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Cosa fa la Chiesa quando vengono rubate specie consacrate?

Profanations : opération “tabernacles ouverts” dans l’Ain – it

L'Eglise dans les Pays de l'Ain

Aleteia - pubblicato il 18/02/15

Il vescovo della diocesi francese di Belley-Ars ritira il Santissimo da numerosi tabernacoli a seguito di una serie di profanazioni

A seguito del furto di specie consacrate e calici e di una serie di profanazioni di tabernacoli nella diocesi francese di Belley-Ars, il vescovo, monsignor Pascal Roland, ha ordinato che il Santissimo Sacramento venga ritirato da tutti i tabernacoli tranne quelli metallici ben fissati e con una serratura resistente.

“Il Santissimo Sacramento verrà ritirato dai tabernacoli di tutte le chiese e le cappelle parrocchiali e verrà riposto in un luogo sicuro”, segnala l'ordinanza, in vigore dal 10 febbraio. “La porta di questi tabernacoli rimarrà visibilmente aperta”.
“Per le necessità della preghiera pubblica o privata, il Santissimo potrà essere depositato temporaneamente in questi tabernacoli a condizione che venga assicurata una sufficiente presenza di fedeli”, aggiunge il testo.

L'azione del vescovo è conforme al Codice di Diritto Canonico, che prevede che nei luoghi sacri in cui si conserva l'Eucaristia ci sia sempre qualcuno che se ne prenda cura e che questi luoghi siano aperti ai fedeli almeno alcune ore al giorno, a meno che non ci sia un motivo grave per non farlo.

Queste misure eccezionali rimarranno in vigore fino a nuovo ordine del vescovo, che spera che “manifestino a tutti la gravità di questi fatti e contribuiscano a dissuadere dal ripeterli”.

Sabato 7 febbraio, il parroco della località di Montluel, nella regione francese del Rodano-Alpi, ha scoperto che erano state rubate la pisside e le specie consacrate dalla chiesa collegiale di Notre Dame-des-Marais.

I cattolici sono “profondamente colpiti dal furto di ostie consacrate”, spiega la diocesi di Belley-Ars sulla sua pagina web. “Queste ostie, consacrate dai sacerdoti durante la Messa, sono per loro il Corpo di Cristo, la presenza reale di Gesù”.
“Per le comunità cristiane, quindi, il furto è una profanazione di estrema gravità. Qualunque siano le intenzioni degli autori di questi atti, non si può commettere nulla di più offensivo contro Dio, contro la fede cristiana e contro la comunità cattolica”.

“La Chiesa invita ogni cristiano a pregare per il perdono e il pentimento di quanti hanno commesso questi atti”, aggiunge la diocesi. “Questa prova sia per tutti i cristiani l'occasione di professare la propria fede in Gesù Cristo, realmente presente in queste ostie consacrate”.

Come prevede il diritto ecclesiale, dopo il furto la chiesa di Montluel ha chiuso al culto e non è stata riaperta fino al 13 febbraio, quando vi è stata celebrata una Messa di riconciliazione e riparazione. Quel giorno, il Santissimo Sacramento è stato nuovamente posto nel tabernacolo.

Quello di Montluel non è stato un fatto isolato nella diocesi: il 6 febbraio, i fedeli di Neuville-les-Dames, del raggruppamento parrocchiale di Châtillon-sur-Chalaronne, hanno scoperto che qualcuno aveva rotto il tabernacolo della chiesa di San Maurizio e aveva rubato il contenuto della pisside (la coppa che contiene le ostie consacrate).

Lo stesso pomeriggio, anche i fedeli di Ambronay hanno notato il furto di una pisside nella chiesa di Nostra Signora. Il 7 febbraio, a Vonnas è stato constatato il furto di due calici dalla chiesa di San Martino. Il giorno dopo a Jujurieux (raggruppamento parrocchiale di Pont-d’Ain) i fedeli hanno scoperto che era stato rubato un altro calice nella chiesa di Santo Stefano.

In questi quattro casi, tuttavia, non sono state rubate le specie sacre, abbandonate sul posto.

Negli ultimi mesi si è verificata una serie di furti, profanazioni e mancanze di rispetto nelle chiese di questa diocesi francese. Nell'ottobre 2014 sono stati rubati oggetti e una statua nella chiesa di Seyssel e pissidi e ostie consacrate nelle chiese di San Giovanni di Niost e di Santa Giulia nell'ottobre 2014 e di Santo Stefano a Bois nel novembre 2014, mentre si sono verificate mancanze di rispetto nella chiesa di San Maurizio di Beynost l'11 gennaio 2015.

I comuni colpiti dai furti, proprietari delle chiese e di alcuni calici rubati, e i fedeli, comproprietari dei calici più recenti (acquisiti dopo il 1905), hanno sporto denuncia alla polizia.

Grazie alla collaborazione tra il servizio diocesano di Arte Sacra e il Consiglio generale del dipartimento francese di Ain (Conservazione delle antichità e degli oggetti d'arte dell'Ain), è stato compiuto un inventario completo degli oggetti contenuti in queste chiese.

L'identificazione precisa degli oggetti rubati e le loro fotografie sono state trasmesse immediatamente alla polizia nazionale francese, il che permette ai servizi di lotta contro il traffico di beni culturali di cercarli attivamente e di effettuare un'intensa vigilanza per impedire che vengano rivenduti.

La Chiesa cattolica a Pays-de-l’Ain ha lamentato che vengano rubati o danneggiati oggetti sacri come calici o tabernacoli, amati dalla comunità parrocchiale ma anche da tutti gli abitanti dei municipi dei quali questi oggetti sono patrimonio, e ha assicurato a tutti la propria preghiera fraterna.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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