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Le esigenze del Padre Nostro

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Felipe Aquino - pubblicato il 28/01/15

Credere che Dio è nostro Padre ha conseguenze enormi per tutta la nostra vita
Sappiamo che il Padre Nostro è la “preghiera perfetta”, perché è uscita dal cuore di Gesù quando uno dei discepoli gli ha chiesto di insegnare loro a pregare (Lc 11,1). Si tratta di sette richieste perfette al Padre. Salutiamo Dio come Padre – un azzardo d'amore – e gli presentiamo tre richieste per la sua gloria e la realizzazione della sua santa volontà, più altre quattro richieste per le nostre necessità.
Il Padre Nostro è il riassunto di tutto il Vangelo, come ha detto Sant'Agostino: “Se passi in rassegna tutte le parole delle preghiere contenute nella Sacra Scrittura, per quanto io penso, non ne troverai una che non sia contenuta e compendiata in questa preghiera insegnataci dal Signore”.
Nel discorso della montagna e nel Padre Nostro, la Chiesa insegna che lo Spirito Santo dà nuova forma ai nostri desideri, il che anima la nostra vita. Da un lato Gesù ci insegna una “vita nuova”, a parole, dall'altro ci insegna a chiederla al Padre nella preghiera, per poterla vivere.
È la preghiera dei figli di Dio, che deve essere recitata con il cuore, nell'intimità con il Padre, perché diventi in noi “spirito e vita”. Ciò è possibile perché il Padre ha inviato ai nostri cuori lo Spirito di Suo Figlio che grida in noi “Abbà, Padre” (Gal 4,6), e ci ha resi figli adottivi in Gesù Cristo.
Da peccatori che siamo, ma perdonati in Cristo, possiamo levare gli occhi al Padre e dire “Padre Nostro”.
Credere che Dio sia Padre ha conseguenze enormi per tutta la nostra vita, ed esige da noi certi atteggiamenti: 
1 – Conoscere la maestà e la grandezza di Dio. “Dio è così grande che non lo comprendiamo” (Gb 36,26). Santa Giovanna d'Arco ha detto che “Dio deve essere il primo ad essere servito”.
2 – Vivere in azione di grazia. Tutto ciò che siamo e possediamo viene da Lui. “Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto?” (1Cor 4,7) “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?” (Sal 116,12).
3 – Confidare in Dio in qualsiasi circostanza, anche nelle avversità. “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt 6,33).
4 – Conversione continua e vita nuova. Desiderio e volontà di assomigliare a Lui, perché siamo stati creati a Sua somiglianza.
5 – Comportarsi come figlio e non come mercenario che agisce per interesse o schiavo che obbedisce per timore.
6 – Contemplare senza fine la bellezza del Padre e permettere che impregni l'anima.
7 – Coltivare un cuore da bambino, umile e fiducioso nel Padre, perché è ai piccoli che Egli si rivela.
8 – Conversare con Dio come proprio Padre, con familiarità, tenerezza e pietà.
9 – Nutrire la speranza di raggiungere ciò che gli si chiede nella preghiera. Come può rifiutarci qualcosa se ha accettato di adottarci come figli?
10 – Conoscere l'unità e la vera dignità di tutti gli uomini, tutti creati a immagine e somiglianza di Dio (Gn 1,27).
11 – Distaccarsi dalle cose che allontanano da lui. “Mio Signore e mio Dio, togliete da me tutto ciò che mi allontana da voi. Mio Signore e mio Dio, datemi tutto ciò che mi avvicina a voi. Mio Signore e mio Dio, distaccatemi da me stesso perché mi doni interamente a voi” (San Nicola di Flue).
Il Padre ci ama tanto da non volerci perdere in alcun modo per i falsi dèi che vogliono rubargli la gloria e il nostro cuore. Per questo il Padre ci corregge con “correzione paterna” (cfr. Eb 12,4 segg). Non sempre comprendiamo i suoi misteri, ma Egli sa di cosa abbiamo bisogno e guida la nostra vita con amore.
Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa, ha detto: “Tutto viene dall'amore, tutto è ordinato alla salvezza dell'uomo, Dio non fa niente se non a questo fine”.
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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preghiera
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