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Comunione ai divorziati, celibato sacerdotale e ordinazioni femminili nel sinodo di Bolzano-Bressanone

Catholics continue to have lowest divorce rates, report finds – it

© Jill Fromer / ISTOCK

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 09/02/15

Nell'assemblea diocesana di Bolzano-Bressanone vincono i riformatori della dottrina

Abolizione del celibato sacerdotale, sì all’ordinazione e al diaconato femminile, alla comunione per i divorziati risposati e all’amministrazione dell’unzione degli infermi da parte di laici. Sono queste le linee guida emerse dal documento stilato dal Sinodo della diocesi di Bolzano-Bressanone. Un'assemblea, riporta Agensir (4 febbraio), che sta facendo discutere – anche se non normativa – poiché è la prima in Italia ad essersi proclamata in maniera così netta su posizioni innovatrici all'interno della Chiesa Cattolica. 

EUCARISTIA PER TUTTI I BATTEZZATI
Su temi così sensibili, l‘assemblea formata da laici ha espresso "un parere chiaro su quello che è il suo pensiero". "Il punto che afferma che ‘il sacramento dell‘Eucaristia è aperto a tutti i battezzati‘ ha raccolto il 67% dei consensi (26% i contrari, 7% gli astenuti)". 

OK AI LAICI PER L'UNZIONE DEGLI INFERMI
Inoltre, "il 79% dei presenti ha votato a favore della somministrazione del sacramento dell‘unzione ‘indipendentemente dal sacramento della riconciliazione; uomini e donne che accompagnano malati possono somministrare l‘unzione degli infermi su incarico‘ (contrari sono stati il 18% dei presenti e 3% gli astenuti)". 

LE CONDIZIONI PER LA COMUNIONE AI DIVORZIATI
Per la comunione ai divorziati risposati ("dopo un processo di maturazione in cui la persona impara di suoi fallimenti, ammette le proprie responsabilità e s‘impegna per una conclusione riconciliata del rapporto fallito") "si è detto favorevole l‘85% dei presenti (contrari l‘11%, astenuti 4%)". 

I SACERDOTI SI POSSONO SPOSARE
Di fronte alla visione in cui si prevede che "l‘ordine è aperto a tutti i battezzati e cresimati, donne e uomini", "si è espresso a favore il 62% dei presenti (contrario il 33%, astenuto 5%)". Non solo: "È desiderio del 62% dei sinodali altoatesini che ‘l‘ordine‘ non sia ‘legato a una forma di vita vincolante‘, ossia che i sacerdoti non siano vincolati al celibato ma che possano scegliere se sposarsi o meno (contrario si è detto il 33% e si è astenuto il 4%)". 

VIA LIBERA AL DIACONATO "IN ROSA"
Il tema del "diaconato femminile" è stato affrontato in un passaggio del documento programmatico della commissione 5: "A favore si è detto il 79% dei presenti, contrario il 14% e si è astenuto il 7%”.

VERSO IL FUTURO SENZA TABU'
"La Chiesa di Bolzano-Bressanone guarda al futuro. Senza restrizioni e senza tabù. Così come ha voluto il vescovo Ivo Muser, aprendo un anno fa il secondo Sinodo diocesano", si legge in un articolo pubblicato sul settimanale diocesano, Il Segno. Il documento emerso dall'attuale assemblea, precisa il Segno, sarà sottoposto da monsignor Muser ai vertici della Chiesa.

DISCUSSIONE FRANCA 
"Come possono essere preparati, celebrati e vissuti oggi i sacramenti?". All‘interno del testo, infatti, erano inserite alcune "visioni" legate a temi "sovradiocesani", per i quali cioè il vescovo diocesano non ha competenza. "In un‘ottica di dialogo aperto e senza tabù – riferisce ancora il settimanale – tali argomenti sono stati affrontati nei mesi di preparazione del documento, anche attraverso momenti di confronto pubblico organizzati dalla segreteria del Sinodo".

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