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Il mio fidanzato lotta con la pornodipendenza. È meglio che non ci sposiamo?

couple divided by porno web

Shutterstock / Liv friis-larsen

Il Blog di Emma y Didier - pubblicato il 04/09/15

Un problema che colpisce sempre più persone. Come affrontarlo?

Qualche settimana fa abbiamo ricevuto nell’inbox della nostra pagina su Facebook il messaggio di una ragazza che ci chiedeva come affrontare la pornodipendenza del fidanzato. Con il suo permesso, condividiamo parte del suo messaggio*, che ci ha ispirato questo post:

Il mio fidanzato consuma materiale pornografico fin dalla scuola secondaria. Durante l’università ha incontrato Cristo e ha iniziato a cercare aiuto, ha studiato programmi web antipornografia e ha protetto i suoi computer e il telefono con dei filtri. Insieme al suo direttore spirituale ha accettato la politica di rendere conto a un amico che riceve resoconti relativi alle sue ricerche in Internet e lo guida per affrontare questo problema.
Siamo entrambi cristiani, tra i 20 e i 30 anni, so che lui ha letto molto sul tema e ha pregato tanto per superare il suo problema. Me l’ha voluto raccontare, ed è stato onesto con me sulla sua lotta fin dal primo momento in cui abbiamo iniziato a uscire insieme. Mi ha spiegato che stava ricevendo aiuto, ma ho paura e sono spaventata, perché sento che la fedeltà e la purezza probabilmente saranno sempre una lotta nella sua vita (e se continuo a stare con lui saranno un problema anche per me).
Abbiamo parlato di matrimonio e stiamo pensando di sposarci, ma la mia domanda è questa: so che la lotta per la castità riguarda tutti, e so che per entrambi sarà difficile, ma quale sarà il segno che siamo pronti a impegnarci?
Quanto tempo libero da pornografia serve per sapere se vale la pena di portare avanti il fidanzamento? Quando sapremo che abbiamo vinto la lotta contro questo male? Credo nei miracoli e nel potere di Dio di trasformare la vita delle persone, e so che lui si sta sforzando, ma sono estremamente spaventata, ho paura tutto il tempo e anche se lui non lo capisce mi fa male, mi sento ingannata.
La maggior parte del materiale di autoaiuto che trovo è rivolto a donne sposate, e quindi le esorta a rimanere e a lottare per il proprio matrimonio, ma sembra che ci sia ben poco materiale per le persone come me che sono fidanzate e stanno discernendo il matrimonio. Cosa posso fare?”* Nota: I nomi e i dettagli personali sono stati cambiati per proteggere l’identità degli interessati.


Abbiamo voluto rispondere a questa ragazza con questo post perché sentiamo che come lei molti uomini e molte donne hanno dovuto subire le dolorose e orribili ferite della pornografia. Innanzitutto, però, rendiamo grazie a Dio, perché questa giovane ci porta speranza. Hanno iniziato con il piede giusto, e hanno già fatto bene molte cose, ad esempio:


– Il ragazzo è stato sincero, trasparente e onesto, e ha iniziato la conversazione sulla sua lotta con la pornografia. È importante che la persona direttamente coinvolta in questo vizio sia anche quella che fa il primo passo.

– Lui ha cercato aiuto, in modo concreto, senza rimandare la cosa. Ha assunto la propria responsabilità nel problema.

– Ha continuato con onestà la sua lotta e ha scelto liberamente di entrare in un programma di rendiconto, di modo da dover rispondere delle sue azioni a un amico fedele.

– La ragazza lo ha ascoltato.

– Lei ha cercato sostegno e si sta educando sul tema.

– Lei è stata onesta anche con se stessa, pensando molto a quali siano i propri limiti, e sta discernendo un cammino verso il matrimonio.

