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Conosci la sorprendente “connessione cattolica” della bandiera dell’Unione Europea?

Bandera Unión Europea – it

© Gideon Benari

Javier Ordovás - pubblicato il 23/01/15

La bandiera dell'Europa ha sventolato per la prima volta nella cattedrale di Strasburgo nel 1956

La nostra era cristiana decolla con l'incredibile attività di un pugno di ebrei che approfittano della struttura dell'Impero Romano e della rete di sinagoghe ebraiche per insediarsi nelle regioni che circondavano il Mediterraneo. Dopo quattro secoli di persecuzioni, questi cristiani fanno sì che l'imperatore Costantino debba riconoscere ufficialmente il cristianesimo.

A partire da quel momento, e per molti secoli, gran parte dell'Europa e del Medio Oriente costituisce la cristianità che dal XVI secolo si fa strada nel continente americano. In quello stesso secolo Martin Lutero, con l'interesse dei principi europei dell'epoca, inizia un'altra versione del cristianesimo, non cattolico e soprattutto non romano, ma l'Europa e la sua espansione coloniale negli altri continenti continuano ad essere cristiane in una versione o nell'altra.

La scienza, l'arte, la musica, la pittura, l'architettura… tutta la cultura europea è cristiana. Perfino la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo è la versione laica dei dieci comandamenti della Bibbia giudaico-cristiana.

Per questo, l'Europa è un continente consacrato a Maria fin dai tempi di Clemente V (XIV secolo) e Giovanni Paolo II ha criticato la Costituzione Europea per il fatto di non raccogliere l'idea delle “radici cristiane” come fonte di ispirazione.

Quando l'Europa è uscita dalle due guerre mondiali, ha iniziato ad aprirsi all'idea dell'unificazione e della solidarietà europea. Fin dagli inizi, l'Unione Europea è “tinta” delle radici cristiane. I cosiddetti padri fondatori dell'Europa – Jean Monet, Robert Schuman, Honrad Adenauer e Alcide De Gasperi – hanno difeso un progetto di impegni e risorse condivisi per creare un'unità in un contesto prospero e pacifico chiamato Europa.

Shuman e Adenauer, con profondi e noti ideali cattolici, hanno pregato nella cattedrale di Strasburgo davanti all'immagine dell'Immacolata Concezione (incoronata da 12 stelle su uno sfondo azzurro) prima di proporre il progetto europeo all'organo politico che ha dato il via libera alla proposta.

La bandiera dell'Europa (che all'inizio era del Consiglio d'Europa), con le sue 12 stelle su sfondo azzurro, è uno dei simboli più rappresentativi e conosciuti dell'Unione Europea. È presente negli edifici pubblici, sulle targhe delle automobili, sulle banconote e sulle monete, nelle scuole e anche sulle pareti di alcuni uffici.

Nel 1950 il Consiglio d'Europa convocò un concorso per la creazione di una bandiera che servisse a rappresentare l'Europa. Vennero presentati 101 progetti, tra i quali varie proposte di Arsène Heitz, che alla fine vinse con una delle sue opere: 12 stelle gialle su uno sfondo azzurro.

Per coincidenza tra le agende dei presenti, il risultato del concorso venne reso noto l'8 dicembre 1955, festa dell'Immacolata Concezione, ancora un “filo” mariano. La giuria scelse il simbolo vincitore senza sapere che era lo stesso davanti al quale avevano pregato i padri fondatori nella cattedrale di Strasburgo.

Arsène Heitz amava raccontare ciò che aveva fatto: aver disegnato la bandiera europea e averne fatto la bandiera della Santa Vergine! Il 21 ottobre 1956 la bandiera sventolò per la prima volta su un edificio. Il luogo scelto fu senz'altro il più idoneo per la sua affinità al simbolo cristiano e mariano che è incaricato di rappresentare l'unione dei popoli europei: la cattedrale di Strasburgo.

Heitz rivelò alla rivista francese Lourdes Magazine qual era stato il motivo della sua ispirazione. In quel periodo, affermò, stava leggendo la storia delle apparizioni della Madonna in Rue du Bac a Parigi, quella che oggi è nota come Madonna della Medaglia Miracolosa. Secondo la testimonianza dell'artista, concepì le dodici stelle poste a cerchio su uno sfondo azzurro come le rappresenta l'iconografia tradizionale di questa immagine dell'Immacolata Concezione.

All'inizio Heitz la prese come una trovata tra le tante che ruotano nell'immaginazione dell'artista, ma l'idea suscitò il suo interesse al punto da diventare motivo della sua meditazione. Nell'anima di Heitz erano presenti le parole dell'Apocalisse: “Poi apparve nel cielo un gran segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”.

È certo che né le stelle né l'azzurro della bandiera sono propriamente simboli religiosi, il che rispetta la coscienza di tutti gli europei, indipendentemente dalle loro convinzioni. In questo senso, quando Paul M. G. Lévy, primo direttore del servizio stampa e informazione del Consiglio d'Europa, ha dovuto spiegare ai membri della Comunità Economica il senso del disegno, ha interpretato il numero delle dodici stelle come “numero di pienezza”, visto che negli anni Cinquanta non erano dodici né i membri di questo Consiglio né quelli della Comunità Europea.

Bisogna tener conto del fatto che quando il Consiglio d'Europa ha approvato questo disegno della bandiera ha escluso altre proposte certamente cristianizzanti. La maggior parte di quei progetti di bandiera mostrava una croce perché considerava che quell'idea non fosse estranea allo spirito europeo.

Per questo non stupisce che in varie occasioni l'ex Primo Ministro britannico Margaret Thatcher abbia definito l'Europa una “cospirazione cattolica”. Ha quindi avuto le sue ragioni per temere il progetto comune. Sapeva che molti dei padri della moderna Unione Europea (Adenauer, Delors, Schuman…) erano cattolici. Aveva paura, come i principi europei dell'epoca di Lutero, della “romanizzazione” dell'Europa.

Robert Bichet, politico democristiano e vicepresidente del Consiglio d'Europa nel 1955, riconobbe implicitamente l'origine mariana della bandiera nel libro Le drapeau de l'Europe, nel quale giustificò il simbolismo della corona stellata citando Gaetano G. Di Sales: “È il simbolo della perfezione e della pienezza – scrisse –, come i 12 apostoli, i 12 figli di Giacobbe, le 12 ore del giorno, i 12 mesi dell'anno, i 12 segni dello Zodiaco”.

Ciò che Bichet non disse allora è che Di Sales era un noto autore di opere di pietà, mariane, né che tre giorni dopo l'approvazione della bandiera azzurra da parte del Consiglio d'Europa questo organismo inaugurò, domenica 11 dicembre 1955, una vetrata nella cattedrale di Strasburgo con la Vergine incoronata dalla corona stellarum duodecim dell'Apocalisse. La vetrata richiama in modo inequivocabile il significato occulto della nostra insegna comune.

Ma c'è di più: l'inno ufficiale dell'Unione Europea è l'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven, l'Inno alla Gioia, il cui testo recita:

Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.

Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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