L’amore ci chiede rinuncia, ma ci dà una casa, un luogo in cui riposare
A due a due. Mi piace questo riferimento. Non si è inviati da soli. Forse la missione sarebbe impossibile se io andassi da solo, se non avessi un sostegno. Un bastone per vincere i dubbi dei miei passi.
Diceva padre Josef Kentenich: “Al giorno d’oggi, il dovere di questa profonda comunità diventa più necessario che mai, visto che le circostanze del tempo separano fortemente le persone le une dalle altre.
Potranno arrivare tempi difficili. Ed è vero che quanto più difficili sono i tempi, tanto più strettamente dobbiamo unirci come un’unica grande famiglia chiamata da Dio”.
A due a due. I cuori intrecciati. La comunità era importante. Gesù non andava mai solo. Gesù non ha inviato i suoi da soli. Li ha inviati accompagnati. La comunità già in se stessa è testimonianza.
L’amore fraterno è testimonianza di un amore immenso. L’offerta per una missione in comunità. Unire i cuori. Quanto è difficile a volte essere uniti in una stessa missione!
La Chiesa, tanto diversa nei carismi, tanto unita a Gesù. Quanto costa che sia unita! Siamo autonomi e possiamo cadere nell’autosufficienza. Come se gli altri non ci importassero.
Vivere in comunità in un mondo che tende a separare non è semplice, ma è la grande missione che abbiamo oggi. Quante persone oggi vivono sole! Molte persone che non trovano con chi percorrere il cammino della vita.
E inoltre quanto costa assumersi l’impegno di vivere in comunità! Si vuole mantenere la propria indipendenza. Quanto è difficile dover cedere per rendere possibile la comunità! Ogni comunità, ogni vita in compagnia di un altro o di altri, esige delle rinunce. L’amore ci chiede rinunce. Ma ci dà una casa, un luogo in cui riposare.
Gesù invia a due a due. Non da soli. Perché si curino e si proteggano. Perché si custodiscano e si sostengano. Perché gli altri possano vedere come si amano. La Chiesa è comunità. È comunione di cuori.
Con chi mi invia Gesù? Con chi condivido la mia missione? Curo il mio compagno o i miei compagni di missione? Ci uniamo gli uni agli altri. Uniti in una stessa missione. Non la mia missione particolare.
A volte capita che ci crediamo nostri fondatori, inviati in solitudine a marcare il nostro stile, a imprimere il nostro carattere. Perdiamo forza perché andiamo da soli. Non ci lasciamo complementare da altri. Non complementiamo. Non contiamo sugli altri.
Gesù ci invia a due a due. Uniti nell’anima. Quante barriere ci separano! Invidie, rancori, egoismi. Competiamo per lasciare la nostra impronta.
Ci mancano umiltà e mansuetudine per servire, generosità per accogliere con gioia l’apporto degli altri. In questo mondo impersonale e individualista, la testimonianza della comunità è fondamentale.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]