A nostro avviso, alla luce delle dure realtà mondane che affrontano le persone, tutto ciò che ha fatto questa coppia è già incoraggiante. La pornografia è diventata un’attività che la cultura guarda oggi come qualcosa di normale e perfino sano, quando è lungi dall’esserlo. Ci sono tuttavia otto dure realtà sulla pornografia che non possiamo ignorare:

1. La pornografia distrugge l’intimità personale, le basi dell’intimità con gli altri e l’intimità con Dio: è un peccato. La persona che guarda materiale pornografico non solo osserva, ma lascia entrare nella propria vita una realtà carica di abuso, dolore e inganno, che a poco a poco erode il modo in cui si guarda a se stessi e agli altri. Impara a guardare le altre persone come mezzi e non come fini in sé; trasforma l’altro in un oggetto e il piacere in qualcosa di sporco.

2. Quasi ogni giovane uomo/donna cristiano/a è stato esposto a qualche tipo di pornografia.Per questo, molte delle persone con cui esci stanno lottando con questo problema in qualche modo. Essendo realisti, abbiamo tre scenari: 1) Possiamo uscire con una persona che è onesta e ci informa in modo del tutto chiaro e trasparente sulla sua lotta per la purezza. 2) Possiamo uscire con una persona che mente e finge di essere un/a buon/a candidato/a. 3) Possiamo aspettare fino a che non troviamo qualcuno all’interno di quella piccola percentuale di coloro che non sono stati esposti a questo male (non è impossibile ma è poco probabile).

3. È importante promuovere l’onestà nel rapporto di coppia, attraverso l’educazione e la comprensione del tema, ed essere aperti con misericordia alla verità senza giudicare. Tuttavia, e nonostante tutto, questo non ci garantisce che l’altra persona viva secondo gli standard dell’onestà. Bisogna soppesare le parole che si ascoltano confrontandole con i comportamenti che si vedono. Se non si senti a tuo agio con quello che stai ascoltando, se non capisci i comportamenti che vedi, allora è importante dire all’altro che esiste un problema. Mettere la polvere sotto al tappeto perché non si veda non è assumere la responsabilità nella vita, ma solo accumulare conflitti, e si metteranno in pericolo la relazione e il possibile matrimonio. Non continuate a portare avanti un impegno se non vi sentite davvero a vostro agio, con una buona comprensione di ciò che accade a ciascuno.

4. Le conversazioni sul tema NON scompariranno, e come coppia non potete semplicemente evitare di parlarne. Non rimandate. Non vi ingannate. Non mentite l’uno all’altro. Siate forti e coraggiosi, ogni parola ascoltata sarà come una spada che vi trafigge il cuore, ma è meglio vivere alla luce della verità che costruire nelle oscure trame dell’inganno e della menzogna. Non possiamo aspettare per fare la cosa giusta. Una volta che sappiamo la verità, dovremo prendere delle misure, per quanto possa essere spaventoso e difficile. Ricordate che “la verità vi farà liberi” (cfr. Gv 8, 32).

5. Vincere la pornografia per sempre è l’obiettivo al quale dobbiamo volgerci in ogni momento (non possiamo cadere nell’errore di abbandonare il nostro percorso verso la santità), ed è possibile raggiungere la purezza, ma per la maggior parte del tempo questa vittoria non arriva immediatamente, è un processo che implica il fatto di sostenere l’altro attraverso una serie di alti e bassi, nella misura in cui impara a gestire i suoi problemi. Onestà sempre. Ci saranno molte domande difficili che dovranno essere affrontate con totale trasparenza e sincerità, senza trascurare nulla. Spesso la verità sarà che lui non è pronto e non vuole lavorare sul suo problema (lo noterai nella misura in cui rimanda il fatto di prendere decisioni definitive e l’inizio di processi di recupero concreti), e devi capire che non puoi farlo al posto suo. Lottare contro la pornografia è un lavoro duro, e quindi richiede azioni reali. Siate onesti su ciò che sta accadendo. Praticate l’arte di ascoltare e di comprendere.

6. Lui non smetterà di guardare materiale pornografico una volta che sarete sposati e che avrete intimità. Non si tratta di te. Non prenderti un peso che non ti spetta. Sei fantastica. Il problema non ruota intorno a te. È una questione che lui deve vincere responsabilmente.

7. Lui non smetterà di guardare materiale pornografico anche se diventerai la donna dei suoi sogni. Puoi essere magra, bella, divertente, comprensiva; ma non si tratta di te. Lui deve vincere responsabilmente il suo male.

8. La pornografia a poco a poco smetterà di avere il controllo sulla sua vita se avvierà in modo reale e maturo l’opera di prevenzione. Dovrà diventare più onesto, aperto, vulnerabile, ed emotivamente intimo con le persone importanti della sua vita: Dio, amici, direttori spirituali, sacerdoti, famiglia, e (nel caso in cui tu decida di rimanere) partner.

Come ci sono otto realtà, così ci sono anche otto abitudini salutari per lottare contro il vizio della pornografia.

Di cosa devo tener conto? Che aspettative sane dovrei avere? Ecco alcune abitudini salutari per qualsiasi persona che si trovi in un rapporto, sia nubile che già sposata.


1.
È importante identificare e assumere i propri problemi. Rendersi responsabile delle proprie emozioni e delle questioni che ci riguardano. Il tuo partner ha questo problema, ma ora tu hai una ferita aperta che ne deriva. Non cercare di curare o di “aggiustare” lui. Prima cura la tua ferita; lui dovrà compiere il proprio lavoro e responsabilizzarsi per le sue azioni, mentre tu farai lo stesso con le tue.

2. La pornografia è il riflesso di una chiara immaturità emotiva e relazionale, per cui anche la tua relazione si vedrà intaccata (anche se lui crede di no). È importante cogliere questo momento per rafforzare l’empatia (in entrambe le direzioni). Lui deve capire il suo dolore e che tu hai bisogno di tempo per lavorare attraverso la valanga di emozioni sgradevoli che stai sperimentando. Allo stesso tempo, è importante che tu lo veda come una persona con una lotta profonda, e non semplicemente come qualcuno che ti sta facendo soffrire (perché probabilmente non è sua intenzione farlo).

3. Per uscire dalla pornografia è necessario creare due piani, uno per la prevenzione e l’altro per il recupero dopo una ricaduta. Si spera di non dover mai usare il secondo, ma è meglio prevenire.

4. Bisogna essere consapevoli del fatto che la persona che ha l’abitudine della pornografia sta facendo costantemente e volontariamente ciò che può, e in termini di prevenzione alcune azioni reali, pratiche e concrete che si possono implementare sono software anti-porno, programmi di filtraggio, rendiconto settimanale. Questi strumenti devono diventare una parte importante e normale della vita quotidiana.

5. Ci sono persone nella vostra vita consapevoli delle vostre lotte e capaci di offrirvi un aiuto. Questo vale per entrambe le parti. Cercare aiuto è un grande atto di coraggio e umiltà, non vergognatevene. Non mettete in pericolo la vostra vita, il vostro futuro matrimonio e la vostra famiglia. Cercate aiuto OGGI.

6. Crescete nella capacità di avere conversazioni serene, chiare, oneste, libere da drammi, trasparenti e franche, senza cadere in crisi e promuovendo empatia, comprensione e intesa. Parlate di come vi sentite e di come la situazione influisce sulla relazione.

7. Presentate il vostro problema a Dio e cercate il sostegno della Chiesa anziché nascondere il problema o fingere che non ci sia una ferita e che è aperta. Confidate nel fatto che Dio è con noi, e che con le sue preghiere e riflessioni lo è anche la Chiesa, che ci accompagna nel nostro cammino.

8. Aspirate sempre al vero amore, a quello che riempie e che ci fa sentire orgogliosi, ma non come si aspira a un sogno, ma come a un progetto che implicherà il vostro sforzo, la vostra costanza, il crescere a poco a poco, rialzandosi ogni volta che è necessario. E ciascuno ricordi che non è solo e che Dio rivolge queste parole a ciascuno: “Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore” (Salmo 26, 14).


Infine, una garanzia assoluta: non sappiamo cosa succederà. Non abbiamo idea della decisione che verrà presa. Non sappiamo se riuscirete davvero ad essere “felici e contenti” come desiderate. C’è però una cosa della quale siamo sicuri, ed è l’assoluta garanzia che Dio vi ama con un amore eterno, e succeda quel che succeda sarete sicuri nel Suo Amore.

Sapendo questo, cercate di essere prudenti, di essere forti, di essere coraggiosi.

Di vivere nella verità e nella libertà.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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