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10 modi per superare paura e ansia

Conflict and emotional stress in young people

© Petrenko Andriy/SHUTTERSTOCK

Catholic Link - pubblicato il 30/06/15

Un passo alla volta!

Becky Roach

Lo ammetto. Guardare un film con me può essere irritante. Non appena inizia, cerco di capire chi sia il cattivo o quale sia la trama. Spesso ci indovino. Non è l’abitudine più brutta che ho, ma continuate a leggere per vedere come ha iniziato a influenzare la mia vita quotidiana.

Prima di vivere davvero la mia fede, ero una ragazza spensierata. Tutto è cambiato poco dopo aver reso noto che stavo seguendo Cristo. Le richieste di preghiera hanno iniziato a fioccare. Sembrava che chiunque avesse qualcuno o qualche situazione che aveva bisogno delle mie preghiere. Non fraintendetemi. Mi piace molto trascorrere del tempo pregando per le persone, e sono felice di servire in questo ministero necessario come un guerriero della preghiera per i miei amici e i miei familiari, ma non era una buona combinazione – tutte le cattive notizie che arrivavano, sentir parlare dei cristiani chiamati a soffrire e la mia abitudine di indovinare la fine dei film. Sapevo che sarei stata chiamata alla sofferenza perché tutti i cristiani soffrono, ma non sapevo come sarebbe stato esattamente e ho cercato di capirlo. La mia vita è diventata il film, e io cercavo costantemente di indovinare il finale.

Mi veniva chiesto di pregare per un bambino con il cancro e all’improvviso iniziavo a chiedermi se mio figlio (che aveva un semplice raffreddore) lo avesse. Sentivo di una famiglia la cui casa era andata in fiamme e controllavo le batterie di tutti i miei allarmi contro il fuoco. Due volte. Ogni sera. Un amico mi ha raccontato la storia di un bambino morto soffocato da un chicco d’uva e l’uva è stata bandita dalla nostra casa. Ogni volta che avevo un mal di testa pensavo di avere un tumore. Quando mio marito ritardava di qualche minuto pensavo che fosse morto in un incidente automobilistico. La lista di cose che pensavo potessero andare male era infinita. Ora sembra sciocco, ma nel mezzo di tutta quella situazione la paura era paralizzante. L’ansia e la preoccupazione consumavano la mia mente e i miei giorni. Il demonio stava rubando la mia pace e la mia gioia.

Il Signore sapeva che avremmo sofferto di questo tipo di ansia. Non sentiamo dire al sacerdote in ogni Messa “Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni e con l’aiuto della tua misericordia saremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza che venga il nostro Signore Gesù Cristo”? Egli ci dà le grazie e la forza necessarie a superare le nostre paure.

Dobbiamo decidere di essere persone che attendono con una speranza gioiosa piuttosto che sprofondare nella paura e nell’ansia. Possiamo farlo solo riponendo la nostra fiducia nel progetto perfetto di Dio per la nostra vita. Sono ancora molti i giorni in cui la paura si riaffaccia nella mia mente. So che non è lo Spirito Santo a portare quei pensieri negativi e quelle preoccupazioni nella mia vita. Per questo, ho predisposto un piano di battaglia. Qui sotto troverete le cose che ritengo utili per mantenere gioia e pace. Mi piacerebbe che condivideste le vostre strategie nella parte riservata ai commenti!

1. Memorizzare la Scrittura. – “La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore” – Ebrei 4, 12. Quando vengo sopraffatta dai miei pensieri, devo sostituirli con la Parola di Dio. Aiuta sapere qualche versetto a memoria per ripeterselo mentalmente (e a volte a voce alta!). Se non ne sapete nessuno a memoria, portate con voi una Bibbia o guardate dei versetti sul vostro cellulare. Ecco alcuni dei miei preferiti: Salmo 46, 10, Geremia 29, 11, Salmo 56, 3, 2 Timoteo 1, 7, Giovanni 14, 27

2. Cantate una canzone.
 – “Chi canta prega due volte” – Sant’AgostinoHo letto di recente che uno studio ha dimostrato che i livelli di dolore dei bambini diminuivano quando ascoltavano musica. La musica ha un forte potere di guarigione. Può risollevarci e ricordarci le promesse di Cristo. La musica classica o il canto possono anche avere un effetto calmante sull’anima. Ho elencato le mie cinque canzoni preferite alla fine di questo post.

3. Telefonate a un amico. – “Ascolta il consiglio e accetta la correzione, 
per essere saggio in avvenire” – 
Proverbi 19, 20. Uno dei più grandi errori che ho commesso in passato è non far sapere a nessuno come mi sentivo. Pensavo di dover affrontare tutto da sola. Una volta che mi sono aperta e ho condiviso, i miei amici hanno pregato per me. Amici e famiglia ci vengono dati come un dono. Spesso riescono a vedere cose della nostra vita che noi non riusciamo a vedere. Trovate un amico che possa pregare con voi quando affrontate ansia e paura. Scegliete qualcuno che dica la verità al vostro cuore.

4. Recitate una preghiera potente. – Dite un rosario o altre preghiere. Se non vi viene in mente altro, fatevi il segno della croce, che è una forma di preghiera breve ma molto potente. Un altro modo potente di pregare è recitare una novena.

5. Indossate qualche gioiello o investite nella decorazione della casa. – Questo consiglio potrebbe sembrare un po’ superficiale, ma a me risulta molto utile. Quando sono preoccupata, mi aggrappo alla medaglia miracolosa che porto al collo. È un promemoria tangibile della presenza di Dio intorno a me. Dà conforto e sicurezza (ricordate la copertina di quando eravate piccoli? Ha un effetto molto simile!). Anche un crocifisso o un oggetto religioso in casa può essere un utile promemoria visivo.

6. Leggete le vite dei santi. – In certi momenti della loro vita anche loro si sono sentiti deboli, preoccupati o ansiosi, ma con l’aiuto di Dio sono riusciti a superare le proprie paure. Dio vi darà lo stesso aiuto se vi aprirete alla sua grazia.

7. Siate attivi. – Fate una passeggiata o andate a correre contemplando la bellezza della creazione di Dio. Offritevi come volontari in un rifugio per senzatetto o in un ospedale locale.

8. La fiducia è la prima cosa. – Dovete esercitarvi a riporre la vostra fiducia in Dio piuttosto che nei vostri sforzi. È difficile farlo. Un modo per coltivare la fiducia è guardare al passato. Pensate a tutti i modi in cui Dio ha provveduto a voi nel corso della vostra vita. Siate grati per quei momenti. Scrivere un diario o fare una lista di tutti i modi in cui Dio vi ha benedetti può essere utile nei momenti difficili. Se non riuscite a ricordare alcun momento della vostra vita, volgetevi alla Scrittura e alle vite dei Santi e ricordate che Dio non delude mai.

9. Abbracciate i Sacramenti. – Le grazie che derivano dal fatto di confessarsi e di ricevere l’Eucaristia ci rafforzano per farci affrontare le battaglie di questa vita. Trascorrere del tempo in adorazione con Gesù vi darà la pace che spesso è così difficile da trovare.

10. Smettete di essere egoisti. – Uno degli aspetti più difficili nel mio percorso di guarigione continua ad essere il fatto di capire che gran parte della mia paura deriva dal mio egoismo. La maggior parte delle cose che temo implica la perdita delle persone che amo o delle cose della mia vita che la rendono confortevole. Sono concentrato su me stesso e voglio che le cose vadano a modo mio. Quando qualsiasi cosa disturba questo fatto, mi inquieto. Sto arrivando a un punto in cui riesco a dire “Sia fatta non la mia, ma la tua volontà” e confido che Dio sappia ciò che è meglio per me.

Nota: Molte persone soffrono di una forma grave di ansia che richiede un aiuto medico. Se le vostre paure vi impediscono di svolgere i compiti quotidiani e di godervi la vita, cercate assistenza medica oltre alla preghiera.

Bonus: Le mie 5 canzoni preferite quando sono spaventata:
Oceans (Where Feet May Fail)You Make Me BraveSinking DeepYou Never Let Go e Saints and Sinners.

Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! – Santa Teresa d’Avila

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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