5. Non pretendere di controllare tutto
Non voler commettere neanche un errore significa voler tenere le cose sempre sotto controllo. È sfiancante imbarcarsi nell’inutile lavoro di voler controllare tutto, per cui rilassati e lascia le briglie! L’idea di non voler commettere alcun errore è assurda quanto voler mettere l’oceano in un secchio. Quando ti imbatti in queste idee o in questi pensieri, sii realista, chiediti sinceramente se è possibile e non prendere le cose tanto sul serio al punto da renderle un’ossessione. Ti infastidiscono i giochi dei tupi figli buttati in mezzo al salone? Quel disordine significa vita, significa infanzia. Siediti con loro e gioca, poi sistemerete insieme. Vuoi che ricordino che la mamma riordinava tutto il tempo ed era sempre di cattivo umore o vuoi che ti ricordino quando eravate tutti stesi sul tappeto creando le storie più incredibili? Vuoi un bambino che ti tema o uno che ha fiducia in te?
6. Rischia pur sapendo che potresti sbagliare
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Dio ci ha creati liberi. Lìberati di quelle catene che ti provocano amarezza. Decidi i tuoi pensieri, le tue azioni. Sbaglierai mille volte, ma si tratta di questo. Che ne pensi di scegliere un compito che stai rimandando per paura di svolgerlo male e di darti un limite temporale? E se riordinassi più tardi? E se oggi non dicessi nulla su quella parola mal pronunciata e ridessi per come suona? E se oggi ti mettessi la prima cosa che ti capita? Decidi su te stesso e impara a sbagliare.
7. Fai le cose come se dipendessero da te ma sapendo che in realtà dipendono da Dio
Ci sono molte persone davvero brillanti che per paura di non poter fare le cose in modo perfetto semplicemente non le fanno e si perdono, si danno per vinte perché il loro standard è irraggiungibile. Fare le cose meglio che puoi non significa che tu le faccia alla perfezione. Qualcuno potrà dirmi che Gesù ha detto “Siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5, 48), ed è vero, Gesù lo ha detto, ma si riferiva alla perfezione dell’amore e alla grazia del Padre che ci chiama ad essere santi. L’uomo, per quanto si sforzi, non riesce da solo, ha bisogno di Dio. Dai quindi il meglio di te, ma con la grazia di Dio. Se non riesce come volevi, stai tranquillo, offri i tuoi dolori a Dio e ricorda che è Lui a permettere tutto.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]