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La Guardia Svizzera può difendere Roma?

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AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE

padre Dwight Longenecker - pubblicato il 02/03/15

La storia delle guardie del regno di Dio

L'ISIS attaccherà Roma? Alcuni commentatori credono che la minaccia dei jihadisti libici non si riferisca specificatamente a Roma, ma che “Roma” sia un eufemismo per “l'Occidente cristiano”, mentre per altri con “Roma” i barbari dell'ISIS intendono Istanbul, in Turchia – la Roma d'Oriente. Indipendentemente dal fatto che i ribelli dell'ISIS in Libia stiano pianificando o meno un attacco a Roma, la Guardia Svizzera è pronta a difendere il Santo Padre.

La Guardia Svizzera, nella sua colorata uniforme rinascimentale, è qualcosa di più di un semplice ornamento. Nel Medioevo, gli svizzeri erano noti come i mercenari più efficienti ed efficaci, e le corti di molti nobili e monarchi vantavano un reggimento di guardie svizzere. La Guardia Svizzera Pontificia della Santa Sede è ciò che resta di una tradizione militare una volta orgogliosa e diffusa.

Le Guardie Svizzere del Vaticano devono essere uomini cattolici celibi tra i 19 e i 30 anni con cittadinanza svizzera. Devono avere un titolo di studio professionale o un diploma di studi superiori e buone referenze, e devono aver completato una formazione di base con le forze armate svizzere.

Dopo il tentativo di assassinare papa Giovanni Paolo II, nel 1981, la Guardia Svizzera ha rafforzato il proprio ruolo e ha aggiornato competenze e armamento. I suoi membri seguono ora un addestramento avanzato in combattimento senza armi e in armi di piccolo calibro. Oltre alla spada e all'alabarda, hanno pistole mitragliatrici, fucili mitragliatori e fucili da cecchino.

In un'intervista recente, il comandante della Guardia Svizzera Christoph Graf ha affermato che si è pronti a difendere il papa in caso di un attacco. “Chiediamo alle guardie di essere più attente, osservare bene i movimenti delle persone. Di più non possiamo fare”.

La Guardia Svizzera è abbinata alle altre forze di sicurezza del Vaticano, la Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. La Gendarmeria, senza la tradizione, le alabarde e le uniformi rinascimentali, è una forza di polizia più ordinaria per la Città del Vaticano. Si incarica del controllo dei confini, della gestione del traffico e delle indagini criminali, ed è dotata di armi moderne e di equipaggiamento per il controllo della folla in caso di disordini.

La Guardia Svizzera agisce come guardia del corpo papale, e la Gendarmeria svolge tipiche funzioni di polizia per lo Stato della Città del Vaticano. Il Vaticano e il Santo Padre sono protetti anche dalle forze di sicurezza italiane, dalle agenzie di intelligence internazionali e dall'Esercito italiano. Se i pazzi dell'ISIS ondeggiano le loro sciabole e fanno la voce grossa, è improbabile che possano lanciare un attacco su ampia scala su Roma. Ad ogni modo, un kamikaze potrebbe fare una strage in un'udienza pubblica del papa e difendere un pontefice che ama stare a contatto con la gente è una costante sfida alla sicurezza.

Se Roma venisse attaccata, non sarebbe la prima volta. Nel 410 Alarico I guidò i Visigoti nel loro saccheggio della città, e nel 452 papa Leone Magno evitò un attacco a Roma quando incontrò l'unno Attila. Nell'arco di qualche anno i Vandali attaccarono la città, e un centinaio di anni dopo questo attacco il re goto Totila vi si avventò come un lupo su un gregge. Nel 1527 le truppe ribelli dell'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V devastarono la città costringendo papa Clemente VII a fuggire. Vennero uccise tutte le Guardie Svizzere tranne 42 di loro, e quelle superstiti si riversarono insieme al papa nel passaggio segreto che collega il Vaticano a Castel Sant'Angelo. Era il 6 maggio 1527, e per celebrare l'eroismo della Guardia Svizzera è ancora il giorno di ogni anno in cui avviene il giuramento delle nuove Guardie Svizzere.

Nel 1798 le truppe di Napoleone marciarono su Roma e fecero prigioniero papa Pio VI, e nel 1870 Roma venne conquistata per diventare parte dell'Italia unita sotto il re Vittorio Emanuele. Nel 1922 il Partito Fascista di Mussolini marciò su Roma per consolidare il proprio potere in Italia.

Conoscere la storia è conoscere l'opera di Dio all'interno delle macchinazioni dell'uomo. La città di Roma e il romano pontefice sono stati coinvolti fin dall'inizio nel turbine della guerra, nella violenza delle invasioni e nell'agitazione delle sollevazioni politiche e della rivoluzione. Uno dei segni dell'ispirazione divina della Chiesa è che, malgrado persecuzioni e corruzione, Satana non è riuscito a prevalere contro di lei. Dittatori, monarchi, ideologie e sistemi sono andati e venuti, ma il papato e la città di Roma restano

L'ultimo libro di padre Dwight Longenecker èSlubgrip Instructs. Per leggere il suo blog e tenersi aggiornati, dwightlongenecker.com

[Traduzione dall'inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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