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Cosa può insegnarci in questo Avvento San Giuseppe

‘St. Joseph the Carpenter’ – it

Georges de la Tour c.1640

Catholic Link - pubblicato il 10/12/14

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Solange Paredes
Il video presentato dal blog Jesucristo en el Cine è una storia che sembra davvero un film. Immaginiamo la scena: Giuseppe, un uomo innamorato, impegnato a sposarsi con una donna che ama e rispetta, si trova all'improvviso di fronte al fatto che lei è incinta, e non di lui, ma di quello che chiama lo Spirito Santo. La cosa peggiore è che dentro di sé non dubita davvero della fedeltà di Maria: né lei né lui erano persone capaci di tradire e lui lo sapeva. Questo, però, rende la sua angoscia e il suo sconcerto ancor più grandi, non riuscendo a comprendere come lei possa essere incinta. Non dimentichiamo che questa situazione si verifica in una società in cui la fornicazione era punita con la morte, quindi ai suoi dubbi e alle sue angosce doveva aggiungere la pressione dei sospetti della gente…
Giuseppe, descritto nelle Scritture come un uomo giusto (Mt 1, 19), non soccombe alla trappola della vendetta, e non volendo screditare Maria pensa di ripudiarla in segreto. Mentre considera questa opzione, l'angelo del Signore gli appare in sogno dicendogli che il Figlio di Maria è opera dello Spirito Santo e che sarà egli stesso a mettergli nome Gesù (Mt 1, 20-21). L'intervento dell'angelo non era tanto per spiegare la gravidanza di Maria, ma per indicare a Giuseppe il ruolo che gli spettava nel piano di Dio: Gli metterai nome Gesù, ovvero lo accoglierai come tuo figlio.
Come Maria è stata scelta fin dall'inizio dei tempi per essere la madre del Salvatore, anche Giuseppe è stato scelto per essere suo padre durante la sua vita terrena, per cui entrambi sono stati dotati delle facoltà e delle grazie speciali per compiere la loro missione, ma dipendeva da ciascuno accettarla o meno. Dopo il messaggio dell'angelo, Giuseppe poteva decidere di ignorare quel sogno e allontanarsi da Maria, dai pregiudizi e dai sospetti del popolo, ma da uomo coraggioso qual era ha scelto di accettare la sua missione, di confidare in Dio e di intraprendere il cammino impegnativo della fede…
Ma cos'è la fede? “La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11,1). Si afferma che i nostri antentati sono ricordati per quanto hanno avuto fede (Eb 11, 2), e San Paolo spiega ed esemplifica l'importanza della fede e il suo ruolo nella nostra vita. La vera trascendenza della nostra vita è intimamente legata alla fede, e quindi alla nostra disposizione a compiere la missione che ci è stata assegnata. Come Maria e Giuseppe, ciascuno di noi è stato dotato di qualità, grazie e facoltà speciali che ci permetteranno di compiere il proposito per il quale siamo stati creati. San Bernardino lo spiega meglio: “…quando la condiscendenza divina sceglie qualcuno, per una grazia singolare o per uno stato sublime concede alla persona così scelta tutti i carismi che le sono necessari per il suo ufficio”. Dipende da noi accettare e compiere questa missione o meno.
Possiamo anche vedere come San Giuseppe sia l'uomo del silenzio. Nel Vangelo non dice neanche una parola, ma con il suo atteggiamento silenzioso e riservato ci insegna ad essere umili e a compiere senza sfoggio i nostri doveri quotidiani. Quante volte avrà sofferto per non avere qualcosa di meglio da offrire a Gesù e a Maria! Quante volte avrà sofferto la fame e la sete nel viaggio verso Betlemme e nell'esilio in Egitto! Tutta la sua vita è stata al servizio della sua famiglia. E ha saputo compiere bene la sua missione.
La grandezza di San Giuseppe è al di sopra di quella di tutti i santi e gli angeli. Dopo Maria è il santo più santo, colui che è stato più vicino alla divinità. Egli ha toccato con le proprie mani il Dio fatto carne e gli ha potuto dire con tutto il cuore “Tu sei mio figlio”, comportandosi come suo padre. Tutti i suoi privilegi e tutta la sua dignità derivano dal fatto di essere sposo di Maria, padre di Gesù, e allo stesso tempo uomo giusto e buono, nel quale il Signore ha confidato e che ha messo alla guida della Sua famiglia. Quante volte avrà giocato con Gesù, gli avrà insegnato a lavorare e soprattutto gli avrà dimostrato grande amore! Per questo, Dio lo ha posto al di sopra di tutti i santi. In questo periodo di Avvento impariamo dunque da San Giuseppe e dalla sua vita, dalla sua fede e dalla sua umiltà, dal suo coraggio e dalla sua obbedienza, dal suo non affrettarsi a dare giudizi temerari, dalla sua castità e dalla sua diligenza nel lavoro, dalla sua disponibilità a compiere la volontà di Dio e a fare della sua vita un apostolato senza ostentazione. Così sia!
Dinamica
Conoscevi tutte queste qualità di San Giuseppe? Sapevi che è il patrono della Chiesa, il santo preferito da papa Francesco e da tanti altri santi? Discuti le altre domande proposte nel testo.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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