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Sapevate che Martin Luther King apprezzava molto il Rosario?

Martin Luther King Jr. addresses a crowd from the steps of the Lincoln Memorial where he delivered his famous, “I Have a Dream,” speech during the Aug. 28, 1963, march on Washington, D.C. – it

© U.S. military / Department of Defense / CC

http://commons.wikimedia.org/wiki/File:USMC-09611.jpg#mediaviewer/File:USMC-09611.jpg

Jorge Graña - pubblicato il 18/03/15

Per l'apostolo della non violenza il Rosario ha dimostrato di essere di grande aiuto

Per gentile concessione di padre Joseph Mary Wolfe, MFVA, Missionario francescano del Verbo Eterno, e con il suo permesso, condivido con i lettori di Aleteia una lettera scritta il 23 settembre 1964 da Martin Luther King Jr. (1928-1968), all'epoca Presidente della Conferenza per la Leadership Cristiana del Sud.

In questo documento storico si rivelano lo spirito e il cuore di questo pastore battista statunitense, che ispirato dall'esempio di Gandhi utilizzò la non violenza come strategia di lotta per difendere i diritti civili dei suoi fratelli nordamericani di colore.

Ecco la lettera:

Cara Miss Blackburn:
grazie per la sua recente lettera. È sempre un piacere condividere le opinioni dei nostri amici di buona volontà. La mia apparente negligenza è stata dovuta al mio desiderio di dare un'attenzione personale alla sua lettera e all'enorme volume di corrispondenza che ho davanti a me.
Apprezzo moltissimo la sua considerazione per la mia persona. Il Rosario ha dimostrato di essere di grande aiuto. La sua lettera mi ha commosso e mi ha dato un nuovo impulso.
Continuiamo a lavorare e a pregare insieme per un mondo migliore.
Sinceramente suo,
Martin Luther King Jr.

È stata proprio la signora Murielle Blackburn a far giungere questo documento a padre Joseph, inviandoglielo con questo breve messaggio:

Caro padre Joseph Mary:
ho 81 anni (giovane). Il motivo per il quale le scrivo è perché nel 1964 ho ricevuto una lettera da Martin Luther King nella quale egli menziona il "Rosario". Gli avevo scritto al momento delle sue “marce” dicendogli che voleva conquistare il cuore della gente e il Rosario era la via migliore. Gli ho chiesto anche di insegnare alla sua gente a recitarlo.
Mi piacerebbe dare a lei questa lettera prima di morire. Le piacerebbe riceverla?
Rispettosamente in Gesù, Maria e Giuseppe,
Murielle Blackburn

Nell'anno in cui Martin Luther King scrisse quella breve lettera alla signora Blackburn (il 1964) ricevette il Premio Nobel per la Pace. È stato anche l'anno in cui il Presidente Lyndon Johnson, successore di Kennedy, che era stato assassinato, ha promulgato la legge per i diritti civili che consacrava l'uguaglianza di tutti i cittadini.

I principi di Martin Luther King sono rimasti espressi in varie delle sue opere. Oltre alla celebre “Lettera dalla prigione di Birmingham”, bisogna menzionare “La forza di amare” (1965) e “La tromba della coscienza” (1968). Il testo che ha suscitato più ammirazione a livello universale è il suo discorso più famoso, noto come I have a dream (Ho un sogno), pronunciato il 28 agosto 1963 davanti ai 250.000 partecipanti alla marcia su Washington ai piedi del monumento ad Abramo Lincoln, il Presidente che un secolo prima aveva abolito la schiavitù.

Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività. Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero”. “Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una Nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere”.

È fonte di ispirazione che questo grande uomo, un pastore battista che ha incarnato lo spirito delle Beatitudini (Mt 5, 3-12) nella sua vita e nella sua lotta pacifica, abbia riconosciuto l'aiuto che rappresenta il Rosario. Oggi noi cristiani cattolici dobbiamo porci una domanda: diamo alla recita del Rosario un posto nella nostra vita, consapevoli del valore e della forza che ha questa bellissima preghiera mariana? Ciascuno deve trovare la propria risposta.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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