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Le 3 chiavi di una buona vita secondo l’allenatore Lou Holtz

Michigan Wolverines v Notre Dame Fighting Irish

GREGORY SHAMUS / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / GETTY IMAGES/AFP

SOUTH BEND, IN - SEPTEMBER 13: Former head coach Lou Holtz of the Notre Dame Fighting Irish walks out for the coin toss with David Grimes #11, David Bruton #27 and Maurice Crum #40 prior to playing the Michigan Wolverines on September 13, 2008 at Notre Dame Stadium in South Bend, Indiana. (Photo by Gregory Shamus/Getty Images)

Jaime Septién - Aleteia - pubblicato il 08/10/15

Portano a fiducia, impegno e amore

Il leggendario allenatore di football americano di college Lou Holtz (Louis Leo Holtz, nato nel 1937) è stato l’oratore invitato al Pranzo Annuale di Preghiera dell’arcidiocesi di Los Angeles (California).

Holtz, cattolico convinto e autore di frasi memorabili che si applicano sia al football americano che alla vita (ad esempio “Non posso credere che Dio ci abbia messi in questo mondo per essere ordinari” o “Incendiare la casa del tuo vicino non fa sembrare migliore la tua”), è stato per dieci anni (1986-1996) un allenatore di successo della squadra di Notre Dame e ha un posto nella Hall of Famedel football americano universitario.

L’intervento di Holtz, Tre chiavi per la buona vita, non ha avuto luogo, come da programma, nella piazza di fronte alla cattedrale di Nostra Signora degli Angeli ma all’interno del tempio per via della pioggia. L’edificio, opera dell’architetto Rafael Moneo, era gremito di fans di Holtz, che è stato anche commentatore televisivo e animatore di varie conferenze di motivazione in tutti gli Stati Uniti.

Dio non crea spazzatura

Durante il Pranzo Annuale di Preghiera, giunto all’undicesima edizione e che mantiene lo spirito originario di questi incontri – celebrare la Parola, pregare in comunità e ripristinare il senso intimo della liturgia cattolica –, Lou Holtz ha condiviso scherzi e ricordi.

Sono così vecchio che le candeline costano più della torta”, ha detto durante il suo discorso di apertura, seguito da un rosario guidato dai vescovi ausiliari di Los Angeles e da una Messa celebrata dall’arcivescovo José Horacio Gómez.

Holtz – che ha diretto anche le squadre di Minnesota, Arkansas e Carolina del Sud (dove ha terminato la sua carriera) – ha condiviso con il pubblico tre chiavi per una buona vita: fare sempre la cosa giusta, impegnarsi per raggiungere l’eccellenza e mostrare alla gente un interesse autentico.

Queste virtù portano alla fiducia, all’impegno e all’amore, ha sottolineato.

Se vuoi essere felice per tutta la vita, offriti a Gesù Cristo. Non farlo aspettare”, ha aggiunto, dichiarando “Essere cattolico è meraviglioso”.

Nella parte centrale del suo discorso, Holtz ha condiviso le sfide che ha affrontato, sia professionali che personali, dal football americano alla lotta della moglie contro il cancro.

Dio non crea spazzatura e non ci ha messi qui per essere mediocri”, ha ricordato. “Ci ha creati per essere eccellenti e per servire il prossimo”.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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