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Come amiamo chi si oppone a noi?

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Catholic Link - pubblicato il 07/08/15

Cinque esempi biblici

di Genevieve Philipp

Può sembrare più semplice far felici tutti concordando con la maggioranza. Quando ci allineiamo all'opinione comune guadagniamo lodi, o almeno ci evitiamo i problemi. Al contrario, esprimere disaccordo, anche in modo educato, può attirare su di noi ogni tipo di pressione a cambiare opinione. Le persone possono addirittura evitarci o ridicolizzarci. Perché non limitarci a sostenerle? (Cedere ci porterebbe sicuramente su una via più confortevole, ma in alcune situazioni la nostra fede e la nostra coscienza non si possono piegare).

Oggi molte persone vogliono ridefinire il matrimonio, mentre altri cercano di rimuovere lo stigma dall'adulterio e dalla fornicazione. La maggior parte delle argomentazioni a favore di questi cambiamenti si ritrova nelle emozioni più che nella verità. Di fronte a una stanza piena di persone che concordano tutte sul fatto che un certo peccato o una scelta di vita disordinata sia permissibile, può essere difficile rimanere fedeli alla propria fede senza sentirsi attaccati come se si stesse offendendo qualcuno.

La Chiesa stessa viene attaccata per quello che insegna, ma come ha detto il venerabile Fulton Sheen, “non ci sono neanche cento persone negli Stati Uniti che odiano la Chiesa cattolica, ma ce ne sono milioni che odiano quella che pensano erroneamente sia la Chiesa cattolica”. Come dobbiamo affrontare questo tipo di opposizione?

L'amore è sempre la risposta appropriata. Ad ogni modo, perfino l'amore si confonde sotto la crescente pressione per approvare l'immoralità. Si può amare qualcuno senza approvare le sue scelte o i suoi punti di vista. È una forma più vera di amore quando si vuole la verità per qualcuno anziché la semplice approvazione. Sostenere convinzioni non popolari non è sicuramente la cosa più facile da fare, ma essere un seguace di Gesù Cristo non è mai stato facile. I social media possono essere un contesto relativamente nuovo per disaccordi e polarizzazione, ma il mondo della Bibbia non è privo di conflitti paragonabili. Guardare alle storie della Bibbia è un modo utile per cercare la saggezza di fronte a una situazione difficile in cui ci sono problemi a guardare qualcuno negli occhi.

Ecco cinque esempi della Parola di Dio che ci aiutano ad amare gli altri senza compromettere la nostra fede cattolica:

Il Buon Samaritano

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© commons.wikimedia.org

“'Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso'… Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: 'E chi è il mio prossimo?'” – Luca 10, 25-37

Probabilmente avevate pensato che questo episodio sarebbe apparso nella lista, ma non lo trascurate solo perché è una parabola nota. Il Buon Samaritano mostra come trattare gli estranei nonostante la loro affiliazione politica, religiosa o di altro tipo. Vero esempio di amore fraterno, il samaritano è andato oltre, non limitandosi a salvare il viandante, ma provvedendo a tutte le sue necessità. È una generosità straordinaria, e il cristianesimo è questo – un concetto straordinario di credere nell'amore e di agire in base a questo in modo incondizionato. I cristiani sono chiamati a superare gli altri in amore, generosità e servizio a tutti, non semplicemente ad essere gentili con chi ci piace. Il Buon Samaritano è il nostro modello di come amare gli estranei. Non è necessario conoscere lo stile di vita delle persone, il loro background o perfino il loro nome per dar loro dell'acqua se sono assetati o un cappotto se hanno freddo (per ulteriori riflessioni, cfr. Matteo 25:40-45 o Luca 10:25-37 per il testo della parabola).

Il Figliol Prodigo


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“Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò”– Luca 15, 11-32

Questa è un'altra parabola ben nota, ma cosa ha a che vedere con il fatto di amare le persone che hanno convinzioni diverse dalle nostre? Gesù parla della reazione del padre quando vede tornare a casa suo figlio. Il figlio può aver sperperato il denaro e aver agito in modo sconsiderato, ma quando torna a casa è ancora amato – anche di più. Come ha fatto il padre con il figlio minore, guardate gli altri con amore, soprattutto quando tornano. La gente può prendere decisioni di vita che le separano da noi, per scelta o per via delle circostanze. Continuiamo a pregare per loro, e rallegriamoci sempre per il loro ritorno.

