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La cultura della vita avanza

Ten Reasons Why the March for Life is Important Jeffrey Bruno – it

Jeffrey Bruno

Unione Cristiani Cattolici Razionali - pubblicato il 16/02/15

Ecco le più recenti vittorie del fronte della difesa della vita nel mondo. Poco? Forse, ma ogni viaggio inizia con un passo...

Oltre 500.000 persone hanno partecipato nel gennaio scorso a Washington alla Marcia per la Vita, data simbolica della sentenza “Roe contro Wade” che impose alla Costituzione nazionale l’obbligo di prevedere l’aborto volontario. Papa Francesco si è unito ai manifestanti tramite un “tweet”«Every Life is a Gift» (“Ogni vita è un dono”).

Un enorme successo spiegato anche dal fatto che la popolazione americana è sempre più contraria all’aborto, lo ha rivelato un recente sondaggioGallup: gli americani sono più insoddisfatti che mai verso la legge perché la vorrebbero meno permissiva e con maggiori limitazioni.

Occorre ricordare che il parlamento americano è ormai guidato dai Repubblicani, che hanno la difesa della vita tra i loro valori (per alcuni è ideologia, per altri è un principio reale). E’ stato infatti appena approvato alla Camera dei Rappresentanti un provvedimento, caldeggiato da esponenti di entrambi gli schieramenti politici, che intende escludere il finanziamento pubblico dell’aborto e togliere la segretezza nei piani assicurativi al fine di garantire una assoluta trasparenza in tema di copertura dei costi per i servizi abortivi.

Sempre in America, in Coloradoè stato invece bocciato un progetto di legge sul suicidio assistito. Ma le buone notizie arrivano anche dall’Italia, il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l’efficacia di un provvedimento della Regione Lazio che obbliga gli obiettori di coscienza dei consultori a rilasciare il certificato per l’aborto. Per finire, in Irlanda la camera bassa del Parlamento irlandese ha respinto, a larga maggioranza di voti, un disegno di legge per autorizzare l’ aborto nei casi di anomalie fetali e in pericolo di vita. Il primo ministro Enda Kenny ha preso la parola prima del voto illustrando come i disegno di legge fosse incostituzionale. Dopo il voto, ha invece ribadito che non permetterà in alcun modo che il Paese venga scosso dall’aborto.

QUI L’ORIGINALE

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