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La Madonna non si ripete: 11 grandi apparizioni

juan diego – it

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Religión en Libertad - pubblicato il 08/05/15

Ciascuna è unica per un motivo diverso

“Quando comparirete davanti a vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto inginocchiato, accando a Bernadette, nella grotta nella quale sorridevate”. Con questa frase di Jean-Baptiste Estrade, Manuel Díez Quintanilla, presidente di Radio Maria Spagna, ha concluso questo martedì la conferenza che ha pronunciato a Madrid sulla “Storia delle apparizioni della Vergine Maria”.

Estrade era esattore di Lourdes quando avvennero le apparizioni, assistette al primo interrogatorio di Santa Bernadette ed era insieme a lei in una delle occasioni nelle quali vide la Signora, notando la trasformazione del suo volto e diventando da quel momento uno dei grandi testimoni e apostoli di quanto accaduto nella grotta di Massabielle.

Sentendosi avvicinare la morte, nel 1909, dopo mezzo secolo in cui aveva diffuso in tutto il mondo il messaggio di Lourdes, Estrade si rivolse così alla Madre di Dio: “I miei capelli si sono imbiancati e sono vicino alla morte. Non sono capace di guardare indietro, i miei peccati, ho bisogno di rifugiarmi sotto il vostro manto di misericordia. Quando comparirete davanti a vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto inginocchiato, accando a Bernadette, nella grotta nella quale sorridevate”.

All'inizio della conferenza, Luis Cort Lagos, presidente della Fondazione Cari Filii che organizzava l'atto, ha ricordato che la Fondazione “è nata per avvicinare le persone a due luoghi, la Terra Santa e Medjugorje, che in base alla mia esperienza trasformano”. Per questo sono stati istituiti i premi Cari Filii, che verranno consegnati questo mese.

Criteri di discernimento

La conferenza riguardava undici apparizioni mariane che riuniscono quattro requisiti fondamentali: riconoscimento del vescovo diocesano, autorizzazione del culto sul luogo delle apparizioni, visita papale e liturgia propria.

Díez Quintanilla ha anche ricordato che i criteri fondamentali della Chiesa al momento di discernere le apparizioni autentiche costituiscono un pugno di “regole d'oro”: “i messaggi non possono contraddire la Rivelazione pubblica, ciò che si ufficializza non sono i messaggi ma il culto, la finalità principale dell'apparizione è la santificazione del veggente e ciò che si esamina a fondo sono i contenuti e i frutti”.

Pazienza, la Chiesa ha altri tempi…

Ha quindi aggiunto che i fedeli laici devono applicare queste quattro regole anche prima che la Chiesa si pronunci, il che può richiedere anni. A questo proposito, ha citato il caso estremo delle apparizioni di Laus (Francia), che hanno avuto luogo nel 1664 e non son state riconosciute fino al 2008.

Anche riguardo alle apparizioni accettate dalla gerarchia ecclesiastica, resta la libertà del fedele: “Si può perfettamente essere cristiani senza crederci. È una cosa molto diversa dalla Rivelazione pubblica, perché se non si crede in essa non si può essere cristiani. Le rivelazioni private non sono di fede, ma una via per la nostra salvezza, un aiuto per portarci in cielo”.

Ricordando le difficoltà che ebbero inizialmente l'indio Juan Diego o i pastorelli di Fatima o la stessa Bernadette, ha invitato a pregare “per le persone che devono affrontare il discernimento di questi casi”, in particolare i vescovi locali, che sono coloro che prendono la prima decisione vincolante, una di queste tre: “consta la soprannaturalità, non consta la soprannaturalità, consta la non soprannaturalità”.

Ad esempio, nel caso di Fatima, il vescovo di Leiria José Alves Correia da Silva arrivò a spiare Lucia e sua madre, e solo quando le vide piangere lamentandosi per i problemi personali che l'apparizione aveva provocato loro (come rinunciare al loro terreno più fertile, la Cova da Iria, presa d'assalto dai pellegrini) e rallegrandosi tuttavia del bene che avrebbero fatto alle anime i messaggi della Vergine si convinse che si trattava di un intervento celeste.

Undici apparizioni, undici eccezionalità

Díez Quintanilla ha poi compiuto un breve excursus per far conoscere le 11 apparizioni che rispondono ai criteri segnalati e sono anche strettamente legate a un luogo. Ciò spiega il lungo salto temporale tra la prima (40 d.C.) e la seconda (1531): non è che tra le due la Vergine non sia mai apparsa a nessuno, ma non c'era un rapporto intrinseco veggente-luogo-messaggio come in questi undici casi. Ad esempio, ha citato le apparizioni ricevute da San Simone Stock o da San Domenico Guzmán, sigillate nel messaggio (rispettivamente lo scapolare e il rosario), mentre il luogo è quasi irrilevante.

Dall'esposizione di questi undici fatti si deduce che ciascuno di loro spicca per una circostanza eccezionale o unica.

1. El Pilar di Saragozza (40 dC). Non si tratta solo di un'apparizione, ma di una bilocazione, perché la Santissima Vergine era in vita quando esortò l'apostolo Giacomo a evangelizzare la Spagna.

2. Guadalupe (1531). Esiste una prova fisica dell'apparizione: la tilma sulla quale rimase impressa l'immagine di Maria. Díez Quintanilla ha ricordato le peculiarità di quell'immagine, che non è dipinta (“il colore, per così dire, fluttua su di lei”), e ha ricordato ciò che gli hanno trasmesso alcuni testimoni circa l'“esperienza indimenticabile” che rappresenta il fatto di vederla da vicino.

3. La Miracolosa (1830). La veggente, Santa Caterina Labouré, toccò la Vergine, appoggiandosi sulle sue ginocchia. Quando il suo corpo venne riesumato, erano incorrotti solo gli occhi (che avevano visto la Madre di Dio) e le mani (che l'avevano toccata).

4. La Salette (1846). Anche se l'apparizione è approvata, non è stato approvato il cosiddetto “segreto”, rivelato da uno dei due veggenti nel 1858 e di carattere apocalittico.

5. Lourdes (1858). La veggente, Bernadette, subì un'autentica persecuzione politica, inclusi maltrattamenti da parte della polizia, che si unì al dolore per l'iniziale incredulità del suo parroco.

6. Pontmain (1870). L'apparizione è stata collettiva fin dal primo momento. Ha avuto luogo un'unica volta, per tre ore, davanti al veggente e a una cinquantina di persone, e la preghiera ha subito dato frutto, perché pochi giorni dopo l'esercito prussiano abbandonò la zona.

7. Pellevoisin (1876). La veggente venne curata. Era gravemente malata e la Vergine operò la guarigione, che venne dichiarata miracolosa nel 1983.

8. Knock (1879). È il grande santuario mariano dell'Irlanda. Ci sono stati quindici veggenti e le guarigioni si sono moltiplicate, ma non c'è messaggio. La visione non ha consistito in parole, ma in gesti di meditazione delle Sacre Scritture, riconciliazione con Dio e benedizione dei malati.

9. Fátima (1917). La Vergine annunciò a due dei veggenti, i fratelli Francisco e Jacinta, cugini di Lucia, che sarebbero morti prematuramente. Francisco morì nel 1919 a quasi 11 anni, Jacinta nel 1920 a quasi 10.

10. Beauraing (1932). È stata la prima volta in cui i veggenti, cinque bambini, sono stati sottoposti a studi fisiologici e psicologici nel momento stesso della visione.

11. Banneux (1933). Spicca per l'irreligiosità della famiglia della veggente, Mariette Beco, che a differenza di altri protagonisti di apparizioni era cresciuta in un contesto molto secolarizzato. Suo padre, però, si convertì quando comprese la soprannaturalità di ciò che stava vivendo la figlia.

Ai partecipanti alla conferenza è risultata chiara la straordinaria ricchezza di circostanze nelle quali è apparsa la Vergine Maria. Ciò che è sempre identico è la finalità, ha osservato Díez Quintanilla: "Aiutarci ad arrivare in cielo perché un giorno possiamo contemplarla faccia a faccia".

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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