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Una “barberia del papa” per i clochard

Pope Francis with the clochards – AFP

© ALBERTO PIZZOLI / AFP

Pope Francis greets homeless during his general audience at St Peter's square on December 17, 2014 at the Vatican. Tango enthusiasts gather today in St Peter's square to celebrate Pope Francis 78th birthday by dancing a giant tango at the end of the audience. AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 29/01/15

Un servizio di barba e capelli è l’ultima iniziativa dell'elemosiniere pontificio per i senzatetto nella zona di S. Pietro

La dignità di una persona parte da un aspetto pulito e in ordine: nasce da questa convinzione l’ultima iniziativa a favore dei poveri dell’elemosiniere di papa Francesco, l’arcivescovo polacco Konrad Krajewski, che ha pensato a un servizio di taglio di barba e capelli.

Qualche tempo fa mons. Krajewski aveva fatto predisporre delle docce in alcuni locali adiacenti al colonnato di piazza S. Pietro: non sono pochi, infatti, i clochard che cercano riparo per la notte sotto i portici del primo tratto di via della Conciliazione, tra la sala stampa della Santa Sede e alcune librerie, o anche nelle vie adiacenti. I bagni e le docce volute da mons. Krajewski permettono loro di lavarsi e tenersi in ordine.

Come ha spiegato all’Agenzia Ansa (29 gennaio) l’arcivescovo polacco: "La prima cosa che noi vogliamo è dare dignità alla persona. La persona che non ha la possibilità di lavarsi è una persona socialmente rifiutata e tutti noi sappiamo che un clochard non può presentarsi in un posto pubblico come un bar o un ristorante per chiedere di usufruire dei servizi perchè questi gli vengono negati".

Ma per l’attivo elemosiniere pontificio – cui papa Francesco ha “imposto” di non rimanere dietro la scrivania ma di essere il suo prolungamento a favore degli ultimi – la sola possibilità di lavarsi non è sufficiente: “E' necessario anche essere in ordine con i capelli e la barba, anche per prevenire malattie. Un altro servizio che un senzatetto difficilmente potrebbe avere in un negozio normale perchè magari potrebbe sollevare il timore di diffondere ai clienti qualche malattia, come ad esempio la scabbia". Un servizio che si indirizza al “bene comune della città” considerando che i clochard si muovono nella città e si mescolano a tanta gente.

Il servizio sarà avviato a breve, il 16 febbraio. Mons. Krajewski ha già ottenuto la collaborazione di diversi barbieri volontari, due dell’Unitalsi e altri che frequentano l’ultimo anno della scuola per barbieri di Roma. Lavoreranno al lunedì, normalmente il giorno di chiusura per barbieri e parrucchieri. Anche l’attrezzatura c’è già, sempre donata da persone generose per la “barberia del papa”. Una poltrona professionale, forbici, spazzola e voilà: barba e capelli sono serviti!

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