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«A vegliare su di noi c’è la Madonna della Cava»

Maria Anzaldi – it

Avvenire.it

Aleteia - pubblicato il 17/02/15

La toccante storia di Maria Anzaldi, 99 anni, che vive sola con il figlio paralizzato

«Chissà se riuscirò a spegnere le candeline dei cento anni?» si chiede Maria e la domanda testimonia la preoccupazione di una vera madre. Non tanto per lei, che ha già guadagnato il Paradiso con la sua vita terrena tutta spesa per la sua famiglia, bensì per il futuro del figlio Alberto, 71 anni, paralizzato dalla nascita per una lesione ai tendini dovuta a un parto molto problematico. Ma Alberto, in cuor suo, sa di essere circondato dalla Grazia, perché ha una madre speciale.

99 anni e una fede infinita
La storia di Maria Anzaldi, raccontata suAvvenire.it (16 febbraio) ti fa vibrare anima e cuore. E’ così reale e intrisa di quotidiano che ti sembra di averla davanti mentre leggi e ti fai pervadere dalla sua testimonianza. Mamma Maria ha novantanove anni e a settembre ne farà 100. Vive insieme al suo Alberto in un piccolo appartamento della periferia di Pavia: qui ha dedicato tutta la sua vita al figlio. "Fino al 1983 ha condiviso la cura di Alberto con il marito Angelo, da trent’anni prosegue da sola nel cammino al fianco del figlio, sorretta da una grande fede. «A vegliare su di noi c’è la Madonna della Cava», molto venerata nella sua terra d’origine, la Sicilia."

42 pellegrinaggi
Dalla Sicilia a Lourdes dove c’è l’altra Madonna che protegge Maria e Alberto. "Al solo pronunciarne il nome gli occhi di Alberto si velano di commozione. Al santuario ha compiuto quarantadue pellegrinaggi. «Però a volte dovrebbe comportarsi meglio – commenta mamma Maria –, si arrabbia facilmente e allora gli scappa qualche parolaccia. Per questo lo sgrido e, quando si calma, si scusa riempiendomi di carezze e baci».

Ai fornelli ogni giorno
La tenerezza di Maria è commovente ma mai buonista. "E quando ad Alberto non escono le parole interviene a completare la frase. Lei che ha già capito dagli occhi ciò di cui il figlio ha bisogno. Ancora oggi Maria si mette ai fornelli ogni giorno, spesso prepara le specialità siciliane per il figlio: la caponata e il matarocco e quei grandi vasi di cetrioli sottaceto che fanno bella mostra di sé in cucina." 

Grande compagnia
Ogni tanto ha paura per ciò che attende suo figlio quando lei salirà alla Casa del Padre, ma poi ripensa a questi ultimi 32 anni. «Per fortuna ho incontrato sul mio cammino persone d’oro – sorride – e questo mi dà la certezza che, quando non ci sarò più io, Alberto non verrà mai lasciato solo». Le amiche, l’ex sindaco-neurologo, i vicini di casa. C’è una calorosa compagnia attorno a questa piccola grande famiglia. Senza dimenticare il parroco don Gabriele Pelosi, che porta l’Eucarestia a casa ed è sempre molto atteso: perché «il bacino sulla guancia del don» è il regalo più bello per mamma Maria.

Tags:
testimonianze di vita e di fede
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