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Quirinale, un colle per 30 papi, 4 re e 12 presidenti

Quirinale

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Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 03/02/15

La casa dei presidenti della repubblica è la più estesa residenza di un capo di Stato al mondo. Il cerimoniale dell'insediamento di Mattarella

Da oggi Sergio Mattarella sarà il 12° inquilino del Palazzo del Quirinale dalla proclamazione della Repubblica italiana nel 1946.

Il palazzo, sull'omonimo colle del Quirinale, si estende su una superficie di 110.500 m² ed è il 6º palazzo più grande del mondo in termini di superficie e la più estesa residenza di un capo di Stato al mondo. Per usare un termine di paragone, la Casa Bianca del presidente americano Obama è 20 volte più piccola.

A pensare "in grande", però, non sono state le istituzioni civili ma i pontefici. Il Palazzo è stato costruito a partire dal 1583 come residenza estiva del papa complementare a quella del Vaticano, in un sito considerato fin dall'antichità particolarmente salubre in virtù della sua posizione elevata (qui sorgeva nel IV secolo a. C. il tempio del Dio Quirino che diede il nome al colle e il tempio della Dea Salute nel quale si celebravano cerimonie propiziatorie del benessere dello stato).

Il Quirinale ha così ospitato 30 papi, dal Papa Gregorio XIII che iniziò i lavori di costruzione, fino a Papa Pio IX che fu l'ultimo ad abitarvi. L'architettura attuale fu portata a compimento nel corso del pontificato di Paolo V Borghese (1605-21).

Dopo il 1870 e il trasferimento della capitale del Regno d'Italia a Roma divenne il palazzo dei Savoia nel quale abitarono Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III e il "Re di Maggio", Umberto II.

Anche Napoleone Bonaparte aveva pensato di fare del Quirinale la sua residenza durante l'occupazione di Roma nel 1809, evento che segnò la cattura e la deportazione in Francia di papa Pio VII, ma questo progetto non si realizzò. Nell'occasione, tuttavia, diverse delle pregiate opere d'arte presenti nel palazzo si involarono dietro l'imperatore.

Dal 1946 il Palazzo del Quirinale è la residenza ufficiale dei presidenti della Repubblica ma i primi due, Enrico De Nicola e Luigi Einaudi, non vi abitarono. Fu Giovanni Gronchi il primo presidente a vivere nel palazzo, seguito da Antonio Segni, Giuseppe Saragat e Giovanni Leone tutti con le rispettive famiglie. Sandro Pertini e Francesco Cossiga utilizzarono il Quirinale come ufficio ma non vi pernottarono mai. Oscar Luigi Scalfaro vi si trasferì a metà del mandato come pure vi si trasferirono con le rispettive famiglie i suoi due successori, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, l'unico presidente ad essere rieletto per un secondo mandato. Le sue dimissioni, il 14 gennaio 2015, hanno portato alle votazioni del Parlamento riunito in seduta comune e con l'integrazione dei rappresentanti regionali che hanno portato all'elezione di Sergio Mattarella, lo scorso 31 gennaio.

Mattarella farà il suo ingresso nella "casa degli italiani" intorno alle 11.30, arrivando sulla storica Lancia Flaminia tipo 335 e la scorta di corazzieri a cavallo e motociclisti. Alle 10 è previsto il giuramento davanti alle Camere, annunciato dalla campana del palazzo di Montecitorio e salutato da 21 salve di artiglieria che saranno esplose dal cannone del Gianicolo. Dopo il discorso alla nazione, il nuovo presidente della Repubblica lascerà Montecitorio e si dirigerà verso l'Altare della Patria, a piazza Venezia, per depositare una corona al monumento del Milite Ignoto.

Al Quirinale lo attenderanno il presidente del Senato, Pietro Grasso – capo dello Stato supplente dopo le dimissioni di Napolitano -, il presidente della Camera, Laura Boldrini e il predecessore Giorgio Napolitano. Nel salone dei corazzieri, ci sarà la cerimonia con le alte cariche dello Stato, circa 400 persone. Con il passaggio di consegne avrà inizio il settennato del presidente Mattarella.

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