E' vero che è così isolato all'interno della Curia romana?
Ma papa Francesco è realmente isolato? Ed è vero che molti nella Curia romana non condividono il suo programma di riforme? E che il fronte dell’opposizione, dal Vaticano, si sta allargando anche a diversi episcopati?
Sono passati più di due anni dalla elezione pontificia di Jorge Maria Bergoglio, e non tende ad attenuarsi il consenso popolare attorno al nuovo Papa. Un consenso mai registrato prima, almeno nei tempi moderni, con queste dimensioni e in maniera così trasversale, perché non si tratta solo di credenti ma anche di laici, e perfino di agnostici. In questo momento, Francesco è ilpersonaggio più conosciuto nel mondo, e probabilmente anche il più amato. E’ il leader, anzi l’unico leader, che per la sua autorità morale, per la sua credibilità, riesce a farsi ascoltare nei consessi internazionali, nelle situazioni di crisi.
Eppure, periodicamente, rispuntano fuori gli stessi interrogativi, gli stessi dubbi, sull’isolamento del Papa, sull’ostilità di certi settori ecclesiastici nei suoi confronti. E ad alimentare interrogativi e dubbi, oltre che i media, sono spesso – e in contraddizione tra di loro – anche persone vicine al Papa.
Ad esempio, uno degli uomini che conosce meglio Bergoglio, mons. Victor Manuel Fernandez, rettore della Universitad Catolica Argentina, se ne è uscito così: “I suoi oppositori sono più deboli di quanto non credano. La Curia vaticana non è una struttura essenziale. Il Papa potrebbe pure andare ad abitare fuori Roma, avere un dicastero a Roma e un altro a Bogotà…”. Invece, il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, ha smentitoseccamente una “lotta” tra Francesco e la Curia. “Il Papa non è assolutamente isolato, al contrario la Chiesa, tutta la Chiesa, gli vuole bene e lo segue con fede”.
E intanto, chiaramente ispirato da “gole profonde” (e interessate) del mondo vaticano, il “Corriere della Sera” ha dato addirittura delle percentuali circa l’entità del consenso-dissenso in Curia: sarebbero il 20 per cento i sostenitori; il 70 per cento lamaggioranza “silenziosa e indifferente”, che attende solo un altro Pontefice; e, il 10 per cento, lo zoccolo duro degli ”avversari”.