Ester 


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“Perché se tu in questo momento taci, aiuto e liberazione sorgeranno per i Giudei da un altro luogo; ma tu perirai insieme con la casa di tuo padre. Chi sa che tu non sia stata elevata a regina proprio in previsione d'una circostanza come questa?" – Ester 4, 14

Immaginate di essere un'ebrea sposata a un persiano il cui braccio destro stava schiavizzando e torturando il vostro popolo. Come avreste amato vostro marito? Come avreste potuto amare qualcuno in quella situazione? Sono stati la saggezza, l'amore e il coraggio di Ester a salvare il popolo ebraico. Vi siete mai trovati in una stanza piena di persone nuove che non sanno che siete cattolici? Uno scherzo inappropriato ai danni della Chiesa, un gioco a cui sapete che non dovreste partecipare o un progetto per la notte che vi impedirà di essere pronti per la Messa la mattina dopo, e siete costretti a sostenere le vostre convinzioni o a unirvi al divertimento.

Può essere difficile tirarsi indietro, ma ricordate di parlare con amore e di non condannare nessuno quando spiegate le ragioni per le quali non potete unirvi agli altri. Guidate semplicemente con l'esempio. Come Ester davanti al re, il vostro coraggio rivela la verità ai vostri compagni. Per via della vostra amicizia, potrebbero perfino riconsiderare le proprie scelte. Questo può accadere anche se avete un amico che sta seguendo la via sbagliata: siate responsabili della vostra fede e fatevi coraggio. Se il vostro amore viene rimproverato, consolatevi per aver fatto del vostro meglio e pensando che potreste stare meglio senza quelle influenze negative nella vostra vita.

Giuseppe e i suoi fratelli


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“E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: "Eccoci tuoi schiavi!". Ma Giuseppe disse loro: "Non temete. Sono io forse al posto di Dio? Se voi avevate pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini". Così li consolò e fece loro coraggio” – Genesi 50, 18-21

La storia di Giuseppe mostra come amare incondizionatamente e come rispondere con generosità a chi ci ha trattato male. I suoi fratelli lo hanno abbandonato e lo hanno dato per morto, ma quando Giuseppe è stato in grado di ripagarli per le loro azioni malvagie ha scelto di agire con misericordia e perdono. Un esempio banale nella nostra vita potrebbe essere offrirci di comprare un pasto per un collega scorbutico che ha dimenticato il suo o aiutare la persona che ci ha sempre dato addosso quando eravamo giù. Le opportunità per assomigliare a Cristo nei confronti di coloro che ci hanno offeso sono apparentemente infinite. Giuseppe non ha condannato i suoi fratelli, né noi dovremmo condannare gli altri per il male che ci hanno fatto. Guardando alla positività che Dio ha tratto dalle sue sofferenze, Giuseppe ha perdonato i suoi fratelli e li ha amati profondamente.

Il nostro esempio più grande: La Crocifissione


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“Gesù diceva: 'Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno'” – Luca 23, 34

L'agonia di Gesù nel giardino parla della meraviglia della forza e della resistenza dell'amore, mostrando anche la compagnia di Cristo nelle situazioni di agonia. La sua flagellazione dimostra la sua compagnia nei momenti della nostra vita in cui siamo perseguitati per quello in cui crediamo. Mi è stato detto spesso di non guardare mai alla Crocifissione senza pensare anche alla Risurrezione. Dio è sceso sulla terra come uomo e ha amato il mondo intero, anche se il mondo lo ha crocifisso. Ha perdonato, anche se è morto per il suo bene e per sua mano. Non c'è amore più grande di questo.

“Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti”  (Isaia 53, 5)

La gente può non perdonare, ma come cristiani il nostro perdono non è soggetto a condizioni. Quando perdoniamo e agiamo con amore nei confronti di coloro che hanno convinzioni opposte, stiamo mostrando amore in modo radicale. Come cristiani, siamo chiamati ad amare gli altri in qualsiasi situazione di difficoltà, indipendentemente da chi siano, da dove vengano o da quale sia il loro background religioso. Non importa ciò che gli altri dicono o credono, ricordate che la fede continuerà a vivere perché la Verità stessa è risorta dai morti. Con questa convinzione, continuiamo ad amare, anche chi si oppone a noi.

[Traduzione dall'inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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