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Il papa a Philadelphia sarà pulitissimo grazie ad alcune suore domenicane

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Zoe Romanowsky - Aleteia - pubblicato il 19/09/15

Il monastero di Nostra Signora del Rosario fornirà saponi fatti a mano per la stanza del pontefice

Quando è arrivata la lettera, le suore del monastero domenicano di Nostra Signora del Rosario non avrebbero potuto essere più sorprese. All’interno c’era l’invito dell’arcivescovo Charles Chaput a fornire saponi fatti a mano per il Santo Padre durante il suo soggiorno a Philadelphia di questo mese.

La comunità, piccola ma in crescita, conta 19 sorelle ed è stata protagonista di un recente articolo del New York Times che ha pubblicizzato anche un libro fotografico sul loro monastero chiamato Radical Love, che uscirà tra un paio di settimane.

Apparentemente quella storia è stata letta da chiunque”, ha commentato suor Mary Catharine, maestra delle novizie e responsabile delle vocazioni. “L’arcivescovo Chaput lo ha visto, e malgrado tutti i dettagli di cui si sta occupando per l’Incontro Mondiale delle Famiglie e la visita del Santo Padre, ha pensato che sarebbe stato un bel gesto se i nostri saponi fossero stati posti nelle camere del Santo Padre durante il suo soggiorno a Philadelphia”.

Piuttosto che creare qualcosa di unico per papa Francesco, le suore hanno deciso di inviare in una cesta un campione dei saponi che confezionano normalmente insieme ad altri oggetti che producono nel monastero.

Come donne consacrate a Dio, il nostro lavoro – non importa quanto sia semplice e ordinario – ha un valore straordinario perché è unito all’opera salvatrice e redentrice di Cristo, nostro Sposo”, ha spiegato suor Mary Catharine. “Ci sforziamo di realizzare tutti i nostri prodotti nel miglior modo possibile, e non importa chi li usa”.

I prodotti spaziano da saponi, creme per le mani e per le labbra a candele e spray per gli ambienti, e vengono venduti nel corridoio del vestibolo del monastero e in rete.

La gente ci scrive dicendo quanto apprezzi i nostri prodotti e quanto facciano bene alla pelle”, ha riferito suor Mary Catharine.

Tutti i saponi vengono realizzati usando il processo a caldo e impiegando ingredienti di alta qualità. Sono in 18 profumazioni, ottenute alcune con fragranze sintetiche e altre con oli essenziali, e c’è anche una linea senza profumo chiamata “Simply Soap”.

Oltre che nella realizzazione di prodotti, il tempo delle suore nel monastero di Nostra Signora del Rosario viene trascorso in preghiera, studio e lavoro in una vita profondamente fraterna. Le suore vivono in clausura e sono contemplative, e condividono la missione dell’Ordine dei Predicatori attraverso la loro vita di preghiera (l’ordine celebrerà il suo 800° anniversario nel 2016).

Se le suore sono emozionate per il fatto che il Santo Padre sarà presto vicino a loro, la maggior parte di loro ne coglierà solo una rapida immagine in televisione.

Gli eventi papali negli Stati Uniti tendono a non incastrarsi con il nostro schema di preghiera, per cui spesso non riusciamo nemmeno a seguirli tanto”, ha affermato suor Mary Catharine. “Una delle nostre sorelle, però, parteciperà ai Vespri a St. Patrick a Manhattan, insieme alle suore del nostro monastero del Bronx”.

Suor Mary Catharine ha sottolineato che il pontefice è il loro primo superiore e che la loro professione di obbedienza si estende a lui.

Troviamo che sia divertente che il nostro primo superiore sia un gesuita!”, ha detto. “Penso che ci insegni a guardare al dono della nostra fede con occhi nuovi, con gioia e semplicità”.

Il fatto fornire il sapone che papa Francesco userà a Philadelphia emoziona le suore.

In qualche modo, fornire qualcosa di tanto semplice come i saponi per il Santo Padre è un po’ come Marta e Maria che provvedevano alle necessità di Gesù a Betania”, ha commentato la religiosa.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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