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Suor Teresa e la bellezza della libertà

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Aleteia - pubblicato il 15/12/14
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Dall’apparire a tutti i costi a 25 anni comprende che il Signore la chiamava a consacrarsi all’ascolto della ParolaTeresa Sisto, oggi suor Maria Teresa del Santo Volto, ha 34 anni. Cinque anni fa, l'1 ottobre 2009, ha emesso la professione solenne. Vive con le consorelle a Ostuni, una cittadina in provincia di Brindisi, nel monastero delle Carmelitane dell'Antica Osservanza. La sua è la storia paradossale di una conversione: lei che si era sempre lasciata sedurre dal fascino dell'indipendenza e dell'apparenza a 25 anni capisce cosa significa realmente essere felice e libera. In clausura.

Abitata dal “desiderio di una radicale libertà”, come racconta ad A Sua Immagine (18 ottobre), dopo aver conseguito il diploma di ragioneria lascia gli studi. “Il mio sogno era trovare un lavoro e di creare una mia indipendenza”. Pensava che la libertà consistesse nell'avere “la possibilità di acquistare l'ultimo capo di tendenza, attorniarsi di amici, avere la macchina dei sogni, poter viaggiare per il mondo”.

Poi la “casa costruita sulla sabbia” comincia a scricchiolare: “Mi sono ritrovata sola con il mio vuoto interiore, perché la ricerca affannosa dell'apparire aveva invecchiato la mia anima”. Prima “una serie di eventi dolorosi e deludenti mi hanno fatto comprendere che la vita che conducevo non mi appagava e non poteva mai riempire il mio bisogno di felicità”, poi lentamente è arrivata la consapevolezza che era Dio a farle “terra bruciata” intorno: “Voleva che capissi quanto gli idoli costruiti da mani d'uomo disingannano e lasciano dentro solo amarezza e vuoto”. E' stato “un momento difficile e doloroso, ma provvidenziale”, perché “nella più profonda prostrazione” i suoi occhi “hanno cominciato a vedere la luce, il calore dell'abbraccio di un uomo crocifisso che con me e in me portava la mia angoscia”.

A vent'anni comincia a suonare la chitarra per gli incontri della Comunità Neocatecumenale. “Il Signore – confida suor Teresa – mi attendeva, perché la sua Parola ha cominciato a fare breccia dentro di me. Ho iniziato davvero a sperimentare la libertà dei figli di Dio”.

Dentro di lei risuonano le parole incise a lettere di fuoco da Sant'Agostino nelle sue “Confessioni”: “Ed ecco che Tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io brutto mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con te”.

Dopo sei anni matura il suo “sì” a Dio. Per la giovane sono decisivi due pellegrinaggi fatti per il Giubileo del 2000, uno in Terra Santa e uno a Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù: “E' proprio in quest'ultimo che ho compreso con la certezza della fede che il Signore mi chiamava fortemente a sé e che io sarei stata pienamente felice se avessi consegnato senza riserve la mia vita nelle sue mani”.


Così, nel Natale di quello stesso anno decide di trascorre una settimana di discernimento nel Monastero di Ostuni dove oggi vive e dove la preghiera e la contemplazione si affiancano al lavoro (produzione di ostie, realizzazione di rosari e di prodotti di artigianato tessile) e a momenti ricreativi, conditi di semplicità, sobrietà e silenzio.

“La scelta vocazionale è un mistero che ci supera: non siamo davvero noi a scegliere, ma è Lui che prepara eventi ed incontri che ti portano dove Lui vuol”, osserva suor Teresa.

“Sentivo dentro di me – continua – una forte attrazione per la ricerca esclusiva del Suo volto e sperimentavo nel mio cuore una forza che mi spingeva ad un'appartenenza esclusiva a Lui nella preghiera e nella solitudine”. Ed ecco che la clausura costituisce “la piena realizzazione di quel desiderio di libertà, di radicalità” che la giovane pugliese aveva inseguito. Perché, conclude, “la vera libertà è un dono meraviglioso che Dio aveva messo nel mio cuore ed era appunto quello di poter rispondere al suo amore”.