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Che cos’è la “sindrome dei figli del divorzio”?

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 10/08/15
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Quando il padre lascia la famiglia nei figli maschi e femmine si scatenano reazioni diverseLa separazione tra i genitori è una sofferenza presenta in tutta la vita dei loro figli. Lo sostiene Antonello Vanni in "Figli nella tempesta. La loro sofferenza nella separazione e nel divorzio" (Edizioni San Paolo). 

Una sofferenza alla quale alcuni psicologi hanno dato un nome: "la sindrome dei figli del divorzio". 

ANSIA E SISTEMA IMMUNITARIO RIDOTTO
La sindrome, negli adulti che hanno vissuto il trauma della separazione dei genitori, si manifesta dal punto di vista psicologico con il persistere di ansia, depressione, angoscia, rabbia, risentimento. Dal punto di vista fisico c'è un forte impatto negativo sulla qualità del sistema immunitario: si è più esposti a patologie di varia natura. 

RELAZIONI DIFFICILI
Dal punto di vista emotivo, la sindrome si caratterizza con lo svilupparsi di paure come abbandono, tradimento, esclusione, rifiuto. E naturalmente influisce sulle relazioni: c'è una ridotta capacità di mantenere legami di amicizia, sentimentali o matrimoniali basati sul rispetto e la sulla fiducia reciproca. Non è un caso che i "figli del divorzio" tendono a costruire famiglie più fragili, spesso destinate a frantumarsi come è avvenuto con i loro genitori. 

MINORE RENDIMENTO SCOLASTICO E LAVORATIVO
I danni della sindrome si registrano anche da un punto di vista scolastico e della carriera professionale con inferiori acquisizioni di competenze, frequenti assenze, maggiori abbandoni scolastici, cui segue il raggiungimento di più bassi livelli accademici e lavorativi. Anche lo status socio-economico raggiunto in età adulta è meno vantaggioso, solitamente, rispetto a quello raggiunto da figli di famiglie intatte. 

CRESCERE SENZA UN PADRE AMOREVOLE
In particolare, studi condotti dallo psicologo e sacerdote Cornelius Evans hanno evidenziato che in ambienti come scuole, università, posti di lavoro, famiglie, i figli maschi, a seguito di un divorzio che aveva allontanato il papà dal nucleo familiare, crescevano portandosi dietro un pesante disagio emotivo dovuto alla mancanza di relazione con un padre presente e amorevole. Il risultato era quello di figli diventati nel tempo schivi e solitari, ansiosi e deboli. 

RABBIA E DEPRESSIONE
Il comune denominatore di questi casi di bambini, adolescenti e uomini era una profonda rabbia, causata dalla mancanza di comprensione delle reali motivazioni di allontanamento del padre. Un altro studio dello psicologo Archibald Hart evidenzia che oltre alla rabbia, un'altra caratteristica comune è la depressione, con bassa autostima e problemi comportamentali conseguenti. 

L'ASSENZA D'AMORE DELLA FIGURA PATERNA
Nelle donne, bambine, adolescenti, adulte, crescere senza la figura paterna scatena sentimenti di abbandono da parte del padre, bassa autostima, tendenza all'attività sessuale precoce, diffidenza nelle relazioni con figure maschili. "Tutto quello che volevo era solo l'amore di mio padre", sono le parole di una donna alla psicologa a cui si era rivolta per risolvere i propri problemi. 

DISTURBI ALIMENTARI
La psicologa Margo Maine ha dimostrato addirittura che l'allontanamento della figura paterna dalla famiglia sarebbe alla base di disturbi alimentari come anoressia, bulimia, diete ossessive e non equilibrate. Le figlie hanno un intenso bisogno di sentirsi degne dell'amore paterno, di ricevere la sua approvazione e il suo affetto. L'assenza di tutto ciò le fa sentire senza valore e importanza: il disturbo alimentare andrebbe a colmare quel vuoto lasciato dall'amore paterno.