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Come nasce la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni?

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Virginia CASTRO/CIRIC

Vocación y Actualidad - pubblicato il 28/04/15

Un'idea meravigliosa per pregare per le vocazioni in tutto il mondo

La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni si celebra la IV Domenica di Pasqua, nota come “Domenica del Buon Pastore”, visto che la liturgia commemora quel giorno con il capitolo 10, 11-18 del Vangelo di Giovanni.

Nei giorni vicini alla celebrazione della Giornata, il papa diffonde un messaggio sul tema. Quello di quest'anno si intitola “L'esodo, esperienza fondamentale della vocazione”.

Come nasce la splendida idea di realizzare la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (GMPV)?

Tutto inizia con il mandato di Gesù: “Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!” (Mt 9,38; Lc 10,2). Ecco due sacerdoti che hanno incarnato il mandato e un papa che lo ha istituito.

In Francia spicca la figura di Annibale Maria di Francia, fondatore dei Rogazionisti, in Spagna quella di Manuel Domingo y Sol, fondatore della Fraternità dei Sacerdoti Operai Diocesani. San Giovanni Paolo II ha lodato il primo come un “autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale”, mentre ha concesso al secondo il titolo di “santo apostolo delle vocazioni”.

Sotto l'impulso dei papi e lo zelo peculiare degli “apostoli delle vocazioni”, nella Chiesa sono nate varie attività e iniziative che hanno avuto come fine ultimo quello di pregare in comunità per le vocazioni.

Nel 1951 la rivista Rogate Ergo insistette sulla creazione di una “Giornata per le Vocazioni”, e un anno dopo lo stesso suggerimento venne espresso dalla rivista Ecclesia da parte di Jorge Sans Vila.

Dieci anni dopo, papa Giovanni XXIII, spinto dalle diverse iniziative particolari e dalle due richieste delle riviste, istituì per l'Italia la “Giornata nazionale per le vocazioni ecclesiastiche”.

Il 23 gennaio 1964 papa Paolo VI istituì ufficialmente la GMPV.

Precedenti della GMPV

All'istituzione della GMPV si è arrivati dopo una serie di documenti, organici, opere, attività e iniziative a livello locale, diocesano, regionale, nazionale e infine universale. Si è trattato di un cammino progressivo per estensione e intensità.

Sappiamo che Annibale Maria di Francia è stato il primo a dare all'invito di Cristo “Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!” (Mt 9,38; Lc 10,2) tanta importanza da trasformarlo nel carisma del suo istituto religioso, quello dei Rogazionisti.

Il sacerdote stesso affermò che la sua istituzione evangelica del Rogate risaliva al 1868, e da allora fu un diffusore instancabile del mandato di Gesù. Per questo, elevandolo agli onori degli altari (7 ottobre 1990), Giovanni Paolo II disse che era un “autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale”.

L'insistenza del fondatore delle Figlie del Divino Zelo e dei Rogazionisti sulla necessità di pregare per le vocazioni divenne una pressione filiale nei confronti dei papi perché prendessero una serie di iniziative tra le quali si può annoverare anche la GMPV.

Nel XX secolo in Francia, Spagna e Italia erano diffuse giornate di preghiera per le vocazioni a livello locale e diocesano. Pio X nell'enciclica Haerent animo (4.8.1908) e Pio XI nella lettera apostolica Officiorum omnium (1.8.1922), nella letteraGratissimum nobis (20.2.1927), in un messaggio al cardinal vicario di Roma Basilio Pompili (8.6.1927) e nell'enciclicaCatholici sacerdotii (20.12.1935) insistevano sulla necessità di pregare per le vocazioni.

Quando Pio XII istituì con il motu proprio Cum nobis (4.11.1941) l'Opera pontificia per le vocazioni sacerdotali, le raccomandò di incaricarsi di promuovere la preghiera per le vocazioni.

Nell'enciclica Menti nostrae (23.9.1950) si tornava a insistere sul tema, che venne trattato ancora una volta nell'enciclicaSacerdoti nostri primordia (1.8.1959) di Giovanni XXIII, che nel 1961 istituì per l'Italia la “Giornata nazionale per le vocazioni ecclesiastiche”.

Alla vigilia del Concilio Vaticano II, parlando ai partecipanti al Congresso internazionale per le vocazioni (26.5.1961), Giovanni XXIII insisteva in modo speciale sulla necessità di pregare per le vocazioni.

Nella lettera apostolica Summi Dei Verbum (4.11.1963), Paolo VI affermava che il primo dovere di tutti i cristiani nei confronti delle vocazioni sacerdotali era quello della preghiera, secondo il progetto del Signore: “Messis quidem multa…”.

Il tema per la preghiera per le vocazioni era tratto dal contesto dei documenti del Vaticano II, soprattutto dal decreto OT 2, che insisteva sulla necessità della instans rogatio per le vocazioni. Sono importanti anche altri testi: CD 15; PO 11; AG 29, 36, 38, 39, 40; LG 4, 12, 20, PC 1.

L'azione dei papi è stata spesso preparata e poi sostenuta con zelo da apostoli della preghiera per le vocazioni.

Accanto ad Annibale Maria di Francia, ricordiamo Giustino Russolillo (1891-1955), Giacomo Alberione (1884-1971) e in Spagna il beato Manuel Domingo y Sol (1836-1909), fondatore della Fraternità dei Sacerdoti Operai Diocesani a partire dal testo del “rogate… ut mittat operarios in messem suam”.

Nel 1951 la rivista Rogate Ergo (n. 12, p. 16) chiedeva la creazione di una “Giornata per le vocazioni”, e in Spagna lo stesso suggerimento partiva nel 1952 dalla rivista Ecclesia da parte di Jorge Sans Vila.

Paolo VI e l'istituzione della GMPV

Paolo VI comunicò l'istituzione della GMPV ai responsabili dei dicasteri della Curia romana il 23 gennaio 1964. La giornata venne fissata per il 12 aprile1964.

La Sacra Congregazione per i seminari e le università di studi aveva chiesto al papa l'istituzione di una “Giornata mondiale per le vocazioni”. Paolo VI cambiò personalmente la denominazione e volle che si chiamasse “Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni”.

Dei messaggi annuali per la GMPV, il primo fu uno dei più brevi e terminava con una preghiera fatta propria da una serie di persone e di comunità di tutto il mondo.

L'iniziativa pontificia mise immediatamente in moto una serie di organismi capaci di coinvolgere tutta la comunità ecclesiale. Al magistero del papa si unì quello di molti vescovi che dedicarono al tema lettere pastorali.

I segretariati o centri diocesani dell'opera delle vocazioni animarono la giornata avvalendosi degli organi di informazione.

Non si può escludere che negli anni immediatamente successivi all'istituzione della GMPV abbiano contribuito a promuovere iniziative di preghiera e celebrazione adeguata della Giornata sia il progresso della pastorale delle vocazioni che la crisi già evidente delle vocazioni sacerdotali e religiose in tutta la Chiesa.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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