Presentato il portale web rinnovato per potenziare l’approccio “social” e l’interazione con gli utentiAll’inizio, nel 1931, c’erano le onde corte e trasmissioni in poche lingue europee. Nel secondo dopo guerra, si moltiplicarono le trasmissioni per raggiungere le “chiese del silenzio” nei paesi dell’Europa dell’est e negli anni ’60 quelle dell’Asia e dell’Estremo Oriente.
Oggi le lingue sono 37 insieme a 11 dialetti e Radio Vaticana tramite il Vatican Player, le App, YouTube e Youku (canale video per utenti cinesi) copre quotidianamente gli avvenimenti papali per gli utenti dei cinque continenti. Un sito profondamente rinnovato, nella grafica ma soprattutto nell’organizzazione dei contenuti, consentirà di sviluppare sempre di più nelle prossime settimane il dialogo con ascoltatori e navigatori.
Un approccio più “social” ma, ha spiegato il direttore della Radio vaticana, padre Federico Lombardi nella conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma, l’obiettivo resta sempre lo stesso: “mettere in contatto il Santo Padre con la chiesa nel mondo senza limiti e confini, con una prospettiva universale”.
Già oggi Radio Vaticana è presente largamente su Facebook (17 account in diverse lingue) e Twitter (6 account in altrettante lingue). Con il rinnovamento del portale – per adesso interessa 14 lingue, ma entro la fine dell’anno dovrebbero aggiungersene altre 4, soprattutto asiatiche, in vista del viaggio di gennaio del pontefice in Sri Lanka e Filippine – si cerca di potenziare la capacità di interazione e condivisione di contenuti con gli utenti.
A partire dal menù, pensato in modo dinamico così da permettere all’utente – interessante notare che il 54% ha meno di 35 anni – di accedere direttamente ai contenuti che lo interessano tramite il collegamento tra home page e pagine interne, senza la necessità di ricercarli nel sito. Per ogni Paese, un menù specifico con contenuti diversificati e 5 top story, le notizie più importanti della giornata. Un ruolo di primo piano, nel menù rinnovato, acquista l’agenda del pontefice che avvisa in tempo reale di dirette in streaming live video e audio, con possibilità di ascolto delle cronache in varie lingue.
Vatican Player e le App Rv (per iOs, Android e Windows Mobile) si avvalgono di un tag speciale, creato dalla Radio vaticana, il “Vatican Tic” che permette di identificare e collegare a un singolo evento papale, contributi multimediali. Questo tag può essere importato in altri siti per condividere le informazioni della Radio vaticana e aggiungere le proprie.
I contenuti web di Radio Vaticana, oltre ad essere visibili su tutti i device – si calcola che un terzo degli utenti si colleghino attraverso dispositivi mobili per la fruizione dei contenuti disponibili con tecnologia responsive – hanno una diffusione capillare con una percentuale del 57,14% in Europa, del 29,14% nelle Americhe, dell’11,22% in Asia e Oceania e del 2,5% in Africa.
“Una percentuale così bassa in Africa – ha sottolineato Lombardi – ci conferma nella necessità di non abbandonare le modalità di trasmissioni più desuete, come la trasmissione in onde corte, proprio per non lasciare fuori le aree meno avvantaggiate dal punto di vista tecnologico”. Radio vaticana guarda al futuro ma “non perde mai di vista la sua missione evangelica”.