Sono le 11:41 di lunedì 11 febbraio, quando Benedetto XVI inizia a parlare, in latino. Deve canonizzare i martiri di Otranto. Ma subito si intuisce che c'è qualcosa di inatteso nell'aria. Padre Georg china il capo. I cardinali si guardano l'un l'altro, attoniti. Nella Sala del concistoro, scriverà L'Osservatore Romano, si sente "un lieve brusio".