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Sapevi che Borges era innamorato dell’opera di Chesterton?

borges retrato – it

© Gisela Giardino

Ignacio Pérez Tormo - Aleteia - pubblicato il 01/04/15

Borges è uno degli autori più amati da papa Francesco

Lo scrittore e poeta Jorge Luis Borges si mostrava come un uomo colto, capace di citare teorie scientifiche, autori letterari e date storiche con fluidità. Questa capacità era dovuta al fatto che si interessava ad un ampio ventaglio di temi, e questo interesse ha reso la sua opera assai esaustiva, per i temi che tratta ma soprattutto per il linguaggio utilizzato dallo scrittore argentino, caratterizzato da una grande precisione.

La simbologia di Borges

Come studioso del linguaggio, uno dei suoi interessi è stata la metafora, che permette a chi la usa di descrivere la realtà in progressiva estensione, come le reti si estendono in mare. “Tutte le rose sono nella parola rosa – è un archetipo -, e tutti i mari nella parola mare”, scrisse.

Borges era interessato anche alle Letterature Germaniche Medievali (1966), tra le quali spiccano le saghe, che prefiguravano il romanzo moderno, e alla zoologia fantastica, che descrisse in modo inquietante ne Il libro degli esseri immaginari (1968). in quest'opera si trova una chiara allusione a Chesterton:

Il goofus bird è un uccello che costruisce il suo nido al contrario e vola all'indietro, perché non gli importa dove va, ma dove è stato.

L'ammirazione per lo scrittore inglese fece sì che Borges lo rivendicasse per il suo tempo in occasione delle sue lezioni di letteratura.

Borges recuperò Chesterton da un periodo di oblio.

Si identificò con lui perché entrambi scrivevano storie partendo dai sogni, e perché i sogni di entrambi erano incubi. Ma

La fede che insegna la Chiesa è secondo Chesterton il senso comune, ma Borges finisce per confutare il suo collega perché per lui la fede non è ragionevole, ma contraria a questo senso.

Anche la memoria è una metafora

La memoria è ricordo, ma è anche tempo. Nei suoi racconti fantastici, le azioni avvengono in varie epoche simultaneamente.

Borges era un uomo dalla memoria notevole. La mostrava nelle recite improvvisate di poesia che faceva da giovane. All'epoca subì un grave incidente. Cadde mentre saliva su una scala, battendo la testa. Come conseguenza di quella caduta, iniziò a lavorare febbrilmente e a inclinarsi verso il genere fantastico, ma anche a soffrire di insonnia. A mio avviso, la critica non ha dato sufficiente importanza a questo fatto.

È stato maggiormente sottolineato che papa Francesco ha una predilezione per Borges. La sua prima enciclica, la

E la memoria è essenziale nello scrittore. Per questo non stupisce che il Santo Padre manifesti una predilezione letteraria per Borges.

Nonostante ciò, l'opzione morale dello scrittore non è cristiana, ma questo non è un ostacolo per la Chiesa, che da oltre due millenni non edifica sul terreno cristiano, ma su quello pagano, anche quando lo fa su di noi. E se parliamo di Borges, lo ha fatto recentemente.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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