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Contro la dittatura del pensiero unico su sessualità e famiglia

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© Ermolaev Alexander/SHUTTERSTOCK

Roberta Sciamplicotti - Aleteia - pubblicato il 18/03/15

E' uscito il nuovo Quaderno dell'Associazione Scienza & Vita

Contrastare la dittatura del “pensiero unico” che oggi si manifesta “in forme contemporaneamente subdole e anche palesi” e si accanisce contro l’idea di famiglia, ipotizza varie tipologie di famiglie e considera indifferente la presenza della diversità sessuale nella relazione familiare.

Questo l'obiettivo del nuovo Quaderno dell'Associazione Scienza & Vita “Amore & Vita”, che raccoglie i lavori del XII Convegno Nazionale e XIV Incontro con le Associazioni locali tenutosi a Roma il 23 e 24 maggio 2014, dal titolo “Amore & Vita. Questioni di cuore e di ragione. Tracce per un percorso formativo all’affettività e alla sessualità”.

SFIDA EDUCATIVA
Nell'editoriale, Paola Ricci Sindoni – professore ordinario di Filosofia morale presso l'Università di Messina e presidente nazionale dell'Associazione Scienza & Vita – e Paolo Marchionni – dirigente, medico legale dell'ASUR Marche e consigliere nazionale dell'Associazione – ricordano che il binomio che fa da filo conduttore al Quaderno è un tema in cui è contenuta la sfida che Scienza & Vita sente propria, e cioè “la sfida educativa, quella che coinvolge la responsabilità e la lungimiranza di una scelta di campo in favore della persona, della relazione interpersonale, delle scelte e delle prospettive esistenziali”.

Una scelta di campo, proseguono, che nell’impegno culturale dell’Associazione ha determinato “la convinzione di poter offrire uno spazio di riflessione, di confronto e di dibattito culturale e scientifico in tema di affettività e sessualità”.

Per Scienza & Vita, ha significato in qualche modo partire dalle “premesse” piuttosto che dal consolidato terreno esperienziale scientifico. Non è infatti la prima volta che vengono affrontate questioni attinenti le problematiche relative all’esperienza ed al vissuto umano intorno alla sessualità, ma in questo caso la scelta è caduta su “una comprensione pre-scientifica, ovvero su una questione che precede l’osservazione scientifica: la questione educativa”.

L'AMORE NON E' SOLO SENTIMENTO
Anche papa Francesco ha invitato a vigilare sulla dittatura del pensiero unico: “Oggi si deve pensare così e se tu non pensi così, non sei moderno, non sei aperto o peggio”, ha affermato nella Messa quotidiana a Santa Marta il 10 aprile 2014.

Il cardinale Angelo Bagnasco ha sottolineato dal canto suo nella prolusione all’Assemblea Generale dei Vescovi Italiani (Assisi, 10-13 novembre 2014) che “è irresponsabile indebolire la famiglia, creando nuove figure – seppure con distinguo pretestuosi che hanno l’unico scopo di confondere la gente e di essere una specie di cavallo di Troia di classica memoria – per scalzare culturalmente e socialmente il nucleo portante della persona e dell’umano. L’amore non è solo sentimento […] è decisione; i figli non sono oggetti né da produrre né da pretendere o contendere, non sono a servizio dei desideri degli adulti: sono i soggetti più deboli e delicati, hanno diritto a un papà e a una mamma”.

In questo contesto, i membri dell'Associazione affermano di sentirsi “ancora più confortati ed incoraggiati nel cammino intrapreso e nell’impegno preso in occasione del Convegno del maggio scorso: assumere l’onere di contribuire – con strumenti idonei – alla chiarificazione nel dibattito pubblico del valore di un’antropologia basata sulla persona come essere-in-relazione e contemporaneamente alla formazione delle giovani generazioni, cui consegnare il messaggio di Amore e Vita come fondamenti sui quali poggiare un solido legame generativo”.

CONSUMISMO SESSUALE
Tra i vari interventi riportati nel nuovo Quaderno, quello di Emanuela Lulli – ginecologa, consigliere e segretario nazionale di Scienza & Vita – e di Paolo Marchionni dal titolo “Non è questione di pillole. Più amore e conoscenza del proprio corpo” sottolinea che negli ultimi 50 anni si è imposto un “pensiero unico” “al quale troppo spesso abbiamo rischiato di 'adattare' il nostro modo di pensare” e che promuove una visione della sessualità e dell’affettività “che spesso ha mortificato il significato relazionale e complementare della dualità uomo-donna, per indulgere all’individualismo, in cui il consumismo sessuale è diventato il modo ordinario di vivere”.

In questo contesto, si dà grande importanza ai metodi naturali di regolazione della fertilità, volti a promuovere “una visione della sessualità centrata sulla relazionalità e contestualmente sulla responsabilità condivisa della paternità e della maternità che non mortifichi la relazione di coppia né la dignità del corpo, soprattutto quello femminile, e sia contemporaneamente in grado di educare all’Amore e di aiutare nelle scelte legate alla procreazione”.

METODI NATURALI NON SOLO PER CATTOLICI
“Spesso, troppo spesso”, constatano gli esperti, “la proposta dei metodi naturali è stata identificata come una proposta 'cattolica', e ciò indubbiamente non ha contribuito alla sua agevole divulgazione”. Ecco allora un accurato approfondimento scientifico per far capire meglio la questione e sottolineare che il rifiuto della contraccezione “non è banalmente un divieto incomprensibile e disumano, ma la logica conseguenza del grande ‘sì’ detto alla pienezza e bellezza dell’amore”, e che il metodo naturale “altro non è che l’apprendimento dell’alfabeto in cui è scritta la fisiologia della sessualità umana”.

OMOSESSUALI NON ESCLUSI
Nella sezione “La voce dei giovani”, di grande impatto è l'intervento di Davide, infermiere 25enne omosessuale che un anno fa ha fatto una “meravigliosa scoperta” dopo aver intrapreso un cammino di fede. “Mai mi ero sentito amato in questo modo, davvero mai”, confessa. “Molti omosessuali come me si sentono esclusi da quest’amore, perché pensano che siccome non si possono sposare o avere figli, Dio li abbia esclusi dal suo progetto di amore condannandoli a una vita di solitudine”.

“Che siate omosessuali o etero Dio ha una bellissima storia di salvezza pronta per voi, Dio fa nuove tutte le cose, e con me lo ha fatto, lo ha fatto davvero! Ogni giorno la parola di Dio risponde a tutte le mie domande sulla sofferenza, sul dolore, sulla vita quotidiana e arriva puntuale”.

“Dio non mi ha cambiato, è proprio questa la bellezza del suo amore che concretamente si fa presente ogni giorno nella mia vita”, aggiunge Davide. “Lui mi ama e mi ha voluto così, mi ha donato questa storia tribolata e spesso complicata proprio per essere testimonianza del suo amore, perché potessi dire che mi è venuto a pescare nelle situazioni più assurde”. “Oggi, che vivo costantemente nel combattimento, sento di potercela fare con lui al mio fianco”.

“La differenza vera fra le persone non è l’orientamento sessuale o di genere, la vera differenza la fa aver incontrato o meno Cristo nella propria vita!”.

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