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E sotto l’albero di Natale…un sacco a pelo!

A general view shows the crib next to a Christmas tree in St Peter’s Square – it

AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE

CITE DU VATICAN, Vatican City : A general view shows the crib next to a Christmas tree in St Peter's Square at the Vatican, on December 24, 2013 during the unveiling ceremony. Pope Francis visited his predecessor Benedict XVI yesterday for an informal Christmas greeting, as the Argentine pontiff prepares to celebrate his first Christmas as leader of the world's Roman Catholics.AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 19/12/14

L’attenzione di Papa Francesco per i poveri contagia e accende la creatività

Anche a Natale, o forse a maggior ragione a Natale, i poveri sono sempre nel cuore di Papa Francesco, che "contagia" con questa attenzione anche i suoi collaboratori e i fedeli. 

Ultima iniziativa, in ordine cronologico, la distribuzione di 400 sacchi a pelo ai senza fissa dimora che dormono per le strade di Roma, arrivata proprio nel giorno del compleanno del pontefice il 17 dicembre. Contraddistinti dallo stemma del Papa, i sacchi a pelo sono stati distribuiti dai volontari, tra cui alcune Guardie Svizzere. Come al solito la “longa manus” della volontà del papa è stato l’Elemosiniere apostolico, mons. Konrad Krajewski.

E’ probabile che, come è già avvenuto a Pasqua, mons. Krajewski provvederà a distribuire piccole somme di denaro e schede telefoniche ai clochard che gravitano intorno piazza s. Pietro, per i quali l’elemosiniere ha provveduto di recente all’installazione di alcune docce in un locale nei pressi del colonnato del Bernini.

I poveri del Papa sono stati gli ospiti d’onore della cena natalizia organizzata qualche giorno fa dalla parrocchia di Sant’Anna in Vaticano. Con loro a mensa, allestita nel salone parrocchiale, c’era anche mons. Krajewski che ha portato la benedizione di Bergoglio e ha donato a tutti i commensali il suo biglietto di auguri. Sempre a Sant’Anna, la mattina del 19 dicembre, è stata celebrata insieme a loro una Messa natalizia al termine della quale sono stati consegnati dei pacchi dono.

Papa Francesco “fa scuola” e apre alla creatività verso chi ha bisogno. Sono stati avviati alle mense della capitale che offrono pasti caldi ai senzatetto gli 800 chilogrammi di polli regalati al pontefice per il suo compleanno da una cooperativa spagnola.

Anche l’ultima parrocchia cittadina che ha visitato il 14 dicembre scorso, S. Giuseppe all’Aurelio, ha scelto di ringraziare il pontefice consegnandogli offerte raccolte tra i fedeli da destinare alla beneficenza. Lo stesso hanno fatto i Papaboys che nel giorno del compleanno di Bergoglio hanno organizzato una maratona di preghiera nel Centro san Lorenzo durante la quale hanno chiesto offerte da consegnare all’elemosiniere pontificio.

Saranno estratti, invece, l’8 gennaio, alla presenza di un notaio e del cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, i premi della “Lotteria di beneficenza per le opere di carità del Santo Padre” organizzata dall’ufficio che gestisce l’amministrazione del Vaticano mettendo in palio i regali offerti al pontefice. Primo premio Fiat Panda 4×4, euro 5+, full optional, rigorosamente bianca.

“Non ti dimenticare dei poveri!”: fu questo l'invito che il cardinale francescano Claudio Hummes, suo grande amico, fece a Jorge Mario Bergoglio al momento dell'elezione a vescovo di Roma e successore di Pietro. Papa Francesco non ha mai dimenticato quell'invito e ne ha fatto anzi una delle priorità del magistero della parola e della vita, che offre quotidianamente alla Chiesa.

Non sono un comunista – ha detto incontrando un gruppo di giovani belgi nel marzo scorso -. La preferenza per i poveri è una bandiera del Vangelo, non del comunismo: del Vangelo!”. “Io credo – ha aggiunto Bergoglio del quale resta vivo nei fedeli di Buenos Aires il ricordo della frequentazione quotidiana delle villas miserias e la stessa sobrietà di vita che contraddistingue il suo stile in Vaticano – che i poveri sono al centro dell’annuncio di Gesù. Basta leggerlo. Il problema è che poi questo atteggiamento verso i poveri alcune volte, nella storia, è stato ideologizzato. No, non è così: l’ideologia è un’altra cosa. E’ così nel Vangelo, è semplice, molto semplice. Anche nell’Antico Testamento si vede questo. E per questo io li metto al centro, sempre".

E tra i 5 consigli che ha lasciato ai ragazzi dell’Azione cattolica ragazzi che ha ricevuto in Vaticano il 18 dicembre, al secondo posto papa Francesco ha chiesto: “Interessarsi alle necessità dei più poveri, dei più sofferenti e dei più soli, perché chi ha scelto di voler bene a Gesù non può non amare il prossimo. E così il vostro cammino nell’A.C.R. diventerà tutto amore”.

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