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Una mano ai bambini di Tondo

A scavenger spends his christmas eve on street of Manila looking for plastic bottles that he can sell to junkshops. – it

AFP PHOTO / NOEL CELIS

A scavenger spends his christmas eve on street of Manila on December 24, 2014 looking for plastic bottles that he can sell to junkshops. The Philippines is the largest Christian country in Asia and has one of the longest Christmas seasons in the world, lasting from December 16 to January 6. AFP PHOTO / NOEL CELIS

Aleteia - pubblicato il 19/05/15

La solidarietà bresciana a disposizione dei poveri di Manila. Parla il missionario canossiano padre Gentilin

“Una mano per i bambini” è un’organizzazione non profit, costituita a Brescia a luglio 2006. Inizialmente attiva solo nelle Filippine, l’organizzazione si è poi espansa anche ad altri Paesi asiatici (Myanmar e Cambogia) e in Africa (Uganda), con progetti di scolarizzazione e sanità per i bambini più poveri e disagiati. Grazie anche all'incontro con Padre Giovanni Gentilin, missionario canossiano di Verona, che da 20 anni presiede una delle comunità più povere al mondo, Tondo.

Come scriveva Beppe Severgnini sul Corriere della Sera il 22 dicembre 2005, “l’orgoglio bresciano non poteva restare indifferente davanti alla sfida delle “colline del disonore” (…)”. Le colline del disonore sono le Montagne fumanti, la Smokey Mountains, “montagne di spazzatura a vista d’occhio e 2000 famiglie che, per sopravvivere, ci rovistano in mezzo” a proposito di questa iniziativa.

In questi anni, gli adottanti italiani, attraverso le organizzazioni già presenti, hanno aiutato 1.800 bambini a studiare. Il Gruppo Brescia, grazie ad un numero sempre maggiore di adottanti e benefattori, si è di costituito autonomamente nelle nostra città, dando vita ad "UNA MANO PER I BAMBINI ONLUS". L’Associazione si occupa prevalentemente di adozioni a distanza e programmi a favore dell’infanzia.

Ora a Tondo-Manila è stata fondata la Scuola della Gioia nelle vicinanze della Smokey Mountain, la più grande discarica a cielo aperto composta da oltre due milioni di tonnellate di rifiuti. Si stima che circa 30.000 persone abitano nei pressi del sito e vivono di raccolta attraverso la spazzatura. Nel 2008, Padre Giovanni Gentilin racconta che: “I più piccini, che vedo aggirarsi tra la spazzatura, nudi e malati.”. Il sacerdote desidera una scuola speciale, che aiuti i suoi piccoli a ritrovare l’infanzia. Un posto dove giocare, studiare, mangiare ed essere curati. Nasce così il nostro piccolo asilo: la Scuola della Gioia, che ricade sotto il patrocinio della Fondazione Canossa. La struttura è frequentata attualmente da circa 60 bambini in età dai 4/5 anni. La durata è biennale e durante il suo corso i bambini devono imparare i rudimenti della lingua inglese, che è la lingua ufficiale in Filippine. La Scuola è costituita da due enormi container/casetta e da una casetta in muratura che funge da cucina e mensa. E’ dotata di servizi igienici, cortile con i giochi e ospita l’unico giardinetto di tutta la baraccopoli.

Nato ad Arzignano( Vicenza ) il 30 Novembre 1942, padre Giovanni Gentilin è missionario dal1987 e da 28 anni vive nelle Filippine, oltre 21 dei quali a Tondo-Manila.
Cosa è cambiato da quando è arrivato a Tondo?

Gentilin: Da quando sono arrivato in questo luogo, la miseria e la povertà di allora non sono cambiate più di tanto. E‘ cambiata la mia vita, senz’altro sia sotto l’aspetto umano, cristiano e di prete. Inoltre m’ha fatto capire il valore della vita, della solidarietà, della collaborazione, soprattutto con i giovani. Dico giovani, perché la vita media si aggira sui 40-45 anni, per cui non esistono case di riposo. Gli anziani (pochi) sono molto rispettati ed ascoltati in casa. Mi ha fatto capire l’importanza della tolleranza, della pazienza, del creare tante possibilità per il riscatto, per uscire dal tunnel dell’ignoranza.

Ci racconti qualcosa di Tondo?
Gentilin: Tondo, e’ una città che forma con altre 13 municipalità, Manila. Ha un milione di abitanti. E’ stata fondata dagli Spagnoli che hanno colonizzato le Filippine. Tuttavia quando si parla di Tondo, si parla del territorio dove ho speso un lungo periodo della mia vita. Una località, secondo i Filippini e non solo, famigerata, dove regnano la violenza, la malavita, la prostituzione, la droga, tutto il male che possa esistere a questo mondo. Per carattere sono ottimista, ma realista. Si, esiste violenza, malavita, elementi però che provengono dalla miseria, come ho detto. Tuttavia, come in ogni parte del mondo ci sono buoni e meno buoni, lo stesso e’ a Tondo. Sono sicuro che, su 100.000 anime della nostra missione, lungo il grande porto di Manila, siano più i buoni. Ma come sia, il male fa sempre più colpo e da l’impressione che sovrasti il bene.

La collina dei rifiuti!… o meglio la “ smokey mountain”
Gentilin: Quando sono arrivato a Tondo il 19 Dicembre 1989, esisteva come una vera grande collina, sopra la quale abitavano ben 10.000 persone, tutte poverissime. Collina formatasi nel susseguirsi degli anni dal trasporto dell’immondizia dalla grande Manila. Tanti quanti anni fa, l’allora presidente delle Filippine Fidel Ramos, anche sotto la pressione di alcuni governi esteri, l’ha fatta chiudere, in modo tragico, che, per farla sgomberare, e’ stata usata la forza da parte dell’esercito. Però dopo pochi anni dalla chiusura, e’ crollata un’altra montagna (Pajatas) dei rifiuti alla parte opposta lontana da Tondo, che un brutto giorno e’,una gran parte crollata, una provocando ben 250 morti, tanti bambini, soffocati dall’immondizia. Così si e’ cominciato a riportare l’immondizia da Manila a Tondo, questa volta vicino al mare, a 400 metri dalla chiesa parrocchiale. Nel frattempo e’ iniziato pure ad aumentare il numero di decessi, a causa dell’inquinamento prodotto dall’esalazione dei gas provenienti sempre dall’immondizia, dall’acqua inquinata delle condutture comunali. Decessi per la presenza di malattie: tubercolosi, asma, malattie dei reni, meningite, mancanza di cibo con varie conseguenze negative , malattie della pelle, ecc. Nelle Filippine, ancora oggi il 21 % dei bambini sotto i 5 anni, non riescono a sopravvivere.

Nessuno fa niente?
Gentilin: Beh, da parte dei governanti, dei politici, non c’è nessun supporto. Da tenere presente che per i poveri non c’è nessuna agevolazione sanitaria. I medicinali sono costosissimi. Se qualcuno viene portato all’ospedale, la prima cosa che si chiede: “Chi paga?”…” Non ho i soldi!” “Ok… vattene a casa…”.

Allora, chi fa qualcosa?
Gentilin: … Benefattori, amici, estimatori, gente generosa e sensibile dalla nostra Italia. Per esempio: l’ Onlus “ Una mano per I bambini” di Brescia, i cui responsabili sono il sig. Giampiero Gastaldi, la moglie Alma, sua figlia Melania, ed altri collaboratori di questa Onlus. Essi sostengono due progetti soprattutto per i bambini della Scuola della Gioia, e l’annessa clinica esclusivamente per tutti i bambini del quartiere sempre di Tondo. La Scuola della Gioia, è sorta 6 anni fa in un terreno a ridosso della discarica dei rifiuti. Nell’inventiva del sig. Giampiero, e’ stata costituita in due container , con aria condizionata, perché il caldo tropicale al 100% di umidità, frenerebbe la voglia di apprendere. Quest’anno scolastico sono 60 bambini d’età di asilo, i quali dopo due anni passano alla scuola elementare. Quasi ogni bambino ha un suo “sponsor”, meglio “ adottante” negli studi. Con la crisi economica mondiale, i paesi poveri ne risentono di più. Infatti sono calate pure le adesioni nel progetto “Adozioni a lunga distanza – Una mano aiuta l’altra”, ma con l’ottima organizzazione del gruppo di Brescia, con annessi sacrifici, si riesce a farli studiare tutti. Poi, come accennato, da pochi mesi, adiacente la Scuola della Gioia, si è costruita una piccola Clinica-Dispensario, molto ordinata, pulita, con alcuni letti di emergenza. C’e’ un amministratore, una signorina di 50 anni molto esperta ed oculata nel maneggiare i soldi, vi è una infermiera professionale, un medico quando e’ necessario.

Quanti soldi servono per mandare avanti questi progetti?
Gentilin: Sì ne servono sempre, soprattutto per i medicinali, le vitamine, per il cibo del centro nutrizionale di 6 bambini della Scuola della Gioia. Da notare che quelli che arrivano regolarmente sono amministrati nella più assoluta serietà e trasparenza. Infatti sono 3 anni che c’è l’ispezione del governo. Tre anni che è stata data l’approvazione al 100% con lode per la suddetta trasparenza.

Quanti bambini si potrebbero salvare ?
Gentilin: Tanti e ciò dipende dai supporti che arrivano dall’Italia.

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