Il 22 gennaio 1922 moriva il papa che si oppose fermamente alla grande guerra, intuendo per primo i mali del XX secolo
Forse il più grande desiderio del pontificato di papa Benedetto XV era quello di mettere la parola fine al massacro in atto durante la prima guerra mondiale. I milioni di uomini ammassati per mesi e mesi nelle trincee, solo al pontefice potevano provare ad appellarsi. “Vi prego, come padre di tutti noi, di rivolgere un appello a tutti i governanti degli Stati in guerra perché concludano presto la pace, perché noi prigionieri siamo tutti stufi di stare lontani dalle nostre famiglie e dalla nostra bella patria” queste sono righe di una delle tante lettere inviategli, in questo caso da un prigioniero di guerra italiano in Austria, ma che mai gli arrivarono a causa della censura.
Ma il papa nato a Genova il 21 novembre 1854 era capace di guardare molto più in là, constatando che era ancor più necessario porre un freno al declino d’Europa che solo a lui, allora, appariva inevitabile.
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