Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 29 Marzo |
Aleteia logo
Chiesa
separateurCreated with Sketch.

Benigni: i Comandamenti? Parole di verità e bellezza

Roberto Benigni – it

© Matteo / CC

https://www.flickr.com/photos/matteopezzi/7409811046

Mirko Testa - Aleteia - pubblicato il 15/12/14

L'artista toscano commenterà il Decalogo in prima serata su Rai 1

A due anni di distanza dallo show dedicato alla Costituzione, Roberto Benigni torna in televisione il 15 e 16 dicembre su Rai Uno per commentare questa volta i Dieci Comandamenti. 

Nella scenografia spartana in legno già allestita per lo spettacolo precedente all'interno del Palastudio di Cinecittà, l'attore toscano proverà a incantare nuovamente il suo pubblico approfondendo con un linguaggio semplice ma non scontato le parole che maggiormente hanno inciso nella storia dell'umanità.

La storia più bella del mondo
I Comandamenti, ha affermato Benigni in una intervista ad “A Sua Immagine” (13 dicembre), «hanno segnato per sempre la vita dell’Occidente, forse anche dell’Oriente. Del mondo intero. Son parole vive che ballano dinanzi agli occhi, contengono morale ed etica. Hanno fatto entrare l’infinito nella vita quotidiana: se diciamo “ricordati di santificare le feste”, pensiamo subito alla Messa della domenica, ed è invece una cosa che ci trasporta ai confini dell’universo». 

Legge dei sentimenti
Ma perché ha scelto i Dieci Comandamenti? «Perché ne abbiamo bisogno – ha risposto prontamente –. Nel senso più religioso e laico del termine: è la più bela storia del mondo, una storia che crediamo di conoscere ma poi si rivela sempre nuova. È la legge dei sentimenti: per la prima volta ci vengono date delle regole, regole così attuali da impressionare».

Una libertà che fa paura
«I Comandamenti sono strati scritti da Dio con il suo dito – ha continuato Benigni –. Io farò la versione originale, proprio quella scritta dall'autore. Nella Bibbia si racconta di un popolo impaurito, difficile da tenere (proprio come siamo noi adesso) perché la libertà fa paura a tutti, perché è una responsabilità che non voleva nessuno».

Nulla di mistico
Chiamato all'arduo compito di camminare sul filo dell'attualità in maniera anche ironica, Benigni intende «invitare il pubblico a riflettere su qualcosa che dentro ci muove e ci fa sentire che siamo vivi. Nulla di mistico, sia ben chiaro. Io farà altro, uno spettacolo sulle parole più famose dell'umanità, sulla storia più bella del mondo: quella di un uomo che sale su un colle e chiede informazioni per salvare un popolo disperato. Secondo me farà bene alla gente ascoltare queste parole…».

Alluvione di Genova e Comandamenti violati
In precedenza Benigni aveva dichiarato che anche la recente alluvione di Genova, con il suo strascico di morti e devastazioni, ci insegna a non ignorare i Comandamenti. «In quella terribile tragedia ci sono almeno tre Comandamenti che sono stati violati: non dire falsa testimonianza, non rubare, non ammazzare. Di fronte a una cosa simile però non c'è possibilità di risposta se non donarsi. Sono vicino col cuore alla popolazione. Ho provato il desiderio di essere lì a spalare, uno sporcarsi che rende molto puliti».

Tempo e dedizione
Per prepararsi al meglio, l'attore toscano ha dedicato parecchio tempo allo studio: «Mi sono documentato molto…Da solo non ce l'avrei mai fatta, è un tema sul quale non si può giocare senza approfondire. Non posso ironizzare su un argomento di tanta bellezza dicendo 'può darsi' o 'può essere'».

I Comandamenti privi del “non”
Secondo Benigni i Comandamenti «sono tutti sorprendenti», ma ce ne sono due che predilige, perché sono gli unici privi del “non”: «Detti così perdono un po’ valore, ma leggendoli ho fatto le capriole: “Onora il padre e la madre” e “Ricordati di santificare le feste”. Sono davvero paradisiaci. Della Bibbia analizzeremo tutto, anche le contraddizioni».

Esodo rivoluzionario
Quest’esperienza lo ha fatto riflettere anche sull’attualità della Bibbia. Il racconto delle Tavole della Legge affidate da Dio a Mosè sul Monte Sinai è contenuto nel libro dell’Esodo centrato sulla fuga degli ebrei dalla schiavitù in Egitto: «Non credo che esista storia più bella di quella raccontata nell'Esodo, che ha rappresentato la principale ispirazione di ogni movimento di libertà. Si rimane stupefatti perché è proprio lì che l'infinito entra nella storia. Il racconto dell’Esodo è un esempio rivoluzionario, una strada da seguire, è d’ispirazione per qualsiasi moto di libertà».

Abisso di luce
«I Dieci Comandamenti – aggiunge – fanno impressione per la loro bellezza. Alla fine la bellezza è fatta di verità e i Comandamenti contengono verità. Bisognerebbe essere ciechi per non vedere questo abisso di luce. Le parole di Dio sono un grande nutrimento, come una medicina che fa bene alla salute». E conclude: «Se uno pronuncia i Dieci Comandamenti sembra che essi si esauriscano nel loro dettato. In realtà, se li si esplora attentamente, si possono fare capriole meravigliose. Dio è spettacolare».

Tags:
dieci comandamentiroberto benigni
Top 10
See More