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Cosa è #donna? 6 parole chiave per tornare a definirne l’identità

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Laura Galimberti - pubblicato il 07/02/15
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A condividerle Costanza Miriano, Angela Vanini e suor Fulvia SieniUn’occasione per “tornare a pensare e pensare insieme”, lasciandosi interpellare da una domanda “urgente” che chiede nuova consapevolezza e sollecita capacità di risposta. A condividere alcune parole chiave emerse a partire dalle diverse vocazioni sono Costanza Miriano, giornalista e scrittrice, Sr. Fulvia Sieni, monaca agostiniana dei Santi Quattro Coronati e Angela Vanini, consigliere nazionale degli Scout d’Europa. Intuizioni preziose, interconnesse, feconde di ulteriori rimandi.

“Donna? E’ costante relazione con l’UOMO, senza il quale non esiste”, sottolinea Sr. Fulvia. “Non c’è donna senza uomo” e questa relazione scritta nella Genesi ci aiuta ad “evitare rivendicazioni sterili” perché “nessuna può autodefinirsi senza una relazione con l’altro, l’altro sessuato”. Una relazione segnata dal peccato della vanagloria, guarita da Cristo. Ancora da Genesi il suo essere – come donna – “Ezer”, “Aiuto”, non inteso come subordinazione ma piuttosto “soccorso”, “caratteristica stessa di Dio”.

Di “CAVITA’“, come spazio anche fisico figura della capacità di accogliere e generare relazione, parla la Miriano: “capacità di rinuncia alle proprie aspettative, ma in modo fecondo”. Un vuoto che è anche “bisogno di uno sguardo che le dica che è bella”. Vanità? Forse, ma trasformata in fecondità. Perché “se l’uomo è il ministro degli esteri in famiglia, la donna – per Giovani Paolo II genio della relazione – lo è degli interni”, ricca di quel “potere buono”, inteso proprio come capacità di rendere la relazione sana. Un vuoto che chiede di essere guardato e riempito, in primis da Dio, per sanare il peccato.

Ieri come oggi è donna la FATICA DELLA COSTRUZIONE DEL SE’“. Angela Vanini racconta la sua esperienza di Capo, le difficoltà incontrate nel proporre il guidismo, proposta al femminile, che è altro dallo scoutismo. I pregiudizi nei genitori, le perplessità nel constatare la crescita di ragazze determinate, che sanno scegliere. “La difficoltà che ieri come oggi le donne hanno a realizzare loro stesse, ci interpella e invita a moltiplicare gli sforzi per offrire percorsi educativi in cui ogni giovane possa essere messa nelle condizioni di scoprire le proprie potenzialità e dar loro spazio”.

Donna è poi “GREMBO, letteralmente utero”, continua Sr. Fulvia, “chiamato sempre a rigenerare alla vita”. Nella Scrittura Dio non chiama personalmente le donne, non spiega loro nei dettagli la missione. Ciò nonostante essa è piena di storie di donne che “si accorgono, prendono l’iniziativa. Dio le lascia fare. Esse entrano in gioco quando è in gioco la vita, di tutti”. Il grembo – la cavità, come detto dalla Miriano – è “la capacità di rigenerare sempre, a qualunque età, ogni uomo alla vita”.

“SOTTOMISSIONE” non poteva mancare. Costanza spiega: “perché la donna è posta alla base, come sostegno, nella sua meravigliosa chiamata ad educare e non a manipolare”, atteggiamento capace di sanare il peccato, di tenere a bada – come Maria con il serpente – la propria lingua, riscoprendo tempi e modi di dire, soppesando parole e pensieri, recuperando forse quella capacità contemplativa, di cui la donna è capace.

“FRAGILITA’ “ conclude la Vanini, da abitare con consapevolezza perché diventi coraggio di essere non solo per gli altri ma con gli altri, insieme accoglienza e dono.

Parole ricche di innumerevoli sollecitazioni da leggere in chiave personale e comunitaria, in un incontro “benedetto”, come ha sottolineato Sr. Fulvia, “dagli esiti imprevedibili”.

L’evento è stato promosso il 31 gennaio 2015 dal gruppo FSE Roma 12 per la formazione dei propri Capi. Info: www.lassociazionechevorrei.it

#esseri umani #Firenze2015 #Lifeofwomen

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