più belle che ricordo.

4) Per essermi vergognata di te e averti voluto nascondere anziché presentarti come la cosa più grande e originale che ho.

5) Per essere caduta nel pessimismo e non aver preso in considerazione tanti bei momenti che abbiamo avuto e ancora abbiamo insieme.

6) Per aver pensato che non mi prestavi attenzione. Ora so che mi conosci più di quanto pensassi.

7) Per non aver capito che volevi solo che ti copiassi nelle cose belle. Ti assicuro che l’ho fatto.

8) Ti chiedo scusa per le mie critiche ingiuste. Ho sempre voluto essere obiettiva, ma per superbia finivo per colpire basso.

9) Per aver dato per scontato che ti piacesse tutto ciò che facevo, e per non averti chiesto come stavi ogni volta che mi accompagnavi in una delle mie avventure.

10) Per averti spinto a rispondere a ciascuna delle mie domande fino a diventare matto. So che non hai la risposta a tutto.

“Ti ho fatto sentire un affetto profondo e insieme discreto, che forse non hai riconosciuto pienamente quando eri giovane e incerto. Ti ho dato una testimonianza di rigore e di fermezza che forse non capivi, quando avresti voluto soltanto complicità e protezione. Ho dovuto io stesso, per primo, mettermi alla prova della saggezza del cuore, e vigilare sugli eccessi del sentimento e del risentimento, per portare il peso delle inevitabili incomprensioni e trovare le parole giuste per farmi capire. Adesso – continua il padre -, quando vedo che tu cerchi di essere così con i tuoi figli, e con tutti, mi commuovo” (Papa Francesco, catechesi sui padri, 4 febbraio 2015).  

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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