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Papa Francesco e Bartolomeo I: fratelli nella speranza

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 29/11/14

Il vescovo di Roma al Fanar per la festa di S. Andrea
“Un fatto storico e ricco di buoni auspici per il futuro”: il patriarca Bartolomeo I ha salutato così l’arrivo di papa Francesco al Fanar, la sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Il primate della chiesa ortodossa ha accolto Bergoglio nella chiesa di S. Giorgio per la preghiera ecumenica alla vigilia della festa di S. Andrea apostolo, patrono del patriarcato, motivo della visita del pontefice in Turchia.

E’ la quinta volta che i due si incontrano: Bartolomeo I si è recato alla celebrazione di inizio pontificato di papa Francesco il 19 marzo del 2013 – la prima volta che un patriarca della chiesa di Costantinopoli si recava alla messa di inizio pontificato di un pontefice della chiesa latina -; successivamente è arrivato a Roma il 29 giugno 2013 per festeggiare la solennità dei santi Pietro e Paolo, patroni della chiesa di Roma; il 25 maggio di quest’anno si sono visti in Terra Santa per commemorare insieme lo storico abbraccio tra papa Paolo VI e Atenagora e l’8 giugno, sempre di quest’anno, per l’incontro in Vaticano di papa Francesco con i presidenti di Israele e Autorità palestinese per pregare insieme per la pace.

“Buona permanenza, amato fratello in Cristo”, ha augurato Bartolomeo I a papa Francesco la cui venuta in Turchia testimonia la volontà “della Santissima Chiesa di Roma, di proseguire il fraterno costante cammino con la nostra Chiesa Ortodossa, per il ristabilimento della completa comunione tra le nostre Chiese”.

"La pace e la gioia che il mondo non può dare – ha affermato Papa Francesco -, il Signore l’ha promessa ai suoi discepoli ed è stata donata dal Risorto. Andrea e Pietro hanno ascoltato questa promessa e hanno ricevuto questo dono. Erano fratelli di sangue, l’incontro con Cristo li ha trasformati in fratelli nella fede e nella carità. In questa sera gioiosa, in questa preghiera vigilare, vorrei dire soprattutto: fratelli nella speranza.

Papa Francesco, dopo il discorso, ha chinato il capo e ha chiesto a Bartolomeo: “La prego di benedire me e la Chiesa di Roma”.

Il papa e il patriarca hanno recitato insieme in latino il “Padre nostro”, quindi papa Francesco ha impartito la benedizione in latino e il patriarca Bartolomeo ha fatto lo stesso in greco.