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Come far sì che l’amore sia qualcosa di più di una favola

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Samuel Hearn-cc

LaFamilia.info - pubblicato il 04/06/15

Perché dobbiamo sforzarci di mantenere vivo quel racconto meraviglioso

Nei racconti di principesse e castelli incantati c'è la chiave della felicità. Anche se molte persone pensano il contrario, i principi e le principesse esistono. Non sono quegli esseri perfetti senza alcun difetto nella vita o senza alcuna situazione da migliorare, ma quelli che portano sogni e illusioni nella nostra vita.

Sono veri la storia delle farfalle nello stomaco, il fatto di sognare ad occhi aperti e di sentire che quella persona che si è conosciuta è l'essere più meraviglioso che sia mai esistito, l'altra metà della mela.

Va sottolineato che quel racconto magico e meraviglioso dal quale non vogliamo risvegliarci rimarrà latente se non ci sforziamo di mantenerlo vivo, se non lottiamo giorno dopo giorno perché la fiamma dell'amore resti accesa anche se a volte perde un po' di intensità perché si attraversano situazioni difficili comuni quando due persone, un uomo e una donna, si uniscono in un amore puro e sincero.

Quell'incontro meraviglioso – che inizia nel momento in cui i due si conoscono, quando c'è una chimica, la voglia di continuare a conoscersi, le parole non si esauriscono, gli sguardi esprimono amore vero e, cosa più importante, c'è una complementarietà – è l'inizio di una vita trascendente, nella quale l'uno è per l'altra, e le basi del rapporto sono e saranno sempre la sincerità e il rispetto reciproco.

Un rapporto cresce e si rafforza quando si basa su valori, quando cerca il bene dell'altro senza aspettarsi di ricevere nulla in cambio.

Sorprendi il tuo partner con una cena romantica, dei fiori, dei cioccolatini; fagli sentire che è speciale, che è un essere unico, al quale dobbiamo un sorriso che si disegna sulle labbra quando si avvicina il momento in cui ci si incontra di nuovo.

Potremmo chiamarlo anche l'altra metà della mela, quello che ci piace associare con quella persona che è il nostro complemento. Ci siamo incontrati per fare cose grandi.

Pensiamo che insieme possiamo raggiungere la pienezza dei sogni, fino a condividere tutti gli spazi della nostra vita, i desideri e le speranze, perché da quell'incontro non può nascere altro che l'idea di essere felici.

Questa felicità tanto desiderata, però, si costruisce a due, non in un mondo perfetto, ma nella realtà della vita quotidiana, tra problemi, affanni, lunghi orari lavorativi, stress e tutto ciò che può venir fuori.

Accettarci e accettare senza pretendere di cambiare il nostro partner è uno degli elementi chiave per costruire un'unione solida. L'amore è così grande che amiamo malgrado le cose che dobbiamo migliorare perché siamo esseri perfettibili, che diventano più persone nella misura in cui lavorano per migliorare.

Parlando di accettazione mi riferisco al fatto che a volte pretendiamo di cambiare assolutamente “tutto” del nostro partner: il suo modo di parlare, di vestire, di pensare… E lasciamo da parte la sua essenza, il suo modo di essere, di pensare e di sentire.

Non si tratta di accettare la mancanza di rispetto o le situazioni che vanno contro la dignità della persona, ma di tollerare opinioni, pensieri e spesso culture e abitudini diverse.

A volte ci lasciamo trascinare dai prototipi che ci vengono presentati nelle telenovele di moda, sulle passerelle, sulle riviste di grido. Siamo molto esigenti con gli altri e poco con noi stessi.

Esercitiamo grande pressione su ciò che si presenta intorno a noi e desideriamo troppa perfezione, difficilissima da trovare perché solo Dio è perfetto.

Esiste l'amore vero, quella persona che dà tutto per noi, si sacrifica e pensa al bene di ciascuno, che lavora per il benessere della famiglia. Bisogna riconoscerlo e sottolinearlo in quell'essere amato che fa parte della nostra realtà. Solo così si costruirà un castello magico la cui base saranno il rispetto, l'impegno, l'amicizia e l'unione per tutta la vita.

Se, però, questo castello viene costruito su aspetti banali, non sarà duraturo, si potrà abbattere facilmente con tutti gli esseri che vi si sono legati, soprattutto i figli, che costituiscono un aspetto fondamentale dell'amore vero tra papà e mamma. I figli soffrono perché oltre a osservare discussioni, disaccordi, indifferenze e non di rado violenza, vivono il conflitto in modo così profondo da sentirsene direttamente interessati.

Il ruolo di mamma e papà è poi la base e l'esempio della costruzione del loro racconto di principi e principesse, di amore, unione, sforzo e sacrificio. Che idee si formeranno quando saranno adulti? Cosa vorranno per la loro vita di coppia? Cosa imiteranno nei loro rapporti interpersonali?

Ciascuno vive la propria storia d'amore. È assai raccomandabile ricordarla di tanto in tanto. Sicuramente la prima sensazione che credevamo perduta si riaffaccerà nella nostra vita.

Iniziare a ripercorrere gli aspetti positivi è una cosa preziosa, perché a volte con il passare degli anni si ricordano solo le difficoltà e gli errori commessi e non le cose giuste, e alla fine si accumulano risentimenti, nostalgie, tristezze, che erodono la nostra anima e ci impediscono di vivere con la piena convinzione di raggiungere la felicità.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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