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Galantino, teoria del gender: “La Chiesa farà la sua parte”

Nunzio Galantino – it

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Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 27/03/15

In conferenza stampa il Segretario Cei torna su unioni civili: “un tentativo di semplificazione”. Papa Francesco al convegno di Firenze e a Prato il 10 novembre

Un problema sulla quale la Chiesa italiana è impegnata da tempo e che va affrontato soprattutto sul piano culturale e della formazione delle coscienze: mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, è tornato con decisione sulla teoria del gender e sul tentativo di “colonizzazione ideologica” che investe il mondo della scuola e le famiglie.

“La prima grande azione di contrasto – ha affermato mons. Galantino nel corso della conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente della Cei che si è tenuta il 27 marzo nella sede di Radio Vaticana – è di natura culturale”. Non è un caso, ha ricordato il segretario della Cei, che chi ha voluto introdurre la teoria del gender “in maniera surrettizia e scorretta in quanto è partito dalla necessità sulla quale siamo tutti d’accordo di contrastare il bullismo per arrivare ad altro”, ha iniziato dalla scuola

L’errore in atto, secondo Galantino, è “voler risolvere con una semplificazione un problema complesso”. “Il gender – si afferma – è un costrutto sociale, non riconducibile alla natura” ma la bipolarità sessuale dei genitori su cui si fonda anche il concetto di famiglia dell’art.29 della Costituzione “non è un discorso da preti”. “Poiché si sta favorendo il pensiero debole – ha insistito Galantino – tutto diventa debole” ed è evidente la “voglia di appiattire tutto partendo non da dati culturali, ma da dati ideologici”.

Il dibattito sulle unioni civili

Lo stesso discorso vale per le unioni civili tra persone dello stesso sesso: proprio ieri la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo base, relatrice Monica Cirinnà (Pd), che verrà sottoposto alla discussione parlamentare. La proposta, ha rilevato Galantino rispondendo alle domande dei giornalisti rischia di introdurre una "forzatura ideologica" e "ridurre realtà oggettivamente diverse ad una" con una equiparazione tra unioni civili e matrimoni che verrebbe realizzata "con uso improprio e ideologico dello strumento legislativo". "Bisogno avere il coraggio – ha detto il segretario della Cei – di riconoscere le differenze senza fare terrorismo linguistico". La questione è oggetto di dibattito ma sarebbe opportuno "interpellare le famiglie per recepire quello che la gente chiede" e, "con il massimo rispetto per i diritti di ognuno", evitare di mettere in secondo piano "i diritti delle famiglie, padre, madre e figli".

Larga parte dei lavori del Consiglio permanente che si è svolto a Roma nei giorni scorsi è stata dedicata alla preparazione della prossima assemblea generale dei vescovi dal 18 al 21 maggio che, ha informato Galantino, sarà conclusa da Papa Francesco. Il pontefice incontrerà i vescovi riuniti nell’aula del Sinodo e “risponderà alle loro domande in un dialogo di carattere pastorale”.

Francesco al Convegno ecclesiale di Firenze

Galantino ha anche confermato la presenza del pontefice al Convegno ecclesiale di Firenze: Francesco incontrerà i 2500 convegnisti al mattino del 10 novembre in cattedrale e presiederà alle 15.30 la Messa nello stadio comunale “Artemio Franchi”. Nella stessa giornata, come anticipato dai media, il papa andrà anche a Prato.

“La visita – ha chiarito il segretario della Cei – è alla città di Prato a trent’anni dalla visita di Giovanni Paolo II”. “La vocazione specifica di Prato – ha aggiunto Galantino – nella quale convivono 123 nazionalità diverse ne fa un laboratorio di città futura” e il papa si rivolgerà “alla città reale, a uomini e donne bisognosi di parole di speranza” tra i quali “non potrà sfuggire la presenza numerosa di lavoratori cinesi” le cui condizioni precarie di vita sono da tempo all’attenzione della Chiesa e delle istituzioni. Prato rappresenterà così “una sorta di porta d'ingresso al convegno ecclesiale e la cifra interpretativa”. Con il convegno di Firenze, infatti, ha spiegato Galantino, “la Chiesa italiana è chiamata a dare una testimonianza forte dell'uomo”, a “guardare le situazioni di umanesimo negato e capire come in Cristo possano avviarsi a positività, non in modo teorico ma concreto”.

Il Sinodo ordinario sulla famiglia

Durante i lavori del Consiglio è stata presentata una sintesi dei contributi pervenuti dalle diocesi alla Segreteria Generale sui Lineamenta della prossima  Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2015) dedicata a “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Anche alla vigilia di questo appuntamento, come già è avvenuto in occasione del Sinodo straordinario dello scorso anno, i vescovi proporranno una veglia di preghiera in piazza s. Pietro: l’appuntamento è per sabato 3 ottobre.

Una lettera pastorale sulla cremazione

Il Consiglio Permanente ha deciso di affidare alla Commissione episcopale per la liturgia la preparazione di una lettera pastorale che dia alcuni riferimenti in merito alle esequie in caso di cremazione, una prassi che sempre più si va diffondendo insieme ai casi di dispersione delle ceneri in natura o di conservazione dell’urna cineraria in abitazioni private. “La questione discriminante – ha affermato Galantino – è accertare se la cremazione costituisca o meno il rifiuto della fede nella resurrezione dopo la morte”.

Una commissione Cei contro gli abusi sessuali sui minori

Tra le novità emerse dal Consiglio permanente la costituzione di una commissione Cei per la protezione dei minori contro gli abusi sessuali, sul modello di quella pontificia. La struttura sarà guidata dal cardinale Angelo Bagnasco. I criteri per la scelta degli altri componenti non sono stati ancora individuati ma non è esclusa la presenza tra i componenti di vittime degli abusi, “in modo speculare – ha detto Galantino – della commissione O’Malley”.

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