Quando anche il più malvagio può diventare santo
Come promesso, anche quest’anno, dopo “San Patrizio, pure meglio di Gandalf!“, vi proponiamo un altro degli episodi leggendari della vita di San Patrizio, patrono d’Irlanda.
Il tema della storia questa volta è la conversione: può un malvagio re barbarico, un tiranno psicopatico alla
Lannister – tanto per usare un esempio esplicito -, redimersi e diventare un santo?
Il Medioevo fu pieno di uomini che si macchiarono di crimini efferati, ma che, di punto in bianco, si convertirono, divenendo per tutti esempi di santità ed eroismo la cui memoria è stata tramandata dalla Chiesa e/o dalla tradizione. La presenza di questo contrasto tra bene e male, tra uomini di Dio e pagani spietati, rende il Medioevo un periodo storico incredibile, colmo di storie che hanno suggestionato intere generazioni e che superano di gran lunga la piattezza morale e contenutistica di tanti odierni racconti medioevali-fantasy, che si limitano a scimmiottare il Medioevo storico svuotandolo del suo aspetto spirituale, luminoso ed eroico: il Cristianesimo.
Vi era una volta un uomo…
…
nella regione degli Ulaid, al tempo di Patrizio: Maccauil Maccu Greccae; ed era costui un uomo grandemente empio, un tiranno spietato, tanto che era soprannominato ciclope; di pensieri malvagi, parole intemperanti, azioni crudeli, spirito amaro, carattere iracondo, di scellerato comportamento corporale, mente cattiva, esistenza pagana, coscienza inane. A causa di tanta empietà, era sceso così in basso che un giorno, mentre era seduto in un luogo sito su una collina aspra e alta a Druim Moccu Echach, laddove questo tiranno esercitava quotidianamente il suo potere nefasto indossando le insegne della più nefanda crudeltà, uccidendo con scelleratezze crudeli persino gli ospiti occasionali, anche quando vide San Patrizio, luminoso nella chiara luce della fede, scorgendolo coronato dal fulgente splendore della Gloria Celeste con la mai scossa fiducia nella sua dottrina, andare per la sua strada verso l’obbiettivo prefissato, pensò di ucciderlo dicendo ai suoi seguaci:
E tentarono il sant’uomo in questo modo: posero uno di loro sano in mezzo ad essi sotto un mantello, chesimulava una malattia mortale, per mettere alla prova il santo in tal modo e, con questo trucco, poterlo chiamare seduttore, [bollare i suoi] miracoli come truffe e le preghiere venefici o incantazioni. Vedendo dunque San Patrizio con i suoi discepoli, i pagani gli dissero:
Allora, San Patrizio, conoscendo le loro intenzioni e falsità, fermamente e coraggiosamente disse:
E quando gli amici di colui che che aveva simulato la malattia gli scoprirono il volto, lo trovarono già morto. Allora i pagani, stupiti e ammirati per tale miracolo dissero tra loro:
Allora San Patrizio rivoltosi a Maccuil gli disse:
E, convertitosi in quel momento, credette nel Dio eterno e fu battezzato. Dopo di ciò Maccuil riprese a parlare e disse:
E in quel momento Patrizio lo resuscitò e quello tornò ad essere sano.
E così, senza proferire ulteriore verbo, Maccuil se ne andò verso il mare a sud di campo Inis con la fiducia in una fede incrollabile. Giunto sulla costa, si incatenò gettando la chiave in mare secondo quanto gli era stato comandato e prese il largo su di una navicella. Cominciò a spirare il vento Aquilone che lo sostenne e lo spinse su un’isola chiamata Evonia; e lì trovo due uomini illustri grandemente mirabili nella fede e fulgenti nella dottrina, che per primi predicarono il verbo di Dio ed il battesimo ad Evonia; grazie al loro apostolato, gli uomini dell’isola furono convertiti alla fede cattolica. I nomi di costoro sono Conindro e Rumilio. In verità, quando questi videro quell’uomo vestito di quell’unico indumento rimasero strabiliati e lo tirarono fuori dall’acqua accogliendolo con gioia. Quello, allora, avendo lì trovato i suoi padri spirituali nella regione che gli aveva accordato Dio, sottomise alla loro regola il corpo e l’anima, e in quel luogo spese tutto il resto della sua vita presso questi due santi vescovi, fino a quando divenne il loro successore nell’episcopato.
Questo è Maccuil di Mane, vescovo e primate di Ard Huimnonn.
Dopo questa bella storia, il sottoscritto va a festeggiare San Patrizio passando al lato oscuro… della birra! Che avevate capito?!