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Si. No. Forse. I prossimi viaggi di Papa Francesco

The pontiff’s first international trip – it

AP Photo/L'Osservatore Romano, ho

In this photo provided by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano on Tuesday, July 23, 2013, Pope Francis steps out of the plane, whose pilots are waving both the Vatican flag, left, and the Brazilian flag, upon landing in Rio de Janeiro, in Brazil, from Rome, Monday, July 22, 2013. Pope Francis landed Monday in a Brazil electric with anticipation for the pontiff's first international trip. The pope is coming to meet with legions of young Roman Catholics converging on Rio for the church's World Youth Day festival.

Alver Metalli - Terre D'America - pubblicato il 04/02/15

Quali paesi latinoamericani visiterà e quali no
Non andrà in Salvador per celebrare la prossima beatificazione di Romero, pure da lui fortemente voluta. “Lì ci sarà una guerra tra il cardinale Amato e mons. Paglia!” ha scherzato sul volo di ritorno da Manila. “Quale dei due farà la beatificazione? Non io personalmente: per i beati normalmente la celebra il cardinale del Dicastero o un altro”. Non andrà alla frontiera con il Messico com’era stato da più parti ventilato. “Sarebbe una cosa bella come segno di fratellanza e aiuto per gli emigranti” ha risposto sullo stesso volo all’inviata dell’Associated Press, “ma Lei sa che andare in Messico senza andare a visitare la Madonna è un dramma e lì può scoppiare una guerra!, e anche per questo ci sarebbero tre giorni di più e non è tutto chiaro. Poi c’è tempo per andare in Messico”.
Confermato invece il viaggio in Ecuador, Bolivia e Paraguay nel mese di luglio, questo è anche l’ordine con cui i tre paesi sono stati elencati dal Papa al rientro dal viaggio asiatico ma potrebbe non essere quello effettivo. Rimangono da precisare i giorni esatti della trasferta latinoamericana e come verranno ripartiti tra i tre paesi andini. In lista d’attesa restano Cile, Argentina e Uruguay. “L’anno prossimo, Deo volente” – e il Perù, “che non sappiamo dove metterlo”.
Ai “no” e ai “si” fin qui pronunciati si aggiunge da ieri un “forse”. L’ha riferito l’ambasciatore della Colombia presso la Santa Sede Germán Cardona Gutiérrez giunto agli sgoccioli della sua missione. Il 16 febbraio Cardona, già ministro ai trasporti del governo Santos, lascerà l’incarico. Il diplomatico ha preso commiato da Papa Francesco ieri, giovedì, rinnovandogli per l’ennesima volta l’invito a visitare il paese che rappresenta. La risposta, riferita all’emittente colombiana Blu Radio poco dopo essere stato in udienza privata, è stata possibilista. “Ho insistito sull’idea che in un qualche momento possa visitare il nostro paese, come abbiamo fatto con il presidente Santos e la ministra negli ultimi due anni. Il papa mi ha ascoltato con molta amabilità” ha aggiunto il diplomatico, “e nello scenario che si giunga alla pace il Papa indubbiamente verrebbe in Colombia” ha assicurato nel dialogo con la radio.
Come si sa i negoziati di Pace con la guerriglia delle FARC si svolgono a Cuba da ormai due anni e sono arrivati alla stretta finale. L’annuncio del raggiunto accordo potrebbe essere dato nel corso del 2015 e aprire le porte al viaggio. Che potrebbe avere la stessa Isola come seconda tappa. “Se avanza il processo di ristabilimento dei rapporti tra Cuba e Stati Uniti, non ci sarebbe nulla di strano che con la sua presenza intenda riaffermare un processo a cui lui stesso, personalmente, ha dato impulso” ha commentato Orlando Márquez, direttore della rivista dell’arcidiocesi di l’Avana Palabra Nueva.

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