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Alla Casa Bianca anche la bimba «portavoce» degli immigrati ispanici

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Andrea Tornielli/Vatican Insider

Andrea Tornielli - Vatican Insider - pubblicato il 24/09/15

Tra la folla, c'era anche la piccola Jersey Vargas, la figlia di un messicano processato negli Usa per immigrazione illegale

Jersey Vargas dimostra meno dei suoi 11 anni. È minuta, quasi schiacciata contro la transenna nel parco della Casa Bianca. Tiene aperto un fazzolettone con ricamata l’immagine della Vergine di Guadalupe e la scritta: «Grazie Papa Francesco». «Sono arrivata qui alle tre di mattina – spiega a Vatican Insider – per dare il benvenuto al Papa. Per ringraziarlo…».

Jersey è la terza di cinque fratelli. È nata negli Stati Uniti, vive a Panorama City, vicino a Los Angeles e ha la cittadinanza americana perché è nata qui. Anche la madre Dolores ha ottenuto un permesso. Chi non ce l’ha mai avuto il padre, Mario, immigrato da quattordici anni. Nel 2013 era stato arrestato nell’Indiana. Nel marzo dell’anno scorso, la piccola Jersey era venuta a Roma, con un gruppo di attivisti che si battono per i diritti degli immigrati. In piazza San Pietro era riuscita a scambiare qualche parola con Francesco, raccontandole la sua storia.

«Gli avevo chiesto che ci aiutasse perché è ingiusto che tanti bambini fossero nella mia stessa situazione, separati dalle loro famiglie. Il Papa mi aveva benedetto, mi aveva dato un bacio e mi aveva detto che avrebbe incontrato il presidente Obama. Mi ha dato la sua parola».

Oggi  Mario Vargas non è più detenuto in attesa di essere espulso, ma è sottoposto a processo per immigrazione illegale. Jersey spera che tutto si risolva per il meglio e nonostante sia ancora una bambina, parla dei problemi degli immigrati con la competenza di un politico e la passione di un attivista. Non ha potuto avvicinarsi a Francesco, lo schieramento di soldati in alta uniforme, di bandiere, di telecamere e di giornalisti le ha impedito anche di vederlo. Ma ha ascoltato la sua voce. Lo ha sentito presentarsi davanti a Barack Obama come «figlio di una famiglia di migranti», proprio come lei.

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