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Hai paura di essere te stesso? Prova con questi consigli

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Tim Greenfield CC

Randy Hain - pubblicato il 16/10/15

Scopri gli ostacoli a vivere una vita autentica
“Essere se stessi in un mondo che cerca costantemente di renderti qualcun altro è il risultato più grande” – Ralph Waldo Emerson

Perché è difficile essere la stessa persona al lavoro, a casa, in chiesa e con gli amici? Ho constatato questo problema per anni, ma ultimamente sono diventato più consapevole delle sfide che la gente affronta per essere davvero “reale”. In qualche discussione recente con gli amici ho ricevuto sguardi vacui e ho percepito un senso di disagio quando sostenevo la necessità di essere la stessa persona indipendentemente dal luogo e di essere trasparenti sulla propria vita al momento di rapportarsi agli altri. Perché l’autenticità è così scomoda?

Sospetto che la causa risalga per molti all’età giovanile. La prima volta che abbiamo sentito la pressione ad “adeguarci” a un gruppo particolare a scuola abbiamo intrapreso la via del conformismo, che non ha fatto altro che accelerarsi man mano che crescevamo. Al college, possiamo aver sentito da professori (o genitori) che dovevamo tenere separati lavoro, fede e vita personale. Possiamo aver avuto paura di essere giudicati o criticati nei primi impieghi per aver condiviso qualcosa di personale, arrivando ad avere una mentalità a compartimenti stagni man mano che andavamo avanti con la carriera.

La logica dovrebbe dirci che è inutilmente dannoso sopprimere la nostra vera identità per un notevole periodo di tempo, ma molte persone pensano che non ci sia alternativa. Amate essere un genitore ma vi sentite a disagio nel parlare dei vostri figli al lavoro? Esprimere la vostra fede è importante per voi ma l’intolleranza che percepite tra colleghi di lavoro e altre persone vi trattiene dal parlarne? Vi siete mai trovati di fronte a un dilemma etico o morale difficile e siete rimasti in silenzio piuttosto che sostenere la necessità di fare la cosa giusta e rischiare le critiche? Voglio credere che nel profondo la maggior parte di noi desideri davvero essere più autentica, ma possa non sapere come esserlo.

Ostacoli all’autenticità

Affrontiamo alcuni degli ostacoli che possono impedirci di essere autentici. Sto partendo dal presupposto che concordiate con me sul fatto che l’autenticità è importante e che molti di noi vorrebbero essere più aperti, trasparenti e genuini. Credo anche che dentro di sé la maggior parte di noi voglia avere un impatto positivo sul mondo. Ecco quelli che ritengo alcuni ostacoli che inibiscono la nostra autenticità:

  • Mancanza di autoconsapevolezza. Sappiamo che c’è un problema?
  • Paura che la gente non apprezzi chi siamo realmente. Paura di non andare bene. Paura di essere giudicati. Paura della persecuzione per i nostri principi e le nostre convinzioni religiose. Paura di essere esclusi da una promozione perché non ci inseriamo nel modello corporativo.
  • Mancanza di fiducia nelle nostre opinioni. Mancanza di fiducia nelle nostre convinzioni. Mancanza del coraggio di difendere la verità.
  • Attaccamento a un livello di reddito e a uno stile di vita che richiedono compromessi non sani.
  • Conformarsi alla marcia della società verso la correttezza politica, la tolleranza universale e l’accettazione di cose che sono in diretto conflitto con la nostra fede, i nostri valori e i nostri principi.
  • Livellamento al ribasso dei nostri standard morali perché è più facile far parte del gregge che prendere una posizione.

Riconoscere questa lista può essere per voi doloroso quanto lo è per me scriverla, o potreste avere una lista diversa. Le questioni sollevate possono essere preoccupanti, ma bisogna affrontarle se vogliamo perseguire e abbracciare una vita più autentica.

Abbracciare il VERO te

Se ci fermiamo a riflettere per qualche minuto sul mondo in cui viviamo, vedremo sicuramente tendenze inquietanti in azione da anni. Il nostro sistema politico è disfunzionale e la nostra economia è in sofferenza. Le famiglie subiscono attacchi costanti e i nostri figli sono bombardati da influenze negative. Le discussioni su Dio e sulla fede sono fortemente scoraggiate nell’agorà pubblica. La linea divisoria tra il bene e il male è confusa in nome di una mentalità per la quale “tutto va bene”, e parlare difendendo i propri valori spesso ci fa etichettare come intolleranti. “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del diavolo è che gli uomini buoni non facciano nulla” – Edmund Burke

Avete mai rivissuto nella vostra mente dei momenti importanti della vostra vita rammaricandovi delle vostre azioni o delle vostre parole? Provate mai del rimorso quando la vostra bocca ha detto una cosa mentre il vostro cuore ne sentiva un’altra? Forse la vostra coscienza sta cercando di attirare l’attenzione. Forse è il momento di permettere che il nostro vero io venga visto anche dagli altri. C’è un rovescio del fatto di avere il coraggio di abbracciare chi siamo realmente? La risposta è un semplice “sì”. Alcuni dei frutti dell’autenticità includono:

  • Possiamo raggiungere un senso di pace quando non siamo in guerra con noi stessi e viviamo i valori della fede che abbiamo appreso da bambini in modo più trasparente.
  • I nostri rapporti diventano più profondi e più significativi quando permettiamo agli altri di vedere chi siamo realmente.
  • Possiamo ispirare gli altri a parlare/agire in modo coerente con quello che provano davvero.
  • Possiamo invertire lo tsunami culturale che minaccia di sommergerci sostenendo pubblicamente le nostre convinzioni e i nostri valori.
  • Il mondo può essere trasformato quando le azioni autentiche e coraggiose di pochi influenzano positivamente le azioni di molti.

Dobbiamo sfidare la paura che in qualche modo essere autentici sia un male. Può essere scomodo e creare qualche opposizione nel breve termine da parte delle persone che non ci sono abituate, ma praticare la trasparenza, impegnarsi in un dialogo onesto e aperto e mettere sempre i propri principi e la propria etica davanti alla carriera vi darà più successo in ogni aspetto della vostra vita.

Sto scrivendo questo articolo dal mio punto di vista di padre, marito, cattolico e uomo d’affari conservatore molto coinvolto nella comunità. Voi potete avere prospettive e punti di vista diversi, ma credo che chiunque possa trovare vero quello che sto condividendo. Gran parte della responsabilità per quello che non va sul posto di lavoro, nella scuola, nella nostra comunità e nel Governo è nostra – siamo stati compiacenti e siamo rimasti in silenzio. La nostra fede, i nostri principi, la nostra voce, la nostra determinazione, il nostro impegno e i nostri voti possono fare una differenza reale e duratura nel mondo se abbiamo il coraggio di sostenere quello in cui crediamo. Come un sassolino gettato in uno stagno, i nostri sforzi individuali hanno un effetto a catena e possono fare un’enorme differenza.

Dopo aver letto questo articolo, per favore pensate se siete autentici con chi vi circonda. Diamo un buon esempio agli altri non temendo di essere noi stessi. Quello che ci viene richiesto non è facile, ma è necessario se vogliamo un cambiamento. I nostri atti di coraggio e autenticità, non importa se sono piccoli, possono unirsi a quelli degli altri per fare una vera differenza.

——–

Randy Hain, Senior Editor di The Integrated Catholic Life, è autore di The Catholic Briefcase: Tools for Integrating Faith and Work, pubblicato di recente da Liguori Publications e disponibile su Amazon e Barnes & Noble online.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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