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Maki e la sua allegra lotta contro una malattia cerebrale

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Religión en Libertad - pubblicato il 27/04/15

Macarena contagia tutti con la sua fede e la sua voglia di vivere
Macarena Márquez, "Maki", è una bambina spagnola che lotta da anni contro una grave malattia che attacca il cervello, l'encefalite di Rasmussen.
La sua famiglia ha testimoniato la sua allegria, pazienza, fede e speranza, provate dai duri interventi chirurgici che possono durare anche 12 ore e comportano seri rischi e conseguenze con crisi, attacchi epilettici e altri momenti difficili.

La bambina ha affrontato tutto con buonumore e sostenuta da un'ondata di preghiera di molte persone che hanno seguito la sua vicenda attraverso il libro Maki, la sonrisa de un ángel, (Maki, il sorriso di un angelo), scritto dalla madre, Carmina Coloma Miró, e attraverso un account Twitter (https://twitter.com/pormacarena) che parla dei suoi progressi, che a volte stupiscono i medici, ad esempio riuscire a tornare a camminare. L'account di Twitter è un alimento spirituale che spinge molte persone a pregare.

Ora la famiglia ha pubblicato un emozionante video di 9 minuti in cui descrive la vita a un tempo piccola e grande che Maki deve vivere. Sono storie che offrono un tocco di speranza e di gioia di fronte alle avversità, una speranza che nasce dal sorriso della bambina.

Un esempio di ciò che vivono coloro che accompagnano Maki è descritto dalla zia Null García nel suo blog personale:

“Quando tutti noi che eravamo intorno a lei avevamo un nodo alla gola perché stava avendo una grossa crisi, lei teneva duro, e quando finiva si metteva a ballare. Non ha versato neanche una lacrima, mentre tutti noi piangevamo come bambini (beh, non tutti i bambini).

Quando stava un po' meglio (anche se camminava male ed era tutta una medicazione), voleva giocare a nascondino, correre nel giardino dell'ospedale e fare scherzi senza sosta.

Nell'ultima fase della malattia le crisi sono state continue, ma anche se le tremava costantemente la guancia ti prendeva la faccia e ti dava mille baci.

Ieri siamo andati a trovarla per l'ultima volta prima dell'operazione, e mentre io ero nervosissima per l'esito, lei scherzava dicendo che faceva che mi toglieva il naso e lo mangiava. Poi me lo restituiva… Oggi è entrata in sala operatoria abbracciata al suo orsetto Lulù con il sorriso sul volto. Era contenta perché l'avrebbero curata”.

Nel libro spicca una scena in particolare. La mamma ha scritto: “Un giorno a Messa, quando è arrivato il momento della consacrazione, Maki seguiva qualcosa con lo sguardo fisso da una parte all'altra, come se vedesse qualcosa sull'altare, e ha iniziato a dire: 'Ti voglio bene! Ti voglio bene! Ti voglio bene!'. Le ho chiesto: 'Cosa vedi, tesoro?', e Maki ha risposto con la massima naturalezza 'Gesù, mammina!'”

Il libro può essere acquistato qui: il ricavato viene interamente devoluto all'Ospedale La Paz per acquistare mezzi audiovisivi per i bambini malati.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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