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5 modi in cui un marito può donarsi alla moglie

Loving couple

© EMprize/SHUTTERSTOCK

Catholic Link - pubblicato il 05/03/15

Come fare per crescere nella santità della donazione?

di Becky Roac

L'amore fa sì che l'uomo si realizzi attraverso il dono sincero di sé”. Queste le parole di saggezza donateci da papa san Giovanni Paolo II e ribadite da Leah Darrow in questo video promozionale per Beloved: Finding Happiness in Marriage.

Beloved è una nuova serie in DVD diffusa dall'Augustine Institute che mira a preparare le coppie di fidanzati al matrimonio e a rivitalizzare tutti i matrimoni cattolici. La quantità di intuizioni in questa clip di cinque minuti crea aspettative sull'impatto che l'intera serie di Beloved avrà su questa generazione. L'Augustine Institute ha preso le splendide realtà della nostra fede relative al sacramento del matrimonio e le ha presentate in un modo che impegnerà e illuminerà molte coppie.

Parlando a livello pratico, come si può far sì che il nostro matrimonio inizi a crescere nella santità della donazione di sé in base a ciò che abbiamo imparato da questo video? Ecco cinque modi per fare di sé un dono sincero al proprio coniuge.

1. Preghiera – Alla base di ogni buon matrimonio c'è un rapporto non solo con il coniuge, ma con Dio. Per poterci donare totalmente, dobbiamo accostarci al Signore e chiedergli di darci la capacità di donare. Se cerchiamo di farlo solo con le nostre forze, saremo presto schiacciati e falliremo. Non possiamo donare quello che non abbiamo. Fate il dono di voi stessi al vostro coniuge pregando ogni giorno per il vostro matrimonio.

2. Intimità – Godersi dei momenti di intimità con il proprio coniuge è una componente essenziale di un matrimonio forte. Agli sposi novelli può sembrare strano, ma nel corso del tempo le occupazioni della vita ostacolano il tempo che si passa insieme come coppia. Impegnatevi a tenere vivo il romanticismo – in un modo che non sia solo fisico. Trovate del tempo nella vostra agenda per appuntamenti serali, conversazioni impegnate e divertimento condiviso. Assicuratevi che il vostro talamo sia un luogo in cui esprimete al vostro coniuge l'amore libero, totale, fedele e fecondo di Dio. (Per uno sguardo più approfondito su ciò che significa, visitate il sito www.theologyofthebody.net) Non possiamo donarci al nostro coniuge in modo più pieno che praticando la santità nel dono dell'intimità, il dono che Dio ci ha fatto attraverso il sacramento del matrimonio.

3. Siate premurosi – Ogni mattina, quando vi svegliate, pensate: “Qual è una cosa che posso fare per il mio coniuge oggi?” Ovviamente potete fare più di una cosa, ma pensate davvero a cosa potete fare per rendere la sua giornata più bella. Potrebbe essere il fatto di riservargli/le l'ultima fetta di torta al cioccolato, di fare un lavoro che in genere è di sua responsabilità, di fargli/le un complimento o di dargli/le un bacio della buona notte più lungo. È utile sapere qual è il linguaggio d'amore del proprio coniuge, per poterlo/a servire nel modo in cui sentirà in modo più palpabile l'amore che c'è dietro. Papa Francesco ci esorta ad essere premurosi nel nostro matrimonio anche usando le parole Posso?, Grazie e Scusa.

4. Non aspettatevi qualcosa in cambio – Questo è difficile. Nel video di Beloved, Leah Darrow dice di amare il marito per quello che è, non per quello che fa per lei. A volte quando iniziamo a compiere lo sforzo di essere altruisti nei confronti del nostro coniuge ci aspettiamo che restituisca il favore. Per fare davvero un dono sincero di sé, dobbiamo donare per voler far piacere a Dio e non desiderare che il nostro coniuge ci ricambi. Trasformate i vostri compiti di amore sponsale in una preghiera a Dio. Vedere le vostre azioni come una preghiera aiuterà ad evitare sentimenti di risentimento o amarezza se il vostro coniuge non vi ricambia.

5. Sottomissione e sacrificio – Quest'ultima idea è in realtà due cose, ma vanno di pari passo. Entrambi i concetti ci mettono un po' a disagio nella cultura di oggi, ma sono necessari per ogni matrimonio. Dobbiamo imparare a sottomettere i nostri desideri e a sacrificare ciò che vogliamo per il bene del nostro coniuge. Anteponete le necessità dell'altro alle vostre. Richiede molta fiducia in Dio e nel vostro coniuge. In Efesini 5:21-26, si dice alle mogli di essere sottomesse ai propri mariti, ma si indica anche che i mariti sono chiamati a sacrificare la vita per le proprie mogli come Cristo ha fatto per la Chiesa. Quando iniziamo ad abbracciare questo concetto, capiamo che è una definizione drasticamente diversa rispetto a quello che ci porta a credere “50 Sfumature di Grigio”. Un tipo di sottomissione simile a quello di Cristo deriva dal puro amore, con l'intenzione di condurre il nostro coniuge in paradiso. Ci sacrifichiamo e ci sottomettiamo per il bene dell'altro. Come farlo nella vita quotidiana? Decidiamo che anziché ingaggiare una lotta sulle varie questioni cederemo e porteremo la cosa nella preghiera. Cercate di essere la persona che non deve avere sempre l'ultima parola. Lasciate perdere le piccole cose (non rimettere il tappo sul dentifricio…) e offritele a Dio.

Il matrimonio è un dono. Richiede lavoro, ma produce grande gioia. La via per il matrimonio modella il nostro cuore e ci prepara al paradiso. Le nostre debolezze vengono rivelate, e spesso può essere doloroso vedere quanto abbiamo bisogno di crescere nella santità. Allo stesso tempo, tuttavia, Dio ci garantisce la capacità di pregustare la gioia del cielo qui sulla terra attraverso l'amore del nostro coniuge. Applicate questi suggerimenti e iniziate a vedere i frutti del donare tutto il vostro essere nel matrimonio. Forse Dio vi sta anche chiamando a uno studio più approfondito del sacramento del matrimonio prendendo parte alla serie di DVD Beloved.

Signore Gesù, mio Capo e mio Re, insegnami a essere generoso, a servirti come meriti, a dare senza far calcoli, a combattere senza preoccupazione di ferite, a lavorare senza cercare riposo, a prodigarmi senza aspettare altra ricompensa che quella di sapere di aver fatto la tua santa volontà – Sant'Ignazio

“Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola” (Ef 5,21-26).

[Traduzione dall'inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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