Smentendo le argomentazioni della lobby abortistaIl 23 marzo 2014 è nata la figlia di Sonia e Rony Morales. Hanno deciso di farla nascere pur avendo dovuto affrontare molte pressioni per abortirla. Cinque mesi prima della nascita, la coppia ha saputo che la figlia aveva difetti congeniti ritenuti letali. Secondo i medici, l'opzione migliore era porre fine alla vita della bambina attraverso l'aborto.
Angela, come ha reso noto Life News nel settembre 2014, era affetta da anencefalia, una delle anomalie del tubo neurale più comuni. Si tratta di difetti congeniti che interessano il tessuto che cresce nel cervello e il midollo spinale. L'anencefalia si verifica all'inizio dello sviluppo di un feto e si presenta quando la porzione superiore del tubo neurale non riesce a chiudersi.
Non si sa perché si verifichi. Le possibili cause includono tossine ambientali e bassa ingestione di acido folico da parte della madre durante la gravidanza. L'anencefalia si presenta in circa 1 caso ogni 10.000 nascite.
I pochi bambini affetti da anencefalia che al mondo sfuggono all'aborto in genere non vivono molto tempo, ma non è sempre così.
Quando Sonia ha saputo la problematica della bambina, ha dovuto sopportare il proprio dolore ma anche difendere la vita di sua figlia. “Ci hanno detto che aveva difetti congeniti letali incompatibili con la vita, visto che i bambini con il suo problema a volte nascono morti o muoiono poco dopo. Non le davano alcuna opportunità! Abbiamo fatto tre ecografie che hanno confermato la diagnosi. È stata usata la parola 'terminare', ma per noi era aborto e significava uccidere nostra figlia”.
La coppia ha rifiutato e ha deciso di chiamare la figlia Angela perché significa messaggera di Dio. “Sarebbe stato il nostro angelo”, ha detto Sonia, “la nostra Angela. Pensavamo che sarebbe andata in cielo subito dopo la nascita”.
“Dio aveva altri progetti”
La bambina, però, è rimasta con la sua famiglia, e contro ogni previsione il 23 marzo scorso ha compiuto un anno. La mamma ha condiviso sulla rivista People la propria gioia: “Ogni giorno è un vero regalo. Sa quanto è amata”.
Pur pesando solo 7,3 grammi, la piccola mostra progressi costanti. Riesce ad alzare la testa e riconosce la voce della madre, del padre, della sorella e dei nonni. “Quando pronuncio il suo nome sgambetta e sorride”, ha raccontato Sonia.
Anche la sorella maggiore Elizabeth, di sei anni, è intervenuta nel dialogo e ha raccontato che cambia i pannolini alla sorellina. “So che non potrà mai camminare”, ha affermato, “ma la aiuterò a provare”.
Anche se i Morales non sanno se Angela potrà mai parlare né se arriverà al secondo compleanno, si sforzano per assicurarsi che viva ogni giorno amata e con dignità. “L'handicap non allontana le persone dalla vita”, ha detto Sonia. “La portiamo a toccare la neve, gli alberi, i fiori, perché senta quanto è bello, perché non vede”.
Questa famiglia del Rhode Island (Stati Uniti) ringrazia per la vita inaspettata della bambina affetta da anencefalia perché ha portato un'evoluzione positiva nella sua vita.
“Angela ci ha resi persone migliori. Si potrebbe pensare che sia incapace di contribuire alla società, ma la verità è che ci sta insegnando ad essere più misericordiosi e amorevoli”, ha concluso la mamma. “Eravamo preparati al peggio, ma Dio aveva altri progetti”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]