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L’erba che cresce non fa molto rumore

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© KHIN MAUNG WIN / AFP

MYANMAR-CHRISTMAS Myanmar students wearing Santa Claus costumes chant as they celebrate Christmas at a church in Yangon, late 24 December 2006. Inflation in impoverished Myanmar has quadrupled in the past year, but GDP growth exceeded expectations, reaching 13.2 percent last fiscal year, an economic minister said. AFP PHOTO/Khin Maung Win

Il Timone - pubblicato il 31/12/14

La Chiesa in Myanmar, giovane e forgiata nel sangue

Una moltitudine di gente dalle più remote zone del Myanmar è arrivata a Yangon per celebrare i 500 anni di cristianesimo nel paese. Secondo p. Chinnappan Amalraj SJ, delegato per la Missione dei gesuiti del Myanmar, è stato occupato ogni spazio libero intorno alle chiese, alle sale di riunioni e perfino ai templi indù. p. Joseph Aik Maung SJ, ordinato nel maggio scorso, ha guidato un gruppo di Kachins provenienti dalle diocesi dell’estremo Nord. p. Aik Maung è uno dei tre gesuiti originari del paese.

«Né la guerra, né la distanza hanno scoraggiato i Kachins dall’intraprendere questo lungo cammino della durata di quasi due intere giornate, attraversando fiumi e montagne. C’è una sinfonia di colori per le via di Yangon» ha detto p. Amalraj, aggiungendo: «In una magnifica manifestazione di solidarietà cristiana i cattolici della capitale hanno sfamato queste migliaia di persone». Nei tre giorni del giubileo, cominciato il 21 novembre, p. Amalraj ha riflettuto sulla tormentata storia dei gesuiti in Myanmar e sul significato di questo giubileo per la Compagnia di Gesù. Benché l’interesse dei gesuiti per il Myanmar risalga a S. Francesco Saverio, la loro storia contemporanea in questo paese è cominciata alla fine degli anni Cinquanta e all’inizio dei Sessanta del secolo scorso, quando ai gesuiti della Provincia del Maryland fu chiesto di dirigere il nuovo seminario nazionale. Ma furono costretti a lasciare il paese cinque anni dopo, quando la dittatura socialista chiuse le porte a ogni contatto con gli stranieri.

Negli anni Novanta numerosi vescovi, già alunni dei gesuiti del Maryland, chiesero personalmente al p. Kolvenbach il ritorno dei gesuiti nel paese. Vi tornarono, infatti, nel 1998 e da allora hanno iniziato numerose opere apostoliche e aperto anche un noviziato. Ci sono attualmente 32 gesuiti in Myanmar, la maggior parte dei quali sono giovani in formazione, impegnati nell’apostolato o negli studi all’estero.

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