A BERGAMO AIUTANO I PRIVATI
Sempre al Nord, è mobilitata la diocesi di Bergamo che fa accoglienza in strutture della Chiesa date gratuitamente: Casazza, Botta di Sedrina, San Paolo d’Argon, Villa Amadei, la Battaina di Urgnano. Solo a Valbondione ci sono due strutture di un privato prese in affitto da Caritas (ecodibergamo.it, 12 agosto).
LA SFIDA DI DON SIRO
A San Siro di Bagnoli di Sopra nel padovano, il parroco Don Siro ha sfidato quella parte del paese che si è ribellato contro l'accoglienza della Chiesa locale ai 26 profughi. «Il motivo per cui la gente ha paura è un altro, c’è una paura del futuro, perché non si vedono prospettive per i propri figli, una paura che si riversa oggi sugli immigrati», ha spiegato il parroco.
LA CASA DI CREMONA
In prima linea la Chiesa Cremonese che già da tempo ha offerto ospitalità ai rifugiati presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona. Ma i posti non sono ormai più sufficienti e, grazie anche a una sempre maggiore sensibilizzazione delle comunità, diverse parrocchie hanno aperto le proprie porte. Parrocchie e non solo: porte aperte anche dalle comunità vicine alla diocesi come «Magnificat» di Villarocca, frazione di Pessina Cremonese.
IL COORDINAMENTO SBARCHI
Anche l’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova tende la mano ai profughi che, sempre più spesso, approdano sulle coste reggine. E' nato il Coordinamento Diocesano Sbarchi che può operare anche in Area di Sbarco grazie al riconoscimento della Prefettura di Reggio Calabria. Coinvolge stabilmente 60 volontari, soprattutto giovani appartenenti ad Associazioni che operano in città.
I NUMERI DELL'ACCOGLIENZA REGGINA
Gli immigrati sbarcati a Reggio da Giugno 2014 a Luglio 2015 sono circa 26.000 di cui 1.500 minori non accompagnati. Attraverso l’attività del coordinamento e grazie alla buona volontà dei Reggini e di contributi diocesani è stato possibile distribuire in area di sbarco e nei centri di primissima accoglienza 12.000 paia di infradito, 15.000 confezioni di succhi di Frutta e Merendine; vestiti, pannolini, omogenizzati.
LA TENDA DI ABRAMO
Infine vanno ricordate esperienze come quella della Tenda di Abramo presso il convento di Favara, in provincia di Agrigento, dove fra' Giuseppe Maggiore accoglie i migranti che sbarcano sulle coste siciliane e gli insegna ad allevare animali e a curare l'orto.