“Gesù Cristo”, scriverà riflettendo sull'opera di Vladimir Solovev, “unico Salvatore del mondo, non è traducibile in una serie di buoni progetti e di buone ispirazioni, omologabili con la mentalità mondana dominante. Gesù Cristo è una “pietra”, come Egli ha detto di sé, su questa “pietra”, o (affidandosi) si costruisce o (contrapponendosi) ci si va a inzuccare”.
Martedì, alle ore 10:30, si terrà la Solenne Messa Esequiale, presieduta dal Card. Carlo Caffarra. Per tutti c'è l'occasione di salutare per un'ultima volta quaggiù il pastore Giacomo Biffi, per molti c'è la speranza di rivederlo ancora lassù. Fedele al suo richiamo sulla fattualità dell'evento cristiano, in un suo celebre saggio sull'escatologia, ricordava che “il nostro traguardo” non è posto in un “regno di spiriti assolutamente lontano e diverso dal mondo materiale in cui viviamo, ma in questo stesso universo purificato e redento”.
Per questo confidiamo un giorno di poter rivedere ancora il cardinale Biffi, e magari farci due risate sotto i colpi della sua inconfondibile ironia da bastian contrario. Magari davanti a un piatto di tortellini fumanti.