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Nella riforma della Curia batte un cuore “verde”

Cardinals elect a new Pope after the death of a Pope – it

© VINCENZO PINTO / AFP

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 12/02/15

Nelle proposte di riforma presentate ai cardinali riuniti per il Concistoro anche una nuova attenzione all'ambiente e all'ecologia umana e sociale

Due nuove congregazioni che raccoglieranno insieme diversi Pontifici Consigli e altri organismi come l'Accademia per la vita, l'Accademia delle Scienze sociali e Caritas Internationalis.

Da un lato il polo "laici, famiglia e vita" e dall'altro "giustizia e pace". Il progetto di riforma della Curia di Roma non è ancora strutturato nei dettagli, ma nelle sue grandi linee è stato presentato oggi ai cardinali riuniti a Roma per il Concistoro convocato da papa Francesco.

I 146 porporati arrivati da tutto il mondo – compresi 19 dei 20 che riceveranno la berretta rossa sabato 14 febbraio – sono stati accolti dallo stesso pontefice che, come informa L'Osservatore romano (13 febbraio) è arrivato nell'aula del Sinodo mezz'ora prima dell'appuntamento fissato per le 9.00, così da avere il tempo di rivolgere ad ognuno un saluto personale.

Ad illustrare il lavoro svolto dal Consiglio ristretto dei cardinali, il "C9" – che si è giovato del contributo di circa un centinaio di contributi di singoli cardinali, di capi dicasteri o di altra fonte – il segretario del Consiglio, mons. Marcello Semeraro, che ha illustrato, oltre ai principi ispiratori della riforma, anche i profili teologici delle due nuove congregazioni proposte, il cui significato non si limita al solo profilo organizzativo ma anche a quello teologico ed ecclesiale.

La prima Congregazione, ha sintetizzato più tardi in un briefing con i giornalisti il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, "metterebbe in risalto l'importanza del laicato riconosciuta dal Concilio Vaticano II e, dato che il tema della famiglia è fondamentale della vita dei laici, è naturale che vi sia un collegamento fra queste due tematiche che ricadrebbero nella sua competenza, così come il tema della vita, visto che essa nasce e cresce proprio nell'ambito della famiglia". La seconda Congregazione "dedicata alla carità" potrebbe "accorpare i dicasteri dei consigli 'Cor Unum' sulla solidarietà', 'Iustitia et Pax', Sanità e Migranti". In questa congregazione, inoltre, andrebbe a collocarsi "il nuovo settore da sviluppare dell'ambiente, della salvaguardia del creato e dell'ecologia umana e sociale".

Quest'ultima attenzione è collegata alla crescita della "consapevolezza dell'importanza della connessione tra problemi dell'ambiente e dell'uomo che vive in questi ambienti, cioè delle tematiche ambientali connesse a sociali e umane". D'altra parte sono i temi su cui papa Francesco sta preparando un'enciclica che dovrebbe essere pronta prima dell'estate: "da questo spunti scaturiranno le linee d'impegno della Chiesa".

Tempi lunghi per la costituzione apostolica che dovrebbe sostituire l'attuale disciplina della Curia contenuta nella "Pastor Bonus": il documento, ha sottolineato Lombardi, "dovrà essere maturato molto bene, sia dal punto di vista teologico che canonico". Tuttavia, anche se la riforma complessiva sarà varata non prima di un anno ,"nulla vieta di anticipare in via sperimentale alcune soluzioni, prima che vengano codificate".

Anche il papa nell'intervento di apertura dei lavori del Concistoro ha sottolineato il fattore complessità nel raggiungere un risultato che "richiede tempo, determinazione e soprattutto la collaborazione di tutti". L'importante è avere chiara la meta e cioè "favorire maggiore armonia nel lavoro dei vari Dicasteri e Uffici, al fine di realizzare una più efficace collaborazione in quell’assoluta trasparenza che edifica l’autentica sinodalità e la collegialità". Due concetti, quelli di sinodalità e collegialità, sui quali sono tornati diversi degli interventi dei cardinali durante la discussione, a testimonianza della delicatezza di una questione – quella del rapporto tra governo centrale della Chiesa e conferenze episcopali – che era stata una delle principali sollecitazioni durente le congregazioni pre-conclave.

"La riforma – ha chiarito papa Francesco – non è fine a sé stessa, ma un mezzo per dare una forte testimonianza cristiana; per favorire una più efficace evangelizzazione; per promuovere un più fecondo spirito ecumenico; per incoraggiare un dialogo più costruttivo con tutti".